•| The beginning of everything

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"A voi, viaggiatori di mondi sconosciuti, custodi di sogni che si intrecciano tra le pagine e i cieli stellati. Questo libro è una porta aperta verso l'ignoto, un invito a camminare tra terre incantate e cuori indomiti.

Le leggende nascono nei cuori di chi osa vivere l'impossibile.
Possiate sempre vedere la speranza dove altri scorgono solo buio, anche quando il mare cerca di inabissarvi. Perché dentro ogni storia, vive la scintilla di un nuovo inizio.

Con tutto il mio cuore, vi dedico questo viaggio."




Il ciclo vitale della Terra di Aghara era una competizione fatale, come l'inseguimento rapido in una foresta, quando la bestia più grande e forte raggiunge con un singolo e agile salto l'animaletto indifeso e morente.

Lo segue senza farsi vedere, tenendo nota dei piccoli dettagli.
Non fare rumore.
Non compiere alcuna mossa sbagliata.
Non lasciarsi trasportare dal cuore.

Poi si lancia all'assalto, lo azzanna e lo morde, nel tentativo vittorioso di sbranarlo.

La morte non mancava mai un colpo in quel genere di racconti.
Tutto ciò mescolato ad una buona dose di magia, di ingiustizie e di scabrose profezie.

La notte accoglieva simili leggende ovunque, oltre la Foresta delle Luci, nei popoli delle Sabbie Eterne, sui villaggi delle Acque Specchio.
In ogni altro luogo dove ci fosse vita.

Ma quella sera le leggende erano arrivate sulle Colline, proprio quando delle grida esasperate sopraggiunsero sulla valle, correndo scattanti tra la folla in subbuglio.

Solo una buona profezia avrebbe messo pace ai tormenti della giovane Astraeh, prossima ad incontrare la sua nascitura.

La bambina che portava in grembo non le aveva dato tregua nemmeno nel primo mese di attesa e Astraeh, moglie del capo della tribù, era stata costretta a declinare ogni incarico che implicasse anche il minimo sforzo necessario, a limitarsi a restare sdraiata per tempi interminabili e a sentirsi terribilmente debole.

Ma adesso era il momento.

Il vento aumentava.
Gli alberi lontani muovevano i loro rami in una lenta danza estenuante.
Il cielo fece eruttare una pioggia truculenta.

La porta della Grande Capanna si spalancò e le voci generali tacquero.
Il tempo sembrò rallentare e l'aria si fece soffocante.

Delle corna appuntite sbucarono fuori dalla soglia del casotto ed un tuono cantò tra la tempesta.
I volti della tribù scattarono in allerta, illuminati dai rossi focolari.

«La vostra richiesta è stata udita.» Disse la voce eterea della Veggente delle Stelle, la più anziana di tre Sorelle, che si mostrò in tutta la sua magnificenza.

Al seguito della donna giunsero le altre due.
Erano un trio surreale, antiche tanto quanto la Terra stessa, candide e distaccate.

Le loro corna, nere e sottili, incorniciavano i loro capi.
Quegli occhi vuoti, accolti dalle tenebre di luoghi lontani, guardavano tutti con noncuranza.

La loro pelle era grigia, consumata dal tempo.
Erano le discendenti dirette della mente del pianeta, Elara, e le narratrici delle storie più antiche.
Mai nate e mai morte.

Ogni nascita e ogni scomparsa passava attraverso il loro sguardo, soprattutto quando riguardava l'erede di un Manuse e di una Manusia.
Capo e moglie.

«Avete chiesto la salvezza della vostra giovane Manusia.» Concordò la seconda, la Custode dei Sogni.
Il loro aspetto non ingannava di certo la loro natura remota.

Le lance dei guerrieri vennero picchiettate sul terreno, così come le bianche mani vennero posate sui tamburi.

Manusia Astraeh gridava a squarciagola il nome del suo amato, straziata e sofferente.
Ma lui era assente.

The shadow of lossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora