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DANGEROUS NIGHT.

La seconda puntata del serale era alle porte e la tensione si poteva tagliare con un coltello. Non era una tensione competitiva ma più quell'ansia e quella voglia di dare il massimo sul palco e si, anche prendere qualche punto, chi l'avrebbe rifiutato?
Tutti erano stati molto impegnati tra guanti di sfida ed esibizioni varie ma i momenti che passavano insieme erano tranquilli ed esilaranti certe volte. Era impossibile non notare il distacco tra Luca e Martina, si erano confidati con gli amici ma non ne avevano mai parlato apertamente per non farne una questione di stato. Così come la ballerina era sempre più affiatata con Raffaele, i coinquilini non potevano fare a meno di notare l'intesa che c'era tra il biondino e il milanese che sembravano gravitare l'uno intorno all'altro. Se non erano a lezione erano in saletta a scrivere e suonare, a cui la maggior parte delle volte si aggiungevano anche Enula e Giovanni, sul divano a parlare per ore dove Luca poggiava la testa sulle gambe del compagno mentre sceglievano un film che non avrebbero guardato, o quando Tancredi per ricambiare il favore dei pasti sempre pronti aveva finito per bruciare tutto il pranzo e Luca, che si sarebbe infuriato con chiunque altro, aveva scosso la testa ed era scoppiato a ridere prima di sistemare tutto quel disastro e preparare almeno qualche frittata.
La mattina prima della registrazione, si trovavano al piano per ripassare le canzoni che gli avevano assegnato i coach e che probabilmente avrebbero dovuto cantare. Dopo un po', annoiandosi, avevano iniziato a darsi consigli su altri brani assegnati.
Tancredi suonava delle note a caso, stizzito, continuava a leggere e rileggere le barre di "Figli delle stelle" in cerca di qualcosa.
Luca lo guardava incuriosito -Vedo il fumo che ti esce dalle orecchie, va benissimo- l'aveva rassicurato dopo aver allungato il collo per capire per cosa il suo amico fosse così seccato.
-La fai facile tu, ti riesce così semplice esternare quello che senti, ti si vede lontano un chilometro. Voglio che sia perfetta- aveva risposto il riccio suonando delicatamente le note della canzone e ripetendosi mentalmente il testo.
-Hey, guarda che io punti non ne prendo mai- aveva risposto con uno sbuffo incrociando le braccia al petto. Tancredi aveva interrotto la melodia per guardarlo, più dolcemente di prima -Non c'entrano i punti, Lu, tu sei un ottimo interprete e scrivi bene-
-Anche tu, Tancre- aveva risposto con un sorriso -E non dubitarne. Sappi che appena usciamo voglio fare una collaborazione con te, con la tua scrittura ed una produzione nostra immagina la bomba che uscirebbe-
Tancredi aveva riso, per poi mordersi leggermente il labbro abbassando lo sguardo per un momento -sai che ti dico? Ci sto-
-Ragazzi è pronto il pranzo- Ibla era ferma all'ingresso della saletta con ancora i tovaglioli in mano -Siamo noi, Leo, Deddy e Serena-
-Finalmente, muoio di fame- aveva esclamato allegro Tancredi mentre si alzava e incamminava con Ibla, il biondo li aveva seguiti ed aveva preso posto accanto a Leonardo e Dennis, stavano parlando della puntata di amici special.
-Stavo giusto dicendo a Leo che avrei preso a calci i tuoi compagni di classe, Lu- aveva detto Dennis mentre metteva il formaggio nella sua pasta.
-Oh un pensiero davvero carino, vuoi qualche numero di telefono?- aveva risposto ridendo.
-Leo, penso che tu sia stato molto coraggioso a parlare della tua storia, se ci penso ho ancora la pelle d'oca- aveva detto Serena, guardava il compagno con tenerezza prima di lasciargli un buffetto sulla guancia.
-Gia, non tutti hanno il coraggio di farlo- aveva aggiunto Tancredi che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
-Non è facile ragazzi, ve lo posso assicurare ma ne vale la pena per sentirsi liberi- aveva risposto il ragazzo interessato.

Luca era entrato in casetta come una furia, voleva le sue sigarette e le voleva subito. Leonardo l'aveva seguito in un silenzio tombale imitando le sue mosse e dopo qualche minuto si erano seduti uno accanto all'altro sulla panchina più vicina.
La puntata era finita ed al ballottaggio finale, in quella specie di limbo tra il sogno e l'uscita dal programma si trovavano loro due. I loro compagni sarebbero arrivati a minuti ed il nervosismo del napoletano aumentava sempre di più.
-Vincerai tu- Leonardo aveva risposto -Vincerai perché te lo meriti ed io uscirò a testa alta.-
-Ma tu meriti di restare quanto me- aveva risposto con la voce che gli tremava.
-Si, può darsi, ma sei un artista ottimo e spaccherai- gli aveva risposto con un sorriso. -Posso farti una domanda un po' personale?-
-Certo- nel mentre si era acceso la tanto desiderata sigaretta offrendone una al suo compagno nonostante avesse il pacchetto in mano.
-Forse è solo una mia impressione, non voglio che la prendi male- aveva detto velocemente mettendo le mani avanti -Cosa c'è tra te e Tancredi?-
Luca a quella domanda aveva iniziato a tossire ed aveva avuto bisogno di qualche secondo per riprendersi, si sentiva strano come se avesse lo stomaco in subbuglio -Cosa intendi?-
-Siete così affiatati, così complici- aveva risposto alzando le spalle.
-Siamo amici- aveva detto lui semplicemente prendendo un lungo tiro.
-Mh- aveva annuito il più grande senza aggiungere altro.
Il biondo stava per dire qualcosa ma la porta d'ingresso si era aperta ed una Giulia in lacrime si era fiondata tra le braccia di Leonardo, sentiva gli occhi inumidirsi a quella scena. Dennis e Giovanni si erano subito avvicinati a lui per dargli conforto come solo loro sapevano fare e poco distante da loro c'era Tancredi, lo guardava con gli occhi un po' lucidi che per l'ennesima volta sembravano racchiudere tutto ma lui non riusciva a decifrare quella lingua, il fatto di non riuscirci lo faceva ammattire.
Sentiva la gola bruciare mentre pensava a quanto gli sarebbe mancato non svegliarsi più la mattina e non scaldare i cornetti nel fornetto per Alessandro che tornava affamato dopo gli allenamenti mattutini. Gli sarebbe mancato litigare con la Pettinelli, dannarsi per le barre, le notti insonni con l'ansia prima della puntata.
Sentiva gli occhi riempirsi di lacrime pensando a quanto gli sarebbero mancati gli abbracci dei suoi amici, le risate con Dennis, tutte le chiacchierate con Tancredi. Tancredi che ancora lo guardava negli occhi e l'aveva abbracciato di slancio vedendo che era sul punto di esplodere.
-Sono qui, Lu, andrà bene, lo sai-
Aveva nascosto il viso nel suo collo ed aveva lasciato scendere alcune lacrime non riuscendo più a trattenerle. E poco dopo la voce di Maria risuonava negli auto parlanti.
L'uscita di Leonardo era stato un colpo duro per tutti, chi più chi meno, aveva abbracciato tutti stretti e mormorando loro quanto gli voleva bene e piccoli incoraggiamenti. Arrivato a Luca l'aveva stretto fortissimo -Ti voglio bene, spacca di brutto ma soprattutto, non lasciare che nessuno di questi vichinghi usi la nostra cucina, okay?- gli aveva detto ad alta voce per farsi sentire da tutti e scatenando una risata generale. -Ripensa a quello di cui abbiamo parlato, magari prova a vederla da un'altra prospettiva- gli aveva fatto un occhiolino e aveva salutato tutti, uscendo dalla competizione e dalla casa.
-Ragazzi, è stata una serata pesante, vi lascio- aveva detto Enula mentre si asciugava le ultime lacrime, Giulia e Giovanni si erano già spostati mentre Martina e Raffaele avevano seguito la cantante.
-Possiamo fumare una sigaretta? Poi preparo qualcosa per cena- aveva proposto Luca mentre tornava al suo posto sulla solita panchina ma questa volta al suo fianco aveva Tancredi che gli lanciava occhiate ogni tanto.

Era rimasto da solo in cucina, per tenere la mente occupata non solo aveva cucinato ma si era offerto volontario per pulire. Girava e rigirava il cucchiaino nella tazzina, aveva deciso di prepararlo con la caffettiera nel caso Giovanni ne volesse un po', avevano lo stesso vizio di bere il caffè la sera.
Ripensava alle parole di Leonardo, come poteva pensare che tra lui e Tancredi ci fosse di più di un'amicizia? Cosa intendeva con 'vedila da un'altra prospettiva'? Tancredi era affascinante, quel suo modo di voler apparire sfacciato per poi arrossire al più piccolo complimento. Era affascinante quando scriveva e si concentrava talmente tanto da entrare in una dimensione parallela. Era affascinato dalla sua mente, da quello che diceva. Adorava che passassero il tempo a ridere ma quando calava il sole e stavano tra di loro riuscivano a parlare di qualsiasi cosa. Ma poteva essere qualcosa di più di una semplice amicizia? Troppe domande e poche risposte frullavano nella sua testa.
-Sento gli ingranaggi del tuo cervello dalla camera della mia ragazza- Sangiovanni era sbucato dal nulla e su era diretto verso di lui. Dopo averlo ringraziato con un cenno del capo aveva preso una tazzina servendosi del caffè -Allora, cosa non va?-
-Niente niente, stavo pensando alla puntata- aveva risposto alzando le spalle ma sentiva le guance più calde del solito, sicuramente avevano alzato il termostato.
L'amico vincenzino si era seduto difronte a lui e guardandolo aveva alzato il sopracciglio -dai, non fartelo tirare fuori con le pinze-
Ci aveva pensato qualche secondo, Giovanni era una persona schietta, ed era una fattore importante, soprattutto era una persona di mentalità molto aperta e sapeva di potersi fidare di lui. Si era schiarito la voce, non sapendo come iniziare il discorso così aveva deciso di raccontargli della conversazione con Leonardo.
-Fin qui okay, ma dov'è il punto?-
-Io non sono gay- aveva iniziato -Non ho niente contro e lo sai molto bene. Ma soprattutto Tancredi.- Si era preso il viso tra le mani -Siamo amici, anche nel caso mi piacesse rovinerei ogni rapporto con lui-
-Primo, non devi essere per forza gay, non hai bisogno di ettichettarti in nessun modo- aveva iniziato per rassicurarlo -secondo, prima di pensare a questo dovresti iniziare a capire cosa senti tu, cosa provi tu-
-Vorrei capire come appariamo da fuori- aveva detto allora il biondo mentre finiva di bere il suo caffè ormai tiepido -Sono così confuso in questo momento-
-Posso dirti quello che vedo io, c'è una sintonia tra di voi- aveva risposto il compagno mentre prendeva le tazzine vuote e le riponeva nel lavello -Se quello che ti preoccupa è che se ne possa andare, non credo che lo farà, fagli capire che per te è lo stesso. Vivila come viene- aveva continuato alzando le spalle.
-Non lo so Sangio, ci tengo molto a lui- aveva sospirato evitando gli occhi dell'amico.
-Sei felice quando sei con lui?-
-Si-
-Questo basta, stai meglio quando sei con lui, sembra che ti faccia splendere. Non lasciartelo scappare- aveva risposto il più piccolo -Buonanotte Aka- l'aveva salutato andando verso la sua stanza e Luca era dinuovo da solo con i suoi pensieri. Ma quella non era stata una conversazione tra loro due perché una terza persona aveva sentito tutto.

C'EST LA VIE. [T7]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora