Capitolo 5

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10 Dicembre 2022 - 22:34, Sera

Grazie alle mie conoscenze della mappa di gioco in pochi giorni io ed Agata ci eravamo equipaggiati al meglio, pronti per il combattimento con il Boss di domani. In questi giorni Agata continuava a mostrarsi debole. Improvvisamente, la sentii piangere. La porta della mia stanza si aprii lentamente, la guardai confuso avvicinarsi al mio letto. Lo scoprí, mettendosi quindi sotto le coperte, afferrando la maglia del mio pigiama, per stringerla. Continuava a piangere, ed io ero veramente confuso. Mi limitai a guardarla per un po', pensando meglio a cosa potesse stargli succedendo. Mi sdraiai anche io, abbracciandola. Il suo pianto aumentò d'intensità, e sentii sussurrare qualcosa.

..Ho paura.

Aveva paura di cosa ? Di combattere di nuovo? Volevo chiederglielo, ma non mi sembrava opportuno. A quel punto iniziai ad accarezzarle i capelli, sperando solo che potesse smettere di piangere per addormentarsi. Non ero abituato a quelle situazioni, a badare a persone. Sembrava non funzionare molto, ma dopo parecchio tempo si calmò e chiuse gli occhi. Avevo già deciso che non saremmo andati a quel combattimento domani. Saremmo andati a svagarci.

11 Dicembre 2022 - 08:10, Mattina

Aprii gli occhi per primo. Spostai lo sguardo verso di lei, continuava a stringermi la maglia, mentre il mio braccio era ancora attorno al suo fianco. Accennai ad un sorriso, cercando di staccare la sua mano dalla mia maglia per alzarmi. Riuscito dopo molti tentativi, per non svegliarla, vado in cucina silenziosamente per preparare una colazione degna da giorno di riposo.

11 Dicembre 2022 - 09:00, Mattina

Avevo appena finito di mettere tutto in tavola. Sentendo dei passi dalla mia camera, mi girai verso quest'ultima. Agata si strofinava con la manica della maglia un occhio, quando poi appena incrociati gli occhi lei abbassa lo sguardo imbarazzata. La guardo confuso, poi la saluto.

Buong-..
Perché non mi hai svegliato prima? Il raduno era alle sette..
Ah, si.. non ci andremo..
Perché?
Lo sai.. oggi.. relax.
E la ricompensa?
Sai che non ne abbiamo bisogno.

Sospirò, poi andò verso il tavolo per sedersi. Seguo i suoi movimenti, osservandola. Sussurra poi con un filo di voce:

Scusa..
Mh? Lo sai che non devi preoccuparti.
Io.. cambierò città.

Rimasi spiazzato in un primo momento, forse perché era la mia unica amica, o forse per altro. Non capivo bene.

Ma-.. Come mai?
Voglio stare sola, superare questo da sola, non voglio essere un peso.

Mi alzai improvvisamente, guardandola quasi male. Al rumore della sedia, lei sobbalzò. Mi avvicinai a lei velocemente, alzandola.

Non sei un peso. Chiaro? E non piangere.
Ma.. io..
Dai, abbraccio.

Allargai le braccia, lei si avvicinò a me velocemente. Mi ritrovai le sue labbra sulle mie, ed i suoi occhi erano l'unica cosa che vedevo. Spalancai i miei, per poi chiuderli svariati secondi dopo, ricambiando il bacio. Si allontanò dopo poco, era rossissima in viso, come me d'altronde. Ci fissammo imbarazzati, senza spicciare parola. Poi il silenzio venne interrotto.

Resto con te..

Continuammo a fare colazione in silenzio per la prima volta. Continuavo a pensare a quello appena accaduto. "Siamo solo in un gioco, no?" Eppure anche io sentivo qualcosa. Il dubbio sarà chiarito, sarebbe stata una giornata lunga, ma rilassante.

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