Pene d'amore (1* parte)

240 6 2
                                    

Due giorni prima.
Anna stava sistemando il suo armadio, era così pieno di vestiti che faticava ad chiudere le ante. Ha deciso di buttare qualche capo, ma é difficile scegliere quale. Nel bel mezzo della sua scelta tra un top Rosso e uno nero, il telefono squillo. La suoneria era la sigla della famiglia Adams, quindi era sicuramente la nonna.
"Buongiorno nonna, o meglio qui a New York é mezzogiorno..." Disse ma venne interrotta da una voce incrinata e preoccupata.
"Anna devi ritornare in Italia al più presto." Il tono della voce di sua nonna la fece irrigidire. Se la nonna la vuole li, significa che é successo qualcosa a papà.
"Nonna dove papà? Sta bene?" Chiese mentre buttava tutte le sue robe a casaccio nel armadio e avviarsi poi nel corridoio dell'appartamento.
"Lui sta a casa ma non sta bene. Ieri sera sono andata a casa sua e lo trovato sul pavimento completamente ubriaco. Mi chiedeva di smetterla di parlare e mi chiamava... Mi chiamava Tommaso. Non so cosa sia successo ma non ho mai visto Francesco in questo modo. Ti prego ritorna." Disse Alba Parietti mentre accarezzava la testa di suo figlio che continua a dormire sul pavimento freddo.
"Arrivo... Entro domani starò lì. Non dire niente a papà." Disse per poi chiudere la chiamata e cominciando a bussare alla porta del suo migliore amico, Tom.
Apri un ragazzo dai capelli castani e occhi azzurri, tutto assonnato.
"Oppini che cavolo vuoi?" Disse mezzo scazzato il ragazzo.
"Mio padre ha bisogno di me e io avrò bisogno di te. Ti prego vieni in Italia con me." Disse supplicandolo.
"Prenota i biglietti." Disse il ragazzo chiudendo la porta e cominciando a prepararsi per questo viaggio.

Presente.
Finalmente siamo arrivati a casa. Tom e io siamo completamente distrutti per il viaggio improvviso. Più che stanchezza sono preoccupata per mio padre. Dal tono di voce che aveva la nonna mi ha fatto preoccupare ancora di più.
Mi ha spiegato che questo crollo é dovuto per un litigio con Tommaso, il tizio che ha vinto il GF, che non ho ancora conosciuto. Ed é uscito fuori anche a livello mediatico, quindi aumentando le minacce di morte e soprattutto gli insulti.
Non so cosa troverò una volta entrata in casa ma niente di bello data la situazione.
Respiro profondamente e apro la porta.
"Papà? Ci sei? Sono Anna, sono ritornata per la vacanze estive." Dissi entrando e poggiando il borsone la valigia nel salotto seguito a Tom.
"Papà ci sei?" Non c'è un'anima viva, ma all'improvviso sento il rumore dell'acqua. La doccia.
Mi avvio alla porta chiusa del bagno.
"Papà sono Anna... Sono tornata per le vacanze... Stai bene?" Di norma risponde sempre, anche quando si fa la doccia. Questo é toltamente strano. Allungo la mano verso la maniglia, ma Tom mi ferma.
"Forse é meglio che vado io..." Disse Tom ma io scuoto velocemente la testa.
Abbasso la maniglia e antro ne bagno. Mi avvicino piano verso la doccia e poi noto una figura per terra con i vestiti raggomitolata su se stessa, come una sorta di protezione.
"Oh Dio... Papà!" Entrai correndo in doccia fino ad arrivare davanti a lui. Presi la sua testa tra le mie mani e cercai il suo sguardo che é completamente perso nel vuoto.
"Papà guardami... Ti prego... Oppini ti prego" dissi scuotendolo. Per un attimo ritrovai il suo sguardo, gli sorrisi e lo abbracciai.
"Lo perso Ann... Ho perso Tommaso." Sussurò al mio orecchio.
"Non ti preoccupare lo ritroviamo." Disse per poi con l'aiuto di Tom lo portai in camera e lo feci stendere sul letto.

"Perché distruggere un amicizia con i social?" Chiese Tom confuso.
"Così le persone che li volevano insieme o amano la loro amicizia si sarebbero tirati indietro. Le persone che seguono solo Zorzi avrebbero smesso di seguire papà... Ma non ha fatto i conti su una cosa..." Disse cercando di spiegare l'ovvio.
"Cosa?"
"Mio padre non sa gestire queste cose, o meglio non come lui. Lui é sensibile e anche molto sfortunato dalla vita. Non reggerà questa situazione." Dissi abbassando lo sguardo. Tom mi accarezzo il braccio, c'è sempre stato per me... Ma in questo momento sono veramente preoccupata per mio padre. Non l'ho mai visto in questo stato. É completamente vuoto.
"Cosa posso fare Anna? Odio vederti così." Chiese Tom.
Ci pensai a lungo. Non sapevo se era la cosa giusta da fare, ma ho deciso di rischiare.
"Dobbiamo andare da una parte. Adesso chiamo mia nonna e le dico tutto. Tu intanto compra due biglietti per la Sardegna. Dobbiamo fermare questo hate compaign."

"Abbiamo preso un aereo. Abbiamo dormito al massimo 3 ore perché continuavi ad andare avanti e indietro per la stanza dell'hotel. E adesso siamo fermi davanti al porto ad aspettare uno yacht. Perché?" Chiese esasperato Tom.
Abbiamo praticamente viaggiato per un giorno interno incluso i check-in di ore. Non abbiamo dormito per niente, o meglio, io non ho dormito per niente... Cercavo informazioni su dove stava Tommaso e quando lo trovato, ho portato di forza al porto. Di forza si intende a suon di pugni.
"Tommaso sta rientrando con il yacht. É quando lui ritorna troverà me, deve bloccare questo odio verso mio padre. Per poi ritornare da papà e cercare di sollevarlo. La nonna ha detto che solo una volta ha visto papà in quello stato ed io ero la persona che l'ha salvato e oggi farò la stessa cosa di 19 anni fa." Dissi guardando il tramonto riflesso sul mare e sulle centinaia di barche che galleggiano.
"19 anni fa avevi un anno. Come puoi aver salvato tuo padre?" Chiese confuso.
"Semplice... Ad un anno sono stata adottata da lui. Una mossa veramente intelligente, pensa senza di me che vita di merda avrebbe fatto. Idem io." Dissi sorridendo.
"Un po' egocentrica non trovi?" Chiese ridendo Tom.
"Sono la nipote di Alba Parietti e già giustifica tutto." Dissi sogghignando.
Dopo una mezz'oretta un yacht attracco e uscirono un bel po' di persona tra cui la persona che stavo cercando. Tommaso Maria Zorzi.
Mi avvicinai piano ma richiamai la sua attenzione quando si trovò da solo con un suo amico. Non volevo metterlo a disagio.
"Tommaso Zorzi? Salve sono Anna Maria. Lo so che tu non sai chi sono, ma io sì. Ho bisogno di parlarti." Dissi seriamente guardandolo negli occhi.
"Scusami ma sono appena ritornato da un viaggio in mare, se vuoi la foto la facciamo adesso e ma parliamo un'altra volta." Disse sorridendo in modo gentile. Foto?
"Aspetta... Se pensi che io sia una tua fan, hai sbagliato persona. Volevo solo parlato di un problema che tu hai creato e tu devi fermarlo." Dissi con tono grave.
"Che problema ho creato?" Chiese confuso.
"Francesco Maria Oppini." Dissi semplicemente guardandolo negli occhi.
I suoi occhi all'improvviso sono diventati neri e per poi pronunciare con tono freddo. "Non é un mio problema." Si girò e comincio ad camminare.
Io non mi fermai lo seguì a passo svelto.
"Certo che é un tuo problema hai creato tu questo casino. Devi fermare le tue fan." Dissi agitata. Perché fa così.
"Oppini non é più il mio problema dal giorno che ho scoperto la verità su di lui." Disse senza degnarmi di uno sguardo. "ha perso la mia fiducia e quello che sta succedendo se la merita tutta."
"Fammi capire. Hai perso fiducia in un tuo amico e tu lo butti nel mare con dei squali?" Chiesi sconvolta. Ma chi cazzo é sto soggetto? Tutti papà li trova.
"Tu non puoi capire e poi non sono affari tuoi." Disse aumentando la velocità di camminata.
Ho notato che eravamo da soli, e la mia rabbia stava cominciando a farsi sentire.
"Tu adesso mi spieghi cosa ha fatto quel cristo per meritarsi tutto questo odio e poi sono affari miei se ferisci lui." Dissi fermandolo.
"Perché? Chi cavolo sei per lui? Te lo scopi?" Chiese urlando.
Ma che cavolo sta a dicendo?
"Nooo. Dio che Schifo. É mio padre." Dissi sconvolta e ancora più sconvolta é la faccia di Tommaso. Il suo labbro inferiore é arrivato al al pavimento.
"Tu sei... Tu sei..." Cervo di dire.
"La figlia di Luana. La figlia adottiva di Francesco. Nipote di Alba Parietti e Franco Oppini e Ada Alberti... Dalla tua espressione direi. First reaction shock!"

--------------------------------------------------
Buonasera,
Si ho scritto un altra storia. Me piace scrivere queste storie... Dato che sto aspettando l'hard-disk, da mio fratello, con il continuo delle storie. Ho scritto questo breve pezzo. Continuerò nei prossimi giorni nella speranza di riavere l'hard-disk presto.
Spero che la storie vi piaccia,
Dubbi o altro commentate e scrivetemi in privato.
Buonasera
Joy❤️

Amori affini - ZorpiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora