Mentre il gruppo cominciava a separarsi dalla tavolata, il chiacchiericcio della colazione si affievolì e il cortile tornò a un tranquillo silenzio mattutino.
I membri della compagnia si alzarono dalle sedie, chiacchierando tra loro e sistemando i resti del pasto.
Geha e Kedal si avviavano altrove, seguiti da Nalu, che lanciò un'ultima battuta prima di sparire tra i percorsi del villaggio.
Ahren, con un gesto distaccato, si diresse verso una delle stanze interne dell'Alveare, apparentemente perso nei suoi pensieri.
Non salutò e non accennò a dire niente, come se volesse stringersi dentro la sua gabbia e magari non uscirne mai più.Runeh, invece, era rimasta al suo posto, sistemando gli ultimi piatti, insieme a brocche vuote e cestini della frutta.
Mentre Nefeli sistemava distrattamente il suo vestito sgualcito, pronta ad andarsene, si voltò improvvisamente quando sentì la voce di suo fratello.
«Sorella, posso parlarti un attimo?» Trixar si avvicinò con passo deciso.
Il suo volto, però, lasciava trasparire una curiosità velata.
«Cos'hai in programma per oggi?»Nefeli esitò per un attimo con il cuore accelerato. Non voleva mentire, ma non poteva nemmeno rivelargli i suoi piani con Anwïn.
Lui non sapeva che il Viger fosse lì.
Dannazione.Prima che potesse rispondere, Runeh intervenne con un tono calmo e sicuro.
«Stavamo giusto per fare una passeggiata.» Disse con un sorriso rassicurante.
«Niente di troppo impegnativo.»Trixar sembrò tendersi leggermente alla risposta di Runeh.
Il suo sguardo rimase per un attimo fisso su Nefeli, come se volesse leggere tra le sue righe.«Bene.» Rispose alla fine.
«Sarà per la prossima volta.»«Non preoccuparti.» Lo rassicurò Runeh, scambiando un'occhiata con Nefeli.
«Sarà una giornata tranquilla.»Trixar annuì e, seppur ancora un po' incerto, si allontanò.
Nello stesso modo in cui era arrivato, ovvero silenzioso e di soppiatto.Una volta fuori dalla loro vista, Nefeli lasciò andare il fiato che aveva trattenuto.
«Ti ringrazio.» Mormorò a Runeh, con un mezzo sorriso.«Non c'è di che.» Rispose Runeh.
«Ora andiamo.»«Credevo lo avessi detto soltanto per...» Sottolineò Nefeli, facendo sollevare le orecchie a punta.
«L'ho detto perché lo voglio davvero. Voglio venire con te.» Rispose, con quella calma tipica che le permetteva di affrontare anche le situazioni più delicate con una disinvoltura sorprendente.
Nefeli si sistemò meglio il vestito, ancora incerta su come sentirsi.
Quel desiderio di accompagnarla la faceva sentire al tempo stesso compresa e un po' scoperta.«Non sarà una passeggiata qualunque, lo sai.» Mormorò.
«Devo incontrare Anwïn.»Runeh fece un piccolo sorriso, scuotendo lievemente la testa.
«Non preoccuparti per me. E poi, voglio vedere il drago che con tutte le probabilità ci salverà la vita. Anche se solo da lontano.»Nefeli si bloccò per un momento, fissando la sorella di Ahren con un misto di sorpresa e ammirazione.
«Sei coraggiosa.» Ammise, cercando di trattenere un sorriso.
«Molto più di quanto sembri.»Runeh ridacchiò sommessamente.
«Non so se sia coraggio o semplicemente curiosità. E poi...» Fece una pausa, guardando Nefeli con una certa dolcezza.
«Non voglio che tu te ne stia sempre da sola.»Nefeli abbassò lo sguardo, cercando di nascondere il senso di sollievo che quelle parole le trasmisero.
Non aveva mai ammesso quanto fosse difficile affrontare quel genere di solitudine che lei stessa aveva creato e l'idea di avere qualcuno al suo fianco, anche solo per un momento, le dava una forza che non pensava di avere.
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The shadow of loss
FantasyNel cuore pulsante della Terra di Aghara e nel suo corso tortuoso arrivò il giorno del dissidio e dell'ostilità, dopo secoli ed ere in cui la popolazione antica del pianeta era esistita in armonia ed in pace. Ciò accadde quando, in un villaggio di u...