Capitolo 50

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mattheo riddle

La guardai scendere le scale senza fare nulla, rimanendo lì fermo.
Presi una sigaretta dalla tasca e la portai alle labbra per poi accenderla e fare un tiro.
Rimuginai alle sue parole, forse, aveva ragione.
Forse stavamo facendo ciò che Sophie voleva.
Forse stavo sbagliando tutto.
Forse dovrei andare da lei.

Ma ovviamente non lo feci.

Andai in biblioteca. Mi piaceva solamente perché era un luogo silenzioso. Girai tra gli scaffali e presi un libro familiare.
Sorrisi nel sapere che questo libro lo avevo letto con Norah a Villa Malfoy.

«Dubita che le stelle siano fuoco;
dubita che il sole si muova;
dubita che la verità sia mentitrice:
ma non dubitare mai del mio amore».

Sospirai leggendo quelle frasi.
La rilessi un paio di volte poi misi a posto il libro ed uscì dalla biblioteca con mille pensieri per la testa.
«Ehi che faccia» disse Draco davanti a me.
«Sempre meglio della tua» dissi io.
«Uuh che è successo, Norah non te l'ha data?» disse ridendo.
Io lo guardai serio e lui si ricompose.

«Okay che è successo?» disse sedendosi sulle scale e accendendosi una sigaretta.
Prima di rispondere presi la sigaretta e feci un tiro poi gliela ripassai.
«Penso di aver combinato un casino» dissi.
«Perché?» chiese.

«Perché Norah si è incazzata con me, per il fatto della Nott» dissi.
«Cosa ti aspettavi che rimanesse lì a guardare?» disse lui.
«Mattheo te l'ho già detto una volta, non farla soffrire, perché se lo fai io ti taglio il cazzo e lo riduco a brandelli» disse lui.
«Okay affetta cazzi ho capito» borbottai io.

Lui rise e la stessa cosa feci io.

norah bennett

Tornai in camera sbattendo con forza la porta di essa e vidi sobbalzare Pansy.
«Cazzo Norah, un infarto!» disse lei.
«Scusami» dissi lasciandole un bacio sulla guancia.

«Come mai non sei con Mattheo?» chiese.
«Non voglio vederlo per oggi» dissi.
«È per la foto di prima?» mi chiese.
«Secondo te?» risposi retoricamente.
«Le andiamo a spezzare le gambe?» mi chiese e io scoppiai a ridere.

«Magari cazzo» dissi mentre andavo in bagno.
Mi feci una lunga doccia, riflettendo su ciò che stava succedendo in quei giorni, ma non giunsi a nessuna conclusione.

Tornai in camera, e vidi Pansy seduta sul letto.
«Forza vieni qui» disse lei, così mi misi nel letto con lei.
«Se ti fa del male, giuro che lo uccido» borbottò lei.
«Grazie Pansy» dissi.
«A che servono le amiche sennò?» disse lei.

«Ma ti ricordi al primo anno?» le chiesi ridacchiando.
«Quando ancora non ci sopportavamo, si» disse lei.
«Da piccola eri insopportabile» dissi ridendo.
«Piccola stronza» disse lei.

«È vero!» mi difesi io.
«Si in effetti un po' è così» disse lei.
«Un po'?» le chiesi.
«Senti non ti allargare» disse lei.

Passammo il resto della sera a chiacchierare.
Ricordammo diversi momenti che avevamo passato negli passati, ricordando sia cose belle che brutte.

Qualche ora dopo si unirono a noi anche Jules e Rue. Passammo tutta la notte sveglie.

In quelle ore non pensai a Mattheo, al piano di cui mi aveva parlato, avevo pensato solo a divertirmi con le persone a me più care.

Astronomy Tower | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora