Nuova casa,nuova famiglia,nuova vita

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È già passato qualche minuto da quando il mio idolo mi ha lasciato qui,su questo palazzo,solo e senza speranze..
Mi sento così vuoto,ora si che non ho più nulla per cui lottare.
L'unica persona che poteva aiutarmi ha appena gettato al vento il mio sogno di diventare un'eroe.
Devo andarmene dal Giappone per un po',probabilmente la mamma si preoccuperà ma non posso più restare qui,andrò in America!credo che trasferirmi in un'altra nazione sia l'unica cosa che potrebbe risolvere definitivamente i miei problemi.

Mentre percorro il tragitto per arrivare a casa penso a un piano per fuggire senza che mia madre mi scopra e mi preparo psicologicamente per non pentirmene all'ultimo momento.
Arrivato a casa trovo mia madre ai fornelli,stava preparando del katsudon «oh Izuku,bentornato a casa piccolo mio!»
Mi disse con quel suo classico sorriso che riesce un po' a tirarmi sù il morale nonostante i miei infiniti problemi «Ciao mamma»
le ricambio il sorriso e,dopo essersi sciacquata le mani sporche di panko* ed essersele asciugate,viene verso di me e mi stringe forte a sè come se avesse paura che possa sparire da un momento all'altro,lo ha sempre fatto,ma oggi sembra che ne abbia ancora più il timore.
«Tesoro,stamattina eri un po' giù di corda...mi dici perché?»
«No ti sbagli mamma,stavo benissimo,ero solo un po' assonnato tutto qui»
«ormai quasi non mi rivolgi più la parola,ogni volta che torni a casa da scuola lo noto che il tuo umore spesso peggiora e ultimamente hai anche scatti di rabbia improvvisi che non riesco a spiegarmi»
«Smettila mamma,stai sparando cazzate,non è assolutamente così!sono un'adolescente ed è ovvio che abbia i miei pensieri ma ciò non ti da il diritto di pensare che tu possa intrometterti nella mia vita come e quando vuoi» «Izuku,l'altra notte stavi piangendo e ad un certo punto ti sei messo pure a urlare e scagliare pugni al muro,devo ricordartelo?devi capirmi Zuzu,non è facile accettare il fatto mio figlio sta male e che non posso fare nulla per aggiustare la situazione,mi spezza il cuore.
sono tua madre...dimmi cosa c'è che non va per favore,lo risolveremo insieme»
«NON PUOI RISOLVERE QUALCOSA CHE NON HO DALLA NASCITA MAMMA!»
così,dopo averle urlato addosso me ne salii in camera mia e sistemai tutto quello che dovevo portare via con me.
Inko era fuori dalla porta,che avevo chiuso a chiave per sicurezza,mi stava urlando contro e piangeva mentre tirava pugni alla porta nella speranza di convincermi ad uscire da lì,non aveva fatto così nemmeno quando papà è andato via di casa.
Dopo una quindicina di minuti aveva finalmente smesso ed ora in casa si sentiva solo il rumore dei miei e i suoi singhiozzi.
Finito di fare le valige guardo un attimo la mia stanza prima di dirle addio,nel frattempo vidi una foto sul comodino.
Era mia e di Kacchan,stavamo provando a prendere dei pesciolini rossi in uno di quei giochi che fanno alle bancarelle durante la festa dei bambini,stavamo così bene quando ancora non avevamo sviluppato entrambi il quirk ma poi lui lo sviluppò ed io rimasi indietro,in tutti i sensi.
Ormai avevo perso il mio migliore amico e non potevo certo sperare che le cose sarebbero cambiate,ma adesso devo pensare ad andarmene e dimenticarmi di lui.
Prima di andarmene presi in mano la foto e ruppi la cornice,il vetro finì per sparpagliarsi a terra come il mio cuore ogni volta che pensavo al mio amico d'infanzia,la foto non la lasciai lì,la presi e me la misi nella tasca destra in alto della mia divisa scolastica,anche se volevo dimenticarlo sentivo il bisogno di avere un oggetto per ricordarmi da dove vengo e per ricordarmi la differenza dei tratti del viso che aveva assunto durante le medie,i suoi capelli biondo cenere sempre in disordine con quei suoi tipici ciuffetti sparati qua e là,ma se c'era una cosa che non volevo dimenticare erano sicuramente i suoi occhi rosso fuoco,quelli li avrei ricordati per sempre è riconosciuti fra mille altri.
Aprì la finestra e scappai da lì senza salutare Inko,mi dispiace doverla lasciare così
«scusami mamma,ti prometto che tornerò da te,prima o poi»
E così scappai di casa abbandonando la donna che mi aveva cresciuto come aveva fatto l'uomo che avrebbe dovuto crescermi insieme a lei.
Corsi piangendo a dirotto sotto la pioggia,non avevo un ombrello con me.
Però mi sentivo libero,senza pensieri,sentimenti e tutta quell'altra robaccia che mi aveva solo causato problemi.
All'improvviso qualcuno mi prese da una spalla,mi girai per vedere chi fosse
«Mh,cicatrici quasi su tutta la faccia,vestiti da barbone,capelli neri,sei il tipo di stamattina,cosa ti serve?»
«Ciao moccioso,vedo con piacere che alla fine hai ascoltato il consiglio.
Comunque non voglio nulla tranquillo,solo...posso sapere dove vai a quest'ora senza ombrello e sotto la pioggia?stai cercando un modo per prendere la febbre?»
«Sto fuggendo,ehm...»
«Mi chiamo Dabi»
«Ok Dabi,sono Izuku,ma chiamami Deku»
«Allora,Deku,stai fuggendo per quella faccenda di stamattina?»
«Beh si,non so dove andare però,forse l'America è troppo lontana»
Il ragazzo pieno di cicatrici mi fissò per un paio di secondi e poi,come se avesse avuto un lampo di genio,mi guardò sorridente «Bene Deku,da oggi vivrai con me e il mio migliore amico»
«Ma non ti conosco neanche,cosa ti fa credere al fatto che possa accettare?per quanto ne so potresti anche essere un criminale»
«Mh,ci sei andato vicino ma comunque no,sono una persona troppo pigra per fare il villain,però il padre del mio migliore amico lo è.
Lo so che è sbagliato guadagnarsi da vivere in questo modo,ma se rubare al momento è l'unica maniera che abbiamo per sopravvivere non mi importa poi tanto»
«Direi che per il momento potrei anche pensare di dirti di sì,d'accordo Dabi,da oggi siamo coinquilini»
«Non te ne pentirai,infondo anche se viviamo in una baracca e abbiamo solo qualche spicciolo siamo comunque felici,spero potrai esserlo anche tu moccioso»
«Si però ora andiamo,non so se l'hai notato ma siamo ancora in mezzo alla strada e non ha smesso di piovere,c'è una doccia in casa vero?»
Sperai con tutto il cuore che mi dicesse di sì,ma per mia sfortuna mi beccai un no secco.
Finalmente nuova casa,nuova famiglia e nuova vita.
puoi farcela Izuku,l'importante è che non dovevo pentirmene eh!Aaah sono un coglione.



Panko:particolare tipo di pangrattato, preparato utilizzando pane bianco, tipico della cucina giapponese.

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