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ISTINTO.

Il tempo per Luca si era fermato nell'esatto momento in cui aveva realizzato che al ballottaggio finale sarebbe andato contro Enula e Tancredi. Il suo cuore era sprofondato pensando che sarebbe uscito al primo turno, contro Giulia e Samuele aveva poche speranze con i giudici, ma aveva più ripreso a respirare regolarmente quando Maria aveva detto che sarebbe uscito un solo concorrente quella sera.
Ma l'idea di sfidarsi con Enula ed il suo straordinario universo, e contro Tancredi lo distruggeva. Voleva restare nella scuola, voleva imparare, stare con gli amici, restare in quella piccola bolla fatta di duro lavoro ma tante emozioni e ricompense, ma voleva che Tancredi continuasse quel percorso perché, indipendentemente da quello che lui provava, lui aveva il diritto di rimanere perche si stava giocando tutto, nonostante il pochissimo tempo stava conquistando tutti, lo meritava dannatamente tanto.
L'aveva guardato esibirsi sul palco, poteva vedere alcuni del pubblico muovere la testa a ritmo, forse qualcuno cantava insieme a lui sotto la mascherina. Doveva esibirsi dopo Enula ed era contento di cantare Mi manchi perché era la sua "comfort zone".
Dopo essere stato salvato al primo turno si era sentito sollevato per circa tre secondi prima di realizzare che la gara doveva continuare, aveva fatto un cenno ad entrambi i concorrenti prima di raggiungere gli altri e vedere un sorriso sul volto della Pettinelli.
Durante le esibizioni del milanese, Luca, non gli aveva tolto gli occhi di dosso, forse una manciata di secondi quando Giovanni gli aveva toccato il braccio e si era girato per guardarlo, lui con un sorrisetto divertito aveva detto -Hey, guarda che così lo consumi-.
Il napoletano aveva alzato gli occhi al cielo ed aveva sorriso prima di riportare lo sguardo sul suo amico.
Dopo il giorno in cui avevano litigato e si erano baciati non avevano più aperto l'argomento. Tancredi era andato via per primo con la scusa di dover fare una doccia e Luca era rimasto lì da solo con il batticuore, così era rimasto alcuni minuti seduto con la schiena contro il muro prima di tornare in casetta, non aveva nessuna voglia di allenarsi. Avevano smesso di litigare, ovviamente bisticciavano di tanto in tanto ma per loro era la normalità, anche se i primi giorni erano stati entrambi un po' in imbarazzo non sapendo come comportarsi con l'altro.
Ma l'idea di perderlo lo spaventava, ormai era diventato parte della sua quotidianità, sentiva la sua essenza nei cuscini del divano, anche dall'aria se possibile. Era talmente preso dalla musica da non poterne fare a meno per vivere era come se gli scorresse nelle vene e Luca ne era ispirato, ne era attratto, voleva buttarsi a capofitto in quel mondo.
Il flusso dei suoi pensieri era stato interrotto dalla fine della puntata, i suoi compagni stavano pian piano scendendo e lui li aveva seguiti dirigendosi subito dal suo migliore amico. Appena i loro sguardi si erano incrociati si erano abbracciati ma non avevano detto niente, il napoletano gli lanciava qualche occhiata di tanto in tanto per cercare di capire le sue emozioni.
Era rimasto in silenzio anche quando in casetta, Tancredi ed Enula erano circondati da Raffaele, Martina, Serena, Samuele e Giulia, mentre lui, Dennis e Giovanni erano rimasti più in disparte mentre fumavano. Il riccio continuava a dire di "non avere paura", "fuori sarebbe andato tutto bene" ma Luca sapeva che non era del tutto così. Poteva notarlo da come muoveva la gamba nervosamente o dai lunghi tiri che faceva dalla sigaretta.
Dopo aver spento la cicca della sua sigaretta consumata gli aveva detto -Tancre, vieni con me di là- facendogli un cenno con la testa.
Tancredi l'aveva guardato con riconoscenza prima di annuire ed alzarsi dalla panchina -Torno tra qualche minuto- aveva detto ai suoi compagni prima di seguire il biondo che si era già incamminato verso il giardinetto sul retro.
-Allora?- aveva detto solamente Luca, aspettando che il riccio si sfogasse.
-Allora niente- aveva risposto lui alzando le spalle -So chi sono, non ho paura di andare fuori-
-Lo so che sai chi sei, l'hai dimostrato tante volte, ma non credo che tu non abbia paura- aveva detto il napoletano, era rivolto verso di lui la gamba destra sopra il ginocchio sinistro ed un braccio sullo schienale in cui era poggiato di fianco.
-Nel bene o nel male, ci siamo esibiti per tante persone, sia al pomeridiano sia al serale, certo, chi rinuncerebbe a continuare?- aveva risposto il riccio -ma prima o poi usciremo tutti, il vero mondo é li fuori-
Luca aveva annuito giocando nervosamente con l'accendino che aveva tra le mani -Hai ragione-, avrebbe voluto dirgli che non voleva che se ne andasse, che gli sarebbe mancato tanto, ma non l'aveva fatto.
Il discorso si sarebbe interrotto comunque, la voce di Maria risuonava nella casetta e gli chiedeva di tornare insieme ai loro compagni, Luca aveva esitato alcuni secondi prima di seguire Tancredi, aveva un nodo alla gola ed era tornato al suo mutismo.

C'EST LA VIE. [T7]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora