25| I can guide you

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Ahren aveva sempre odiato le feste, nonostante avesse sempre trovato il modo per divertirsi.

L'idea di dover sorridere e far finta che tutto fosse a posto, mentre dentro di sé si sentiva in caduta libera, lo rendeva nervoso.
Si sentiva come se l'intero villaggio lo stesse osservando, aspettando che commettesse un errore.

Aveva bevuto più di quanto avesse avuto intenzione di fare.
Il bicchiere si era svuotato più e più volte, eppure ogni sorso gli lasciava solo una sensazione di vuoto più profonda.

Non era abbastanza.

Il suono dei tamburi e dei flauti risuonava intorno a lui, ma era distante e sfumato, come se arrivasse da un altro mondo.
Le torce illuminavano l'Alveare in una luce calda e tremolante, ma Ahren si sentiva freddo.

Sedeva in disparte, osservando la festa senza particolare interesse.

Sua madre gli parlò del matrimonio incessantemente, ma poi smise, cercando di leggere la sua espressione impassibile.
«A cosa stai pensando?» Chiese, con tono dolce.

Lui scrollò le spalle, senza voltarsi del tutto.
«Non c'è molto da pensare.»

Suo padre, il Manuse Nearborn, intervenne.
«Abbiamo organizzato tutto.» Disse.
«Non devi preoccuparti di nulla, figlio.»

Ahren annuì, ma il suo volto rimase imperturbabile mentre i genitori si apprestavano a chiacchierare con qualche guerriero.
«Non mi preoccupo.» Pronunciò, senza esser ascoltato.

«Hai pensato a chi sarà con te? Come testimone.»Aggiunse Runeh con la sua calma consueta, sedendosi vicino a lui.

Ahren non si scompose.
«Sicuramente non Nalu.»

«Non dire così!» Intervenne il fratello minore, ridendo.
«Sarebbe uno spettacolo vedere la faccia sconvolta di Nefeli.»

Ahren si limitò a lanciare a Nalu uno sguardo indifferente.
«Smettila di dire sciocchezze.»

Geha e Kedal, che erano lì con loro, risero sotto i baffi.
«Se Nalu fa il testimone, il matrimonio finirà ancor prima che cominci.» Disse la ragazza, accarezzandosi i capelli chiari.

Nalu alzò le mani, facendo finta di offendersi.
«Lo renderei più interessante e tu lo sai bene. Potrei persino rubargli la scena.»

La conversazione si spostò su Nalu e Kedal, che cercavano di attirare l'attenzione di Geha.

Nalu si avvicinò a lei con aria da furbo.
«Un matrimonio con noi tre come protagonisti...sai che spasso.»

Lei sollevò un sopracciglio, soppesando la battuta.
«Sai che spasso, si.» Lo prese in giro.

«Insomma, faremmo un favore enorme ai futuri sposi.» Replicò Kedal, cercando di attirare l'attenzione di Geha con un sorriso sicuro. «Siamo il giusto equilibrio tra caos e divertimento.»

Ahren rimase in silenzio, osservando i suoi compagni.

Nalu e Kedal continuavano a punzecchiare Geha, cercando di impressionarla in ogni modo possibile, mentre lei sembrava godersi il gioco, mantenendo però una certa distanza.

Il solito spettacolino.

Ahren li sentiva parlare, ma non sembrava davvero presente.
Non era turbato, né ansioso.
Almeno non lo mostrava.
La sua mente però sembrava altrove, lontana da tutto quel trambusto.

«Hai visto Nefeli?» Chiese una voce alle sue spalle.

Lui si girò di scatto, del tutto sorpreso da quella sollecitazione improvvisa, ma notando il viso tatuato di Ilana si rilassò.

The shadow of lossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora