Capitolo 3: non è male

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Harry parcheggiò l'auto nel vialetto di casa sua.

Il ragazzo nell'altra auto scese e bussò al finestrino.

"Fratello, non puoi parcheggiare qui, è dei miei vicini."

Hallison scese, e spiegò al ragazzo che erano loro quei vicini.

Il castano, sorpreso, iniziò a saltellare urlando:

"I fratellini sono i miei vicini"

I due ragazzi, nominati, ridevano fortemente.


Harry, vedendo che il vicino non si calmava, prese parola ribaltando l'invito a casa propria.

Portarono ciò che avevano comprato in casa, misero le buste in un angolo e si fiondarono nell'area livining.

"Non ci siamo ancora presentati.." disse il ragazzo dagli occhi azzurri "..mi chiamo Louis" sorrise.

I due fratelli sorrisero a loro volta e gli dissero i rispettivi nomi.

Mentre Harry preparava qualcosa da mangiare, Louis si guardava intorno ed osservava quella casa molto fredda, silenziosa, diversa dalla sua.

Passò vicino al camino e lo guardò cupo.

"Harreh" urlò il ragazzo "accendo il camino" disse, e senza aspettare un consenso buttò un po' di legna dentro, e si mise all'opera.

Harry, dopo un po' uscì dalla cucina per avvisare che il pranzo era pronto e rimase sorpreso dalla velocità e l'abilità che aveva Louis nell'appiccare il fuoco nel camino.

"Dov'è Hals?" proruppe in quel silenzio.

Louis sobbalzò, e poi, sorridendo, rispose che era in camera.

Harry la chiamò ed i tre pranzarono insieme.

Dopo un pranzo abbastanza silenzioso, i ragazzi, spostatisi nel soggiorno, iniziarono a chiacchierare.

Louis alzò lo sguardo su delle mensole vicino la tv appesa al muro, dove c'erano due trofei di musica, presuppose.

"Cosa sono?" chiese curioso indicando quelle due chitarre piccole placcate in argento.

"Ohw, quelli sono premi di un progetto musicale al quale Hallison ed io abbiamo partecipato" rispose Harry sorridente.

"Quella foto? Non la vedo bene" Louis strizzava gli occhi verso una cornice posata sul davanzale del camino.

Hallison, che fin'ora aveva soltanto osservato i due ragazzi, rispose con un filo di tristezza.

"Quelli sono i nostri genitori, erano in vacanza l'anno scorso."

Harry abbassò lo sguardo seguito dalla sorella che cercava di trattenere le lacrime.

"Dai fratellini, anche i miei genitori sono sempre fuori per lavoro, li vedo poco.." sorrideva raggiante, un sorriso che i due fratelli non poterono non notare.

"Lou, è diverso" Harry gli diede una pacca sulla spalla e poi accese la x-box.

Louis rimase dubbioso, guardando poi gli occhi di Hallison che si riempivano di lacrime.

Il pomeriggio lo passarono giocando, divertendosi ed addobbarono anche la casa in aria natalizia, obbligati da Louis.

Verso sera il ragazzo tornò a casa, ringraziando gli ospitanti della bellissima giornata passata insieme.

"Ci vediamo Lou" Salutò Harry, accompagnato dal cenno della mano di Hallison.

Louis rivolse loro un sorriso affettuoso e chiuse la porta.

"Dai non è male, si era presentato peggio" disse Harry spegnendo le luci del piano inferiore dirigendosi in camera.

Hallison lo seguì sovrappensiero, poi rispose all'affermazione del fratello sorridendo, dicendo che comunque restava pazzo.


SPAZIO AUTRICE.

Salve, eccovi il capitolino piccolino. E' davvero piccolo e senza senso anche, credo, ma ho già l'idea per il prossimo, e mi serviva un capitolo intermedio, che vi metteva un dubbietto sulla figura di LouLou (nomignolo nella ff stanza 258 che dio santo mi sono azzeccata male ahahah). Anyway, ringrazio tutti voi che leggete la mia storia, e la mia cupcake Domitilla che mi sopporta.

Lasciate sempre una critica positiva e/o negativa, mi fa sempre piacere leggere i vostri commenti.

Un saluto.

-Oph.

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