Che stanchezza...era tutto ciò che mi sapevo ripetere in quel momento, io e un mio caro amico Hyunjin avevamo lavorato tutto il giorno per il mio trasferimento, lui era semplicemente tutto, dopo la fine di una relazione durata tre anni e mezzo con un viscido verme, Hyunjin mi stette accanto
giorno e notte asciugando le mie lacrime ogni secondo.
Arrivò sera io e lui eravamo semplicemente seduti a bere la nostra tisana, lentamente la stanchezza prese possesso di entrambi fino a che non ci addormentammo.
Qualcosa o meglio dire qualcuno mi picchettò la spalla «Signorina Choi, si svegli»
Quella voce...Flashback
«Mamma giochiamo un po' insieme?» chiesi innocentemente
«Ora la mamma non può, esci un po' in cortile a giocare va bene?» annuì e me ne andai
«Signorina si svegli la prego» sentì in sottofondo, dopodiché me ne tornai a giocare in cortile.
Fine Flashback
"Ecco dove l'avevo sentita, mia madre lavorava ad un caso di omicidio definito perfetto irrisolto del 1770 circa" pensai
«In che anno siamo?» alzai lo sguardo e vidi anche Hyunjin sveglio che spalancò gli occhi alla mia domanda
«Nel 1772 signorina» quasi saltai da quella poltrona che sembrava costosissima, presi per mano il mio amico
«Noi usciamo un secondo!» esclamai mettendo i piedi fuori dalla porta, mi guardai attorno
«Hyunjin tutto questo non è normale o è solo uno scherzo di cattivo gusto oppure siamo tornati indietro nel tempo a circa 250 anni fa» strinsi le mie piccole mani in due pugni conficcando le
unghie nel palmo, era solito per me farlo quando ero arrabbiata
«Non sei la sola a non aver capito nulla» disse prendendomi la mano
«Ho un'idea...seguimi» intrecciai le dita con le sue e iniziai a correre, solo dopo un po' mi resi
conto di avere addosso un vestito orrendo, ma tranquillamente continuai a correre, arrivammo ai piedi di un edificio di media grandezza
«Perché siamo qui?» chiese il ragazzo con espressione stranita
«Vedrai» e con il sorriso sulle labbra lo trascinai con me all'interno
«Salve cos- Signorina Choi ben tornata vuole visitare l'archivio della sua famiglia?» disse l'anziano signore dietro al bancone, il fatto che sapessero il mio cognome mi inquietava molto
«Si grazie mille» risposi con fare imbarazzato, l'uomo mi indicò di sedermi e stessa cosa con il mio fidato accompagnatore, mi portò una pila di cartelle
«Ma cosa devi farci con queste? Poi come mai ti conoscono?» chiese agitato...eh lo sapessi io come fanno a conoscermi
«Cerca qualcosa su omicidi che abbia come protagonisti la famiglia Choi...ho una teoria non so se corretta o meno ma tentar non nuoce» senza perdere altro tempo iniziai a sfogliare ogni cartella dalla prima all'ultima fino a che un articolo di giornale di qualche mese prima non attirò la mia attenzione
"Tentato omicidio alla piccola di casa Choi, uomo ancora in circolazione si prega di prestare
attenzione e di uscire sempre accompagnati"
«Hyunjin guarda» gli mostrai quello che avevo trovato
«Ma chi sarebbe la piccola di casa Choi? Ah no aspetta saresti tu?» mi sembrò quasi una mezza
affermazione quella...eh già era me che voleva quell'uomo
«Hyunj-»
«Dobbiamo andarcene» prese la mia mano e si alzò di scatto
«Ma io non ho ancora finit-HYUNJIN!» in pochi secondi mi ritrovai sulla sua spalla a mò sacco di patate, dopo poco iniziai a sentire varie urla e in pochi secondi divenne tutto nero.
«Signorina si svegli la prego» sussultai nel sentire quella frase ed aprii gli occhi
«Oddio ti sei svegliata, ho temuto il peggio» hyunjin mi strinse a sé come mai aveva fatto
«Cos'è successo?» domandai con voce calma e impastata dal sonno
«Non ne ho idea so solo che sei svenuta e ho avuto il peggio infarto di tutta la mia esistenza» mi prese la mano e ridacchiai
«E tu ti sei portato 60kg sulla spalla per tutto il tragitto...ti faccio un massaggio muoviti» lo tirai verso di me continuando a ridere
«I 60kg più leggeri della mia vita» a quell'affermazione roteai gli occhi, presi l'olio e lui si preparò levandosi di dosso la maglia
«Tornando al discorso di quando eravamo all'archivio...credo di sapere il motivo per la quale siamo qui» si voltò immediatamente mi tirò via l'olio dalle mani
«Al diavolo il massaggio sentiamo la tua teoria» si avvicinò in modo vertiginoso al mio volto
«Mia madre quando avevo circa 5 o 6 anni le affidarono un caso molto vecchio del 1770 circa ora non ricordo con esattezza so solo che aveva delle registrazioni...e io temo sia per questo che siamo qui» mi guardò negli occhi, mi prese le mani e le strinse tra le sue, nel mio sguardo si poteva intravedere molto bene la paura
«Ne usciremo assieme» stetti ad osservare la nostre mani e ne vidi una sua spostarsi sulla mia guancia, dopodiché si avvicinò fino ad azzerare le distanze tra di noi, ricambiai quell'inaspettato bacio, le sue mani accarezzavano il mio volto con dolcezza e sentivo di star diventando rossa
dall'imbarazzo, ci staccammo e come nulla fosse successo mi alzai e presi un bicchiere d'acqua
«Si è fatto tardi...cioè nel senso che forse è meglio se...ce devo riposare...per...ah si per continuare ad indagare» tramite lo specchio lo vidi ridacchiare, mi voltai chiudendo le mani in due pugni
«Mi trovi divertente per caso?!?» esclamai
«No sei così carina da imbarazzata» a quell'affermazione divenni peggio di un pomodoro
«Hwang Hyunjin esci subito da qui!» indicai tutta rossa la porta, lui uscì con stampato in volto un sorrisetto compiaciuto, mi buttai sul letto
"Hyunjin mi ha baciata..."
«Oddio!» esclamai dopodiché ridacchiai ripensando alla figura che avevo fatto e in poco tempo mi addormentai.*Colpo di pistola
Spalancai all'istante gli occhi alzandomi dal letto
«Hyunjin?» andai lentamente in salotto e lo vidi, legato alla sedia che mi urlava di fuggire
«Ehi tesoro vedo che sei tornata a casa tua» un braccio si mise attorno al mio collo bloccandomi
«Mamma?» domandai senza fiato, solo dopo qualche secondo elaborai che era tutta colpa sua, era lei la persona che mi voleva morta...ma perché proprio qui
«Si sono la tua mammina adorata...aish non ci riesco, non chiamarmi mamma ti prego, tua madre è quella non io» indicò la donna che mi aveva svegliata più volte l'unica con cui avevo parlato da quando ero lì
«Tu e lui appartenete a quest'epoca è a causa di suo padre ora fate parte di un'epoca del futuro e per escogitare un piano per ucciderti, mi sono dovuta fare tantissimi viaggi per tutta colpa di quell'uomo aish...che nervi» rimasi scioccata da tutto ciò...perciò lei non stava indagando ma stava controllando la situazione di quest'epoca, dopo poco realizzai, mi voleva morta e sicuramente dopo di me avrebbe ucciso a sangue freddo anche Hyunjin, no no no non potevo permetterlo, in poco tempo riuscii a mandarla al tappeto, iniziai a slegare sia lui che quella che doveva essere la mia vera madre e scappammo via
«Tenete ragazzi e tornate indietro io-» uno sparo, ci voltammo e quella che reputavo mia madre sparò alla gamba della donna
«Mandate giù e correte muovetevi» mandammo giù quella strana sostanza è in poco tempo ci
risvegliammo sul divano di casa mia.
«Hyunie secondo te è finita?» chiesi con voce tremolante
«Non lo so...ma spero vivamente di si» mi abbracciò stringendomi al suo petto
«Cosa le sarà successo, l'abbiamo lasciata lì come se nulla fosse?» quasi sul punto di scoppiare in
lacrime lui mi baciò
«Starà bene» mi accoccolai meglio a lui e cullata dal suo respiro mi addormentai.
Quella donna ci aveva salvati mettendo a rischio la sua stessa vita, sarà viva oppure no? Era
veramente mia madre? La verità in tutto questo qual è? Io chi sono?
Avevo mille dubbi per la testa ma di una cosa ero certa...sarei tornata in quel posto a qualsiasi costo
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𝒍𝒂 𝒕𝒊𝒔𝒂𝒏𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒆𝒛𝒛𝒆. ☕
Mystery / ThrillerPuò una tisana calda portarti indietro nel tempo? Beh no o almeno era così per i due amici prima di essere colti alla sprovvista, questo viaggio porterà a galla molte verità nascoste nell'ombra. Divertitevi durante il viaggio ed attenti non tutte le...