Capitolo 6

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11 Novembre 2022 - 10:00, Mattina

Eravamo arrivati in una piazza, in una sorta di parco. C'erano molte piante, quattro stradine abbastanza lunghe che portavano ad una fontana maestosa al centro di esso e panchine sparse in giro. Mentre arrivavamo sul posto non avevamo accennato parola. Continuavo a pensare a cosa fare, ripensando poi al bacio, arrossendo, continuamente. Mi batteva forte il cuore ogni volta che ci pensavo. Non era solo imbarazzo. C'era anche altro. Ma cosa? E questo in eterno. Finché, lei era alla mia destra, mentre passeggiavamo per il parco tentò di afferrarmi la mano destra. Istintivamente io la tirai verso di me, evitando la sua sinistra. La guardai pensando di aver sbagliato, era abbattuta. Però stavo ancora pensando. Ma.. dopotutto è solo afferrare una mano, no? Provai a toccare la sua mano, ormai chiusa in un pugno. Lei mi guardò, accennai un sorriso. Lei aprì la mano sinistra ed io la afferrai delicatamente. Arrossimmo entrambi ancora, e lei si girò a gauardare altrove, verso destra. Pareva che avesse visto la fontana.

È bella..
Lo era anche nella Beta. Ma di meno. Perché.. mh.. perché.. forse perché non ero con-.. ero da solo, sì..

Ero agitato, avevo detto quello che mi passava per la testa. Pensavo di aver sbagliato, un altro po' di rossore in viso per entrambi, ma lei si avvicino a me e strinse la mia mano più forte di prima.

Anche io sono felice a stare con te..
Idiota..

Lo disse con un filo di voce, dovevo fare qualcosa, stavo sbagliando tutto. Ma non sapevo assolutamente cosa fare. Ci avviammo verso una panchina, per sederci. Iniziai a pensare cosa dirgli, e mi uscì qualcosa di bocca.

Hm-.. ma io ti piaccio?

Cosa avevo appena detto? Una cosa stupida. Si staccò dalla mia mano, arrossendo violentemente alle mie parole. Afferrò il proprio viso con ambo le mani, dondolandosi per la vergogna. Ancora una volta, uno sbaglio. Mi aspettavo corresse via, ma forse aveva capito che ero sincero.

Tu.. tu.. sei uno stupido idiota.

Si girò verso di me, rossissima in viso e con gli occhi lucidi. Raccolse tutta la forza che aveva e si sporse verso di me, per abbracciarmi. Rimasi immobile.

Si che mi piaci! Ti pare? Altr-..

Non gli diedi tempo di finire la frase. Ricambiai l'abbraccio, portando le mie labbra alle sue, chiudendo gli occhi lentamente. L'ultima cosa che vidi era la sua espressione, sembrava stupita ma felice, tipo: "Questo stupido si è deciso". In quel momento ero felicissimo anche io, mi batteva forte il cuore. Era la prima volta che provavo queste cose. Quello che avevo provato prima, era amore.

Ci allontanammo lentamente, io rimasi gli occhi chiusi. In un certo senso avevo paura di aprirli. Allontanati abbastanza iniziai ad aprirli. Era lì, a guardarmi. Mi fissava, era felice. Io ero stupito. Era la cosa più bella che mi era successa da quando ero ad Aincrad. Toccava a me parlare. Dovevo pur dire qualcosa.

Anche tu..

Mi guardò strana per qualche secondo per poi sbuffare.

È tutto quello che sai dire?

Si lanciò nuovamente verso di me, abbracciandomi. Era tornato tutto normale, tranquillo, per quanto possa esserlo quel mondo. Però era appena nato qualcosa di bello.

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