𝖽𝗂𝗋𝗍𝗒 𝗀𝖺𝗆𝖾𝗌 - 𝗉𝖺𝗒𝗍𝗈𝗇 𝗆𝗈𝗈𝗋𝗆𝖾𝗂𝖾𝗋

𝗌𝖾𝗏𝖾𝗇

payton «preferisci, bagno o doccia?»

io «voglio rilassarmi un po', quindi dico bagno»

mi fa scendere giù per poi andare a preparare la vasca, mette il bagnoschiuma e intanto che essa si riempie lui entra dentro, invitandomi ad unirmi a lui.

io «prendo il telefono e arrivo»

una volta preso lo appoggio sulla sedia accanto alla vasca.

mi siedo in mezzo alle sue gambe, la mia schiena combacia perfettamente con il suo petto.

afferro il cellulare cominciando a guardare tutte le notifiche finché non inizia a squillare.

io «è mio padre, chissà cosa vorrà»

rispondo con l'intento di capire il perché di quella chiamata.

io <ciao papà>

papà <ciao tesoro, come stai?>

io <tutto bene tu?>

papà <io pure, ti ho chiamata perché ho bisogno di vederti di persona, per parlarti di una cosa importante riguarda gli affari e la nostra azienda>

io <va bene se domani mattina passo in ufficio alle nove?>

papà <va benissimo, buona serata ci vediamo domani>

io <a domani papà>

chiudo per poi girarmi, mettendomi a cavalcioni sul biondino.

payton «secondo te cos'è successo?»

io «non ne ho idea, lo sai anche tu che lavoro da casa quindi non ho molti contatti con gli altri dipendenti, spero solo non sia nulla di grave»

la mia famiglia è proprietaria da generazioni, di aziende che fabbricano auto di lusso, mia madre è morta qualche anno fa a causa di un tumore che sfortunatamente non è riuscita a combattere, quindi ora io lavoro da circa due anni con mio padre per aiutarlo meglio nel gestire le cose.

spero solo che non riguardi una delle solite concorrenze con altre aziende.

𝐒𝐏| hey scusate l'assenza e anche se la storia sembra noiosa ma prometto che dal prossimo capitolo comincia il dramma :)