Carlo Magno

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Lasciamo da parte il Risorgimento, che non ho finito di scrivere, ma dettagli.

Carlo Magno è uno dei personaggi più importanti della storia dell'Europa, tanto che è stato definito Rex Pater Europae e gli è stato intitolato un premio che viene assegnato alla persona che compie più azioni per l'Europa, non so come spiegarlo.

Carlo Magno nasce il 2 aprile 742 ad Aquisgrana, Belgio. Dal settembre 768 diventa co-manager del Regno dei Franchi insieme a suo fratello Carlomanno, non è una battuta. Carlomanno muore nel 771 in circostanze misteriose e Carlo Magno è assolutamente innocente. Si proclama re dei franchi e prende tutto il potere. Suo padre era Pipino il Breve e ciò suggerisce che non fosse il massimo solo nell'altezza. Bertrada, sua madre, lo promette in sposo a Desidera, figlia di Desiderio (che fantasia) re dei longobardi. Carlo decide allora di non sposarsi e Desiderio pensa che voglia una guerra. Carlo Magno allora oltrepassa le Alpi e conquista i longobardi, dopo che Desiderio si era asserragliato a Pavia, la capitale del regno. 

A Carlo non piacevano i Sassoni e progettava di invaderli da molto tempo. Poi è arrivato quel coglione di Desiderio con la sua guerretta e ha dovuto rimandare. La guerra dura trent'anni e Carlo Magno, che era un bastardo, per provocarli abbatte il loro albero sacro. Poi non riesce subito a trovare i capi, visto che Sassomigliavano tutti. 

Nel tempo poi sconfigge anche Àvari e Bavari e altri popoli.

Nel 800 avviene la svolta. La notte di Natale viene eletto imperatore dei Franchi, incoronato da papa Leone III. In realtà, quando il papa gli posa la corona sulla testa, sclera di brutto e la lancia a terra, per poi rimettersela da solo. Da quel momento, Eginardo (biografo ufficiale) inizia a chiamarlo Magno, per mostrare la modestia del nostro sovrano. 

Il Papa lo rende imperatore anche del Sacro Romano Impero, solo perché ad Oriente, Irene d'Atene aveva usurpato il trono e si era proclamata Basilissa (imperatrice, regina).

Il 28 gennaio 814 muore di febbre e viene sepolto ad Aquisgrana nell'attimo della cattedrale. 

Dopo di lui l'Impero durerà effettivamente per qualche anno, per poi dividersi in mille pezzi, formalmente raccolti nel Sacro Romano Impero.

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