Capitolo 3 - Occhi da felino

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Il sole terribilmente caldo sfiorava la pelle pallida di lei, la porta già aperta la insospettii,

questa emise il suo solito assordante suono, la ragazza insospettita fece il suo ingresso

cercando di ignorare il più possibile questa stranezza, con il sorriso stampato in viso dato

dalla voglia incontrollata di rivedere la sua amata

«Lea sono a casa, la porta era già aperta» disse lei, ma in pochi secondi quel sorriso tanto

felice si spense e divenne un'espressione sorpresa

«Che ci fai qui?» chiese con tono alquanto stranito la ragazza, per lei non ci fu più scampo

in pochi secondi quella che doveva essere una giornata spensierata come le altre divenne un

vero e proprio inferno

Nel mentre...

L'ennesima estenuante giornata di scuola si concluse, tutti i s'incamminarono ognuno nelle

proprie abitazioni, accesi le mie cuffiette e sparai la musica a palla ma qualcosa interruppe

quella tranquillità da me tanto amata

«Vuoi un passaggio fino a casa?» chiese Hyunjin, abbassai leggermente il volume della

musica e nel mentre osservai il suo volto incorniciato da dei capelli medi-lunghi di un

colore molto simile al nero, il taglio degli occhi dava lui un aspetto simile a quello di un

felino, in pochi secondi ritornai in me

«No vai tranquillo torno a piedi» i replicai ricomponendomi, in fine annuì e ripartì

Passo per passo, un piede dietro l'altro, seguii la linea bianca situata sulla strada perdendomi

nei miei mille pensieri, in poco tempo mi ritrovai davanti all'edificio nella quale si trovava

la camera in cui alloggiavo, entrai e mi posizionai davanti alla porta, poggiai lo zaino a terra

e in questo cercai le chiavi, ne trovai un paio ma non lo riconobbi, guardai la targhetta

pendolante in mezzo a queste

~Iseul~

«Forse dovrei portarle adesso da lei...sarà sicuramente chiusa fuori casa» sussurrai tra me e

me, presi la decisione di dirigermi verso casa della ragazza consapevole del fatto che mi

sarei persa il 15esimo episodio della 17esima stagione di Grey's Anatomy in tv, non

abitando troppo lontano da essa in pochi minuti raggiunsi la mia destinazione e l'occhio mi

cadde su uno strano dettaglio

La porta d'ingresso aperta

Mi avvicinai a questa con fare sospettoso
«Iseul? Ti ho portato le tue chiavi» dissi guardando l'interno assicurandomi fosse sicuro,

presi forza e mi tolsi le scarpe per poi entrare, camminai molto lentamente per il corridoio

principale osservando il territorio circostante la prima stanza in cui la cercai fu il salotto, mi

avvicinai al divano, e intravidi tre cose che a parer mio importanti

La sua giacca in pelle preferita buttata sul divano

Un bicchiere d'acqua non ancora contenente qualche piccolo sorso della quale il bordo ritraeva uno stampo di labbra ancora fresco e in fine cosa più importante

𝒍𝒂 𝒕𝒊𝒔𝒂𝒏𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒆𝒛𝒛𝒆. ☕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora