Capitolo 1

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06 Novembre 2022 - Pomeriggio

Giocavo ormai da un paio d'ore quando partì un evento alla città principale. Arrivato lì vidi tantissimi Player in cerchio, guardavano tutti verso l'alto. Alzai lo sguardo e lo vidi, era una figura incappucciata, senza volto. Iniziò a parlare, e quasi tutti si zittirono. « Miei cari giocatori... benvenuti nel mio mondo. Immagino che ormai avrete notato quasi tutti che l'opzione di logout è scomparsa dal main menu. »

Con un rapido movimento delle dita aprii il Main Menu, sulla categoria Opzioni, notai che non c'era la voce "Logout". Immaginavo fosse uno scherzo, o un bug di gioco.

« Sappiate che non dipende da un errore del gioco. Ripeto, non c'è alcun bug nel sistema. Esiste un unico modo per riguadagnare la libertà: finire Sword Art Online. Vi starete chiedendo perché, non è così? "Perché Akihiko Kayaba, creatore di Sword Art Online e del NerveGear, ha preso un'iniziativa simile?" Il mio obiettivo è stato raggiunto: ho programmato SAO solo per creare questo mondo e osservarlo con mia immensa soddisfazione. E così, adesso, tutto è compiuto. »

Alla fine di quel discorso la strana figura sparì. Rimasi impietrito, si udivano urla ovunque, notai anche che molte persone sparirono letteralmente, come fosse un Logout.

D..deve essere stato un infarto..

Furono le mie ultime parole, mentre mi accasciavo a terra vedevo gli avatar di tutti cambiare, il mio avatar cambiare. Mai avrei pensato di morire in quel modo, nel videogioco che tanto amavo.

08 Novembre 2022 - Mattino

Aprii lentamente gli occhi, con fatica. Ero su un letto bianco di legno, in una stanza fatta totalmente di legno, pareva essere in una capanna. Realizzai poco dopo quello che era successo. Alla mia destra, seduta su una sedia c'era un ragazzo di colore, grosso e muscoloso. Entrò subito dopo una ragazza spalancando la porta, sembrava nervosa. Appena mi vide fece un sospiro di sollievo. I miei occhi caddero sui suoi splendidi capelli blu. Erano lisci e gli si poggiavano sulle spalle, indossava una giacca nera, pantaloni neri lunghi e degli scarponi neri, aveva un colore della pelle piuttosto chiaro.

Oh, si è svegliato? Ha dormito per due giorni, era ora.

La ragazza parlò. La sua voce era delicata. Iniziarono a fissarmi entrambi, mi sorridevano mentre io arrossivo sempre di più.

E.. ecco.. Dove sono? Chi siete voi due?

Avevo un filo di voce, non ero più abituato a parlare dopo aver dormito due giorni. Mi schiarì subito dopo la voce tossendo leggermente. Il ragazzo aprì la bocca per parlare, ma la ragazza fù più veloce, il ragazzo la guardò quasi irritato, pare che i due non si piacessero poi tanto.

Ah, sì. Io sono Agata, il bestione si chiam-..

Venne interrotta dal ragazzo, mi scappò quasi una risata.

Bestione a chi?! Mi chiamo Joe! Tsk.. ragazzina.

Aveva una voce calda, mostrava sui venticinque anni. La ragazza sospirò per poi tornare a guardarmi.

Certo, certo.. In ogni caso, ti ho trovato dopo l'evento, pare che il tuo viso si fosse affezionato al pavimento... Eri l'unico della mia età in zona e dato che tutti se ne strafregavano degli altri e invece di fare qualcosa urlavano, ti ho trascinato per qualche metro. Il b.. Joe mi ha visto e mi ha voluto aiutare. Era un beta tester e quindi gli è stata assegnata questa taverna come una sorta di premio, o una cosa del genere. Tu invece, lo hai un nome?

La guardai per qualche secondo, stavo per pronunciare il mio vero nome, ma non era quello il mio nome qui.

Flame.. Grazie per avermi aiutato. Anche a te, Joe.

Joe mi sorrise, aveva quasi una faccia più dolce della ragazza. Lei fece altrettanto e no, aveva sicuramente lei il sorriso migliore. Alla mia destra c'era un comodino con sopra un vassoio contenente una ricca colazione. Joe notando che il mio sguardo era rivolto alla colazione attaccò discorso.

Puoi mangiare, è per te. Ma non credere sia gratis. Dopo andate a caccia, se volete restare dovete meritarvelo. Spero ti sia riposato in questi due giorni.

La ragazza sbuffò, andando nella stanza accanto alla mia che sembrava la cucina. Poco distante dal mio letto ne notai un altro. Mi alzai con un leggero balzo. La mia spada era nella sua custodia in cuoio blu, appoggiata al cassetto. Ogni beta tester si era potuto creare un'arma o scegliere una casa, un piccolo business, la mia l'ho chiamata Blacksword, una spada con un manico di cristallo, la lama era nera, nemmeno io sapevo di che materiale fosse, mi limitai a chiamarlo "Materiale nero". La spada dei beta tester sale di livello insieme al player a cui appartiene, armi fantastiche. Il ragazzo mi fece cenno di seguirlo, afferrai il vassoio e mi portò in cucina, c'era Agata che addentava un panino. Mi sedetti di fronte a lei sorridendo, mentre Joe si recò al piano di sotto, al bancone. Mangiammo fino ad essere pieni, conversando del più e del meno, di quanto fosse strana questa situazione e il panico che si era creato in questi due giorni. Ci aspettava una lunga giornata.

Sword Art Online - FlameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora