Capitolo 7: Round 1 a Round 2

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“Ma tutto sembrava completo con Michael.”

Luke aveva cercato di dimenticare il giorno precedente, ma questo continuava ad ossessionarlo. Era rimasto sveglio tutta la notte a pensare a suo padre e si era alzato la mattina irritato e stanco.

Era sommerso dal lavoro ma non era in grado di concentrarsi. Intorno all'ora di pranzo il suo capo si precipitò nel suo ufficio e cominciò a sgridarlo. Luke lo ignorò. Tuttavia, sentì quando il suo capo gli disse di prendere una pausa dal lavoro cosa che lo fece arrabbiare molto.

Luke aprì la porta di casa sua, per vedere il suo gattino camminare per la cucina. Ovviamente si era svegliato da poco.

"PAPI!! Sei a casa prima del solito." Michael applaudì. Incurante della rabbia di Luke corse verso di lui per un abbraccio. Una volta raggiunto il suo papà Luke lo spinse via.

"Non adesso Michael, non sono in vena." disse Luke prima di uscire e andare nella loro camera da letto.

Michael era sconvolto. Sentì le lacrime correre giù sulle sue guance. Si fermò davanti alla porta della camera per un momento, prima di decidersi a parlare.

“So che sei arrabbiato, ma non hai bisogno di ferirmi." Michael singhiozzò. Proprio mentre si voltava sentì la porta della camera aprirsi.

"Mi dispiace gattino, permettimi di farmi perdonare. Cosa vuoi? Un nuovo collare? Una cena? Un massaggio?" Michael fece le fusa all'idea di un massaggio.

Luke afferrò la mano e lo tirò in camera da letto e lo depose sul letto a viso basso. Salì a cavalcioni sulle cosce di Michael, poi si chinò a sussurrargli in un orecchio.

“Mi dispiace per questo, gattino.” Michael non ebbe il tempo di pensare cosa intendesse che la sua vista fu offuscata dalla cravatta di Luke avvolta intorno ai suoi occhi.

"Papi cosa stai facendo?" Michael iniziò ad agitarsi, ignaro della nudità di Luke.

“Spalanca gattino.” disse Luke afferrando una manciata di capelli di Michael. Michael spalancò la bocca solo per essere riempito dal cazzo del suo paparino.

Luke iniziò a scopare la bocca di Michael finché non sentì il suo gattino iniziare a tossicchiare. Michael boccheggiò in cerca d’aria una volta che il suo paparino fu uscito dalla sua bocca.

"P-papà per favore ... ho bisogno di te." iniziò a piagnucolare in direzione del suo buco.

“Non ancora gattino, non credo che tu sia pronto.” Luke iniziò a prendere in giro Michael mentre gli toglieva i boxer.

Poi legò le mani di Michael alla ringhiera del letto e cominciò a baciarlo lungo il petto e lo stomaco, per poi fermarsi sulle cosce, iniziando a lasciare tracce di morsi d’amore.

“Papà p-per favore.” Michael gemette di piacere e di disperazione. Luke spalancò le gambe già aperte del suo gattino, e cominciò a lasciare baci verso il buchetto rosa di Michael.

“Sei stato un così bravo gattino ieri.” Luke respirò sul suo buco, facendo rabbrividire Michael.

“Per favore, fammi vedere quanto buono sono stato.” Michael era alla disperata ricerca del cazzo del suo papà.

“Per favore cosa?” lo stuzzicò Luke.

“Per favore papà.” Michael gemette.

“Questo è un bravo ragazzo.” lo elogiò Luke, iniziando a succhiare il suo gattino.

“P-papà per favore, sono pronto. Non durerò a lungo se non ti fermi.”

"Sei stato così buono gattino, meriti di essere lodato. Voglio vedere quante volte puoi venire per papà." ringhiò Luke mentre strisciava per farsi strada fino al corpo di Michael, e cominciando a succhiare il punto debole di Michael appena sotto la mascella.

“Non ancora gattino.” Luke sussurrò a Michael che stava per lasciarsi andare. Lubrificò le sue dita e cominciò a massaggiare il suo piccolo buco.

“Avevi chiesto un massaggio, non è vero?”

“S-sì, l’ho fatto papà.” Michael tremava e non riusciva a controllarsi.

"Per quanto tempo pensi di poter durare?" Luke sussurrò mentre inseriva un dito in Michael.

“N-non molto tempo papi, per favore.” Luke iniziò lentamente a spingere il dito.

“Vieni per me gattino.” Luke ringhiò. La voce roca di Luke stava quasi per mandare Michael oltre il limite, così Luke iniziò ad inserire un altro dito nel suo gattino.

“P-papà non posso-” Michael gemette.

“Sì piccolo, vieni per me, andiamo piccolo.” Luke non inserì nemmeno tutto il suo dito che Michael si stava già liberando sul suo petto.

"Wow gattino, ti rendo davvero così eccitato? Peccato che sia solo l'inizio però." Luke sorrise anche se il suo gattino non poteva vederlo.

Luke afferrò il culo di Michael e lo lubrificò, poi senza dire nulla spinse il suo cazzo nel buchetto stretto del suo gattino. Michael era così esausto dopo essersi appena liberato, ma era ancora eccitato.

Le spinte di Luke erano profonde e veloci, mentre il ragazzo gemeva.

“Papà.” Michael gemeva più e più volte.

"Ti amo gattino," Luke gemette "dio, così dannatamente stretto piccolo." Luke poteva sentire il suo orgasmo arrivare, ma voleva prima far sentire bene il suo gattino così afferrò il cazzo di Michael e cominciò a masturbarlo a ritmo con le sue spinte.

"Oh Dio. Papà per favore, non così forte, non ce la faccio più." il gattino gemette, sentendosi iperstimolato.

"Sono sicuro che puoi farcela babe". Luke era più feroce del solito, cosa che eccitò Michael ancora di più.

“Sii un buon gattino. Vieni per papà.” la mano e le spinte di Luke stavano portando Michael vicino al limite, e proprio quando pensò di non farcela più, Luke appoggiò la testa verso il basso e iniziò a gemere nell’orecchio del gattino.

“Vieni per me piccolo, so che puoi. Mostra a papà quanto lo ami.”  Michael iniziò a gemere il nome di Luke più e più volte prima di liberarsi tra i loro petti.

Poco dopo sentì Luke liberarsi dentro di lui. Mentre si riprendevano dai loro orgasmi, Luke si chinò e sussurrò all’orecchio del suo gattino.

“Ti amo.”

***

Angolo traduttrice

Sto tipo andando a fuoco per colpa di questo capitolo. Tradurlo è stata più dura del previsto.

Fatemi sapere cosa ne pensate della storia, se vi piace. Ricevere commenti mi sprona a tradurre più velocemente, altrimenti mi passa proprio la voglia.

Quindi sì, vorrei più commenti, altrimenti è inutile che io continui ad impiegare il mio tempo nella traduzione di questa storia. 

COMMENTATE E STELLINATE, altrimenti la storia non la continuo, e mi dispiacerebbe un casino, credetemi.

- xx

What's That Kitten? (Muke) // translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora