Verso l'autunno Tonio Kröger disse a Lisaveta Ivanovna:
«Me ne vado, Lisaveta. Ho bisogno d'aria, d'allontanarmi, di prendere un po' il largo.»
«Be', come mai, piccolo padre, forse vogliamo andare di nuovo in Italia?»
«Insomma, lasci in pace l'Italia, sempre l'Italia, Lisaveta! L'Italia m'è indifferente fino alla nausea! È ormai
lontano il tempo in cui m'illudevo d'esserci di casa. Arte, vero? Cielo azzurro vellutato, vino generoso e dolce
sensualità... In poche parole, cose che non mi vanno. Ci rinunzio. Mi dà ai nervi tutta la bellezza. Laggiù non posso
neppure soffrire quella gente vivace con lo sguardo animalesco scuro. Non ne hanno coscienza negli occhi, i latini... No,
ora me ne vado un po' in Danimarca.»
«In Danimarca?»
«Sì, e mi riprometto cose buone. Per caso non ci sono mai andato fin lassù, nonostante fossi tanto vicino al
confine per tutti gli anni della gioventù, eppure ho sempre amato e conosciuto quella terra. Questa tendenza nordica
devo averla da mio padre, perché mia madre, in realtà, era più per la bellezza, quando cioè non le era tutto indifferente.
Ma pensi ai libri che si scrivono lassù, quei libri profondi, puri, umoristici, Lisaveta, nulla m'è più caro, li amo. Pensi ai
pasti scandinavi, quei pasti incomparabili che si digeriscono solo in un'aria molto salmastra (non so se riuscirò ancora a
digerirli), e che conosco un po' da casa mia, perché dalle mie parti si mangia già così. Pensi anche solo ai nomi, i nomi
di battesimo che lassù la gente porta, e che pure dalle mie parti sono comuni, un suono come "Ingeborg", un arpeggio
della più immacolata poesia... E poi il mare... hanno il mar Baltico, lassù!... In una parola, ci vado, Lisaveta. Voglio
rivedere il mar Baltico, voglio risentire quei nomi, leggere quei libri sul posto; voglio pure recarmi sulla terrazza di
Kronborg, dove lo "spirito" apparve ad Amleto, portando al povero giovane nobile, dolore e morte...»
«E, se è lecito domandare, come ci va, Tonio? Che rotta fa?»
«La solita,» disse lui scrollando le spalle e arrossendo visibilmente. «Sì, toccherò la mia... il mio luogo di
origine, Lisaveta, e dopo tredici anni la faccenda può diventare piuttosto strana.»
Lei sorrise.«Ecco quanto volevo sentire, Tonio Kröger. Allora, che Dio l'accompagni. E non si dimentichi di scrivermi, mi
sente? Mi auguro una lettera piena di eventi dal suo viaggio in... Danimarca.»
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Tonio Kroger
ClassicsÈ un opera di Thomas Mann in cui viene affrontato il problema tra creatività e normalità. Tonio è un ragazzo diverso dagli altri :è un artista, ma vorrebbe essere come i ragazzi "con i capelli biondi e gli occhi azzurri" ovvero felici e semplici ma...