⚛︎ 𝐬𝐮𝐜𝐡 𝐚 𝐜𝐡𝐞𝐚𝐭𝐞𝐫

703 42 45
                                    


Aprii gli occhi, mi girava la testa incredibilmente, quasi non averla più, e ci misi un bel po' di minuti per capire dove mi trovassi, con chi e cosa mi aveva portato lì. Mi alzai dal letto facendo attenzione a non muovere la mia amica Elizabeth, e andai barcollando in cucina per preparare la colazione sia per me sia per lei, per ringraziarla dell'ospitalità e di tutti quei soldi che avevamo speso in alcol. Preparai dei semplici pancake, e senza nemmeno cambiarmi o lavarmi, presi la mia borsa e me ne andai da casa sua, dopo ovviamente aver posizionato il cibo preparato sulla sua tavola.

Non so come ma riuscii a orientarmi per la città nonostante il mio cervello stesse letteralmente girando e scoppiettando, come il mio stomaco e il mio cuore. ne approfittai di essere fuori da sola per andare dalla farmacia a prendermi un test di gravidanza finalmente, per scoprire cosa avessi in grembo. Arrivata nel giardino di casa mia, lanciai le scarpe da qualche parte nel prato, e infilai le chiavi nella serratura, girando due volte come sempre, poi guardai il cellulare che segnava di già un messaggio di Elizabeth risalente a sei minuti fa, e l'orario delle 5:57.

Buttai la borsa a destra e mi chiusi la porta alle spalle, dirigendomi in camera mia per buttarmi sul letto e dormire fino a quando non sarebbe suonata la sveglia e non sarei dovuta andare al lavoro come ogni santo giorno. Aprii la porta della stanza dopo aver salito le scale con il passo e la lentezza di uno zombie, e ci trovai Aiden disteso nudo nel letto, con le coperte fino al collo e i capelli spettinati.

«notte» gli sussurrai buttandomi al suo fianco, e fissandolo negli occhi chiusi, che come lui dormivano beatamente.

«non so come io abbia fatto a pensare che mi stessi tradendo» sussurrai ancora, sistemandogli i capelli marroni che gli cadevano sul viso, e dandogli un bacio sulla fronte subito dopo.

Presi il telefono per leggere i messaggi, e la prima chat che aprii fu quella con Elizabeth.

"spero ti sia divertita, ci vediamo più tardi<3"

sorrisi istintivamente; l'avevo conosciuta davvero il giorno prima, nonostante i lunghi anni di lavoro insieme, ma sembrava già non volersi scollare dai miei pensieri.

"mi sono divertita dopo tanto tempo lizzie, grazie <3"

Appoggiai il telefono sul comodino e chiusi gli occhi, addormentandomi poco dopo.

-

«buongiorno bellissima, e grazie della colazione che mi ha preparato» disse Elizabeth, entrando nel bar come se nulla fosse successo ieri sera, come se non fosse andata a letto completamente sbronza, ma a differenza mia, su di lei l'alcol aveva meno ripercussioni, e non la faceva sembrare uno zombie per due giorni.

Avevo il test di gravidanza in borsa, preso la stessa mattina in farmacia, da utilizzare quando Elizabeth sarebbe appunto arrivata e mi avrebbe sostituita.

«ciao Liz, puoi sostituirmi un attimo? devo andare un attimo urgentemente in bagno» dissi lasciando il grembiule distrattamente dietro il bancone e correndo velocemente nel bagno del personale. Presi dalla borsetta nera di pelle il test e lo tirai fuori dalla sua confezione, prendendolo in mano; non sto qua a raccontare tutti i passaggi perché mi fa abbastanza schifo ricordare quel momento dati tutti i casini che ho fatto per urinare sopra quel test.

«per favore.» imprecai stringendomi il viso tra le mani aspettando il risultato del test che sarebbe sicuramente stato positivo, e cogliona io che mi ero ubriacata con un bambino in grembo.

Alzai la testa dalle ginocchia e poggiai lo sguardo sul lavandino dove avevo lasciato l'aggeggio strano, e vidi delle strisce, ma non riuscivo a capire che risultato mostrassero. maledetta miopia. mi avvicinai cautamente, pregando tutti i santi di tutte le religioni nella mia mente, fino a quando non vidi le due strisce.

𝐨𝐮𝐭 𝐨𝐟 𝐦𝐲 𝐥𝐞𝐚𝐠𝐮𝐞» 𝖾.𝗈𝗅𝗌𝖾𝗇 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora