5 gen 2021

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Forse questa è l'ultima volta che scrivo "2k20", non penso di scrivere domani.
Penso al 2020, che anno di merda, però se zoommo la visuale su di me, non ho un granché da ridire.
Penso che ogni anno, ogni giorno sia un dono, ammetto di non averli vissuti al massimo tutti, ma ogni anno per me è stato una crescita, e non tutti i giorni possono essere riempiti, ma cerco di dare un senso ad ognuno di questi.
Più passano gli anni, più mi sembra che la magia finisca, forse è diventare grandi?
Ci ho pensato e da una parte mi rendo conto che è così, ma dall'altra c'è una causa che mi è sconosciuta.
Ci sono cose che avrei voluto fare ma che non ho potuto, ma per questo c'è il futuro.
Odio l'inverno, è come un periodo di morte, muore la natura, muore il sole, muore la luce il calore che sembra come se ti abbracciasse.
Per dare spazio al freddo che a mio parere è come una frusta.
Quest'anno ho smesso di rendere l'amore una mia priorità, come ho detto e ripetuto il mio cuore è di ghiaccio.
Quest'anno però prima di diventare così mi sono innamorata, se dovessi posizionare il sentimento che sentivo in una scala da 1 a 10 direi 10.
Perché il mio cervello ignorava i suoi difetti, ogni minima azione gentile da parte sua mi rendeva felice, peccato che sia stata la causa del mio dolore.
Quest'anno ho pianto, ho riso, ho urlato e vissuto ogni istante, sia di merda che di assurdamente magnifico, ma io vedo sempre più vicino quella luce che prima bramavo.
Anni fa credevo di essere caduta in un pozzo senza fondo e scendevo, scendevo e non arrivavo mai, alla fine sono arrivata, rompendomi in mille pezzi, mi sono ricostruita con le mie mani, perché sono dell'idea che nessuno possa farlo per noi.
Mi sono ricostruita e ho scalato quel pozzo, mattone per mattone, disttuggendomi, graffiandomi e facendomi a pezzi pur di uscirne.
E si, dopo che lui se n'è andato descrivendomi come l'opposto di ciò che sono e avermi schiacciato il cuore, stavo a terra, sognavo schifo, lui mi diede l'impressione di stare risalendo e vedere la luce finalmente, ma invece era solo un inutile spiraglio che mi sembrava essere l'uscita.
Il che , mi disorientò, sono ancora nel pozzo, che non avete idea quanto sia profondo,  ma vedo la luce.
Questi anni rappresentano questo per me, il tempo trascorso nel salire e salire senza ricadere più di tanto in basso, e spero solo che questo nuovo che verrà sarà quello decisivo per uscire.
E quando succederà, so per certo che sentirò un brivido percorrermi e potrò dire "ce l'ho fatta."

Per chi non avesse capito,
Il pozzo è il mio loop continuo di emozioni contrastanti e situazioni che non riuscivo ad affrontare, dove non vedevo mai gioia.

In questo anno non voglio un cazzo, odio i buoni propositi di merda e odio che la gente festeggi come se pensa che quello sarà il loro anno, quando invece nemmeno si impegnano a farlo diventare tale.
Io non ho propositi, sono fiera di ciò che sono e non ho nulla da rispettare.
L'unico regalo che avrei voluto sarebbe stato l'amore, ma perora c'è un via vai continuo di gente nella mia vita, vorrei trovare tempo per tutti, ma a me piace la solitudine.
Come faccio?
Penso solo che posso sforzarmi.

memorie di un eterna bambinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora