«Si mamma, sto bene.
No mamma, San non mi ha lasciato solo» dissi ruotando gli occhi.
Ero al telefono con mia madre da 10 minuti e non faceva altro che chiedermi se stessi bene e se San fosse con me.
Ero ormai all'ottavo mese di gravidanza, quindi aveva anche senso quella sua preoccupazione.
«Mamma ci sentiamo dopo, va bene? Ti voglio bene» attaccai e mi stesi meglio nel letto.Gli 8 mesi si facevano sentire e non poco. Ormai la nausea si era tolta da tempo, ma i dolori e le voglie erano aumentate.
«Buongiorno, come state?» disse San entrando in camera, con un vassoio per la colazione.
«Loro a quanto pare stanno bene, non fanno altro che darmi i calci. La mia pancia un po' meno» disse strizzando gli occhi. Qualche mese prima evavamo scoperto che erano due gemelline, già le amavamo. Avevamo anche trovato già i nomi: Rie e Ise.
«Ti fa tanto male?» mi chiese lui stendendosi accanto a me e poggiando una mano sulla mia pancia, facendomi rilassare un po'.
«Si, tanto» era da qualche giorno che avevo quei dolori forti, ma non sapevo il perché li avessi.
«Non credi sia meglio andare dalla dottoressa? Almeno per stare sicuri»
«Se aumenta ci andiamo, altrimenti non fa nulla.»
Lo sentii annuire accanto a me e spostó la testa verso la mia pancia.
«Piccole, che ne dite di dormire un po'? Così il vostro papà può stare un po' più tranquillo.» disse lui con una vocina, parlando con le bambine e accarezzandomi ancora la pancia.
Sorrisi alle sue parole e mi rilassai, cercando di non pensare al dolore che quelle due bambine mi provocavano.«Dai su, mangia un po'. Così forse si calmano» disse lui alzandosi e passandomi il vassoio.
Annuii e iniziai a mangiare.
«Amore stavo pensando ad una cosa» mi disse.
«A cosa?» chiesi con ancora il cibo in bocca.
Rise un po' per poi rispondermi.
«E se ci sposassimo il giorno del primo compleanno delle bambine?»
Annuii freneticamente e sorrisi.
«Si, mi piace quest'idea»
«Ne sono contento» disse avvicinandosi e schioccandomi un bacio sulla guancia e poi uno sulla pancia.
¬
«È aperto» urlai dalla mia camera alla persona che aveva bussato alla porta d'ingresso. Sbuffai e mi alzai per andare ad aprire. Io e San ci eravamo trasferiti in un'altra casa, così da non dare fastidio a yeosang e a Seonghwa. Però era nello stesso condominio.
«Chi è che mi ha fatto alzare dal letto?» chiesi innervosito aprendo la porta.
«Stronzo» dissi girandomi senza neanche salutarlo.
«Ciao anche a te eh» ridacchió Yeosang.
«Hai le chiavi, perché non le usi?» gli chiesi buttandomi sul letto.
«Perché il tuo migliore amico se le è portate e abbiamo una sola chiave del vostro appartamento» disse lui sedendosi accanto a me.
«Come stai?»
«Starei pure bene se solo queste due non si muovessero ogni due secondi» dissi aggiustandomi e poggiando la testa sul cuscino.
«Vuoi che ti prepari qualcosa per farti passare il mal di pancia? Non so, camomilla?»
«La camomilla te la ficco su per il culo» risposi io chiudendo gli occhi e poggiando una mano sulla mia pancia.
«va bene, concetto afferrato» disse lui ridacchiando.
«Seonghwa sta lavorando?» gli chiesi.
«Si, tra un'ora dovrebbe uscire. Poi dopo va da Hongjoong» annuii e Sospirai.
«San invece?»
«Anche lui sta lavorando e mi ha lasciato da solo con i dolori.»
«Beh ci sono io adesso. Di cosa hai bisogno?»
«Di far uscire queste due dalla mia pancia»
«Beh, per quello dovrai aspettare ancora un altro mese» disse lui ridacchiando.
Sbuffai e cambiai per l'ennesima volta posizione, non riuscendo a trovarne una comoda.
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𝑆𝑝𝑖𝑛-𝑂𝑓𝑓; ʷᵒᵒˢᵃⁿ
FanfictionSpin-off su una delle coppie della storia "The Lake In the forest", storia principale. Se non avete letto quella storia vi consiglio di andare a leggerla, così capirete più cose. "." = cambio di pov "¬" = salto temporale, non troppo lungo, con lo st...