Capitolo Cinque

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La sveglia, come al solito, suona alle 7.00. La routine di una nuova settimana è ufficialmente iniziata. 

Le porte dell'ascensore si aprono e mi incammino verso l'ufficio di Ellen come ogni mattina, per portarle il caffè.

''Buongiorno Ellen.'' La saluto cordialmente.

''La sfilata di Parigi è sabato...'' Dice, ignorando il mio saluto senza ricambiarlo. 

''...Hanno anticipato gli organizzatori dell'evento, perché la location non era disponibile per le date scelte.'' Continua alzando gli occhi al cielo, scocciata di tutto ciò. 

''Ma...Sabato hai una conferenza importante per lanciare la nuova stagione. Come farai ad essere a Parigi?'' Mi permetto di ricordarle gli impegni. La guardo mentre batte un'unghia sulla scrivania, provocando quel rumore fastidioso e continuo. Si alza e si gira verso la grande vetrata che dava su New York City. 

''Andrai a Parigi insieme a Mike. Finirete il lavoro impeccabilmente e tornerete lunedì.'' Dice il tutto velocemente e poi alza la mano per cacciarmi dall'ufficio. 

Poggio il suo caffè sulla scrivania ed esco. Mentre mi dirigo verso la mia postazione, mi ritrovo a riflettere. Devo andare a Parigi con Mike Devon e per di più da sola. Sono, però, allo stesso tempo felice del fatto che Ellen mi abbia dato questa occasione per far veder quanto valgo. Quindi, al diavolo Mike Devon e il suo essere arrogante. Devo pensare solamente al mio lavoro e a come svolgerlo egregiamente. 

.   .   .

La settimana passa veloce. Mi ritrovo a dover dirigere quanti più compiti possibili. L'organizzazione di una sfilata è la cosa più stressante che esiste. E' venerdì sera, siamo vicini alla chiusura ed Ellen mi chiama dal suo ufficio. Mi alzo e la raggiungo. L'ufficio è quasi completamente vuoto, di solito il venerdì escono tutti prima per andare a bere una birra tra colleghi e staccare un po' la spina. Purtroppo io non sono tra quelli. Io ed Ellen restiamo qui fino a che ogni cosa non è al proprio posto. 

''Posso?!'' Busso alla sua porta socchiusa e lei mi fa cenno di entrare. 

''Questo è il tuo biglietto per Parigi. Alle 10.00 di domani mattina devi essere all'aeroporto...'' Mi passa una busta con dentro il biglietto. 

''...Arriverete per le 17.00 circa, in largo anticipo per la sfilata. Dentro quella busta troverai il vestito da indossare. Non posso rischiare di far brutte figure.'' Continua passandomela. Non potevo credere alle mie orecchie. Sto andando a Parigi, la città che ho sempre voluto visitare e vedere almeno una volta nella vita. 

E' tutto così surreale.

''Grazie Ellen, per tutto.'' La ringrazio, non so cos'altro dire. E' tutto così dannatamente perfetto. 

''Ora va a casa. Ci vediamo martedì a lavoro...'' Stranamente mi saluta e subito dopo aggiunge. ''...Ah voglio un resoconto nei minimi dettagli. Chiamami appena sei a Parigi.'' 

''Certo Ellen, a martedì.'' Prendo la busta ed il biglietto e chiudo la porta alle mie spalle. 

Mi aspetta un'esperienza fantastica, se solo non fosse per Devon.




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