HOGWARTS
L'ansia mi stava mangiando viva. Avevo passato la notte in bianco, sobbalzando per ogni minimo rumore. Il canto degli uccelli, lo scarico del bagno, e le foglie mosse dal vento avevano continuato a risuonare nella stanza tutta la notte, impedendomi di dormire. Solo dieci minuti prima che la sveglia suonasse mi ero decisa a trascinarmi giù dal letto. Mentre uscivo dalla camera mi voltai verso lo specchio. I sintomi della notte insonne si erano già fatti vivi: due grosse occhiaie scure erano piantate sotto i miei occhi con aria minacciosa. I capelli, arruffati sulle spalle, non avevano certo un aspetto migliore.
Trascinai le ciabatte sulla moquette fino alla cucina dove trovai Sharon preparare uova e pancake ai mirtilli. Il profumo dolce e salato mi riempii le narici aiutandomi a riprendermi. Mi lasciai cadere pigramente su uno sgabello nascondendo la faccia tra le mani.
«Buongiorno principessa» la voce squillante di Sharon mi perforò le orecchie. Si girò con una paletta in mano e un grembiule da cucina rosa che le copriva il corpo in intimo. Mi guardava con le sopracciglia alzate.
«Brutta nottata?»
Alzai la testa appoggiando il mento sui palmi delle mani.
«Non ho dormito» dissi con voce roca.
«Direi che si vede», Sharon agitò la paletta davanti alla mia faccia indicando le occhiaie. Mi sarebbe servito un intero barattolo di correttore per coprirle.
«Tra un'ora partiamo. Ci vuole un po' per arrivare in stazione»
Spalancai gli occhi e in un nanosecondo mi ripresi. Dovevo prepararmi e subito. Alle 11 avrei dovuto prendere il treno per Hogwarts ed erano già le otto. Mi affrettai a mangiare i pancake sotto gli occhi divertiti di Sharon e quando ebbi finito tornai in camera. I miei capelli avevano urgente bisogno di una doccia.
Scelsi per l'occasione un abito color panna poco sopra al ginocchio e abbinai un paio di ballerine nere in tinta con la borsa.
Erano sicuramente tra le mie scarpe preferite. Le avevo comprate con Sharon un anno prima e avevo promesso che le avrei indossate solo nelle occasioni speciali.E quelle era sicuramente una. Stavo andando a Hogwarts per la prima volta. Dopo che il preside, Albus Silente, mi aveva mandato una lettera in cui scriveva di essere rimasto affascinato dalla mia dote di insegnate e mi aveva chiesto un colloquio per saziare la sua curiosità nei miei confronti, non avevo saputo fare altro che sognare ad occhi aperti e scegliere le parole giuste da dire in sua presenza. Avevo atteso così tanto questo giorno che adesso che lo stavo vivendo non sembrava vero.
Ma avevo un ansia da far paura.
Albus Silente era uno dei maghi più famosi e potenti della storia, ma oltre a qualche informazione nei libri di storia, non conoscevo niente su di lui.Di Hogwarts invece sapevo di più. Sapevo che era una delle scuole più importanti del mondo dei maghi. Diversi anni prima molte delle mie compagne erano state invitate per partecipare al Torneo Tre Maghi, io all'epoca ero troppo piccola e a malincuore ero rimasta a casa.
Ora però era il mio turno.
Sarei andata al colloquio con Silente e, se gli fossi piaciuta, avrei cominciato a insegnare lì a partire dall'inizio dell'anno scolastico.Il viaggio però era più facile a dirsi che a farsi. Avevo dovuto cambiare per ben due volte il treno che mi avrebbe portata a Londra. Dopo di che avrei preso l'Hogwarts Express per arrivare finalmente al castello.
E dopo che anche il terzo treno era stato cancellato avevo benedetto Sharon per essersi offerta di accompagnarmi a King's Cross.Neanche il tempo di salire in macchina che Sharon era partita a tutta velocità.
«Potresti rallentare? Non sono abituata a questi attrezzi». Allacciai la cintura prima di finire di faccia sul parabrezza e strinsi con tanta forza la maniglia che le nocche mi diventarono bianche.
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𝐌𝐈𝐍𝐄 || Draco Malfoy
Fanfiction🔴QUESTA STORIA CONTIENE RIFERIMENTI A SCOPO SESSUALE E SCENE DI SESSO🔴 • • Rayssa Mey, ex studentessa di Beauxbatons, insegnava in un orfanotrofio fino a quando Albus Silente, famoso preside di Hogwarts, non l'ha chiamata a insegnare nella sua scu...