Vidi una freccia partire da uno dei balconi del castello, alzai lo sguardo per vedere chi l'avesse lanciata. Scorsi una sagoma maschile una sagoma che mi era parecchio familiare
No non poteva essere lui.
Quella freccia tagliava l'aria squarciando la nebbia nel frattempo intorno la gente si guardava preoccupare senza capire quello che stava succedendo
Nessuno l'aveva vista.
Nessuno a parte me.
Mi sembrava che apparisse e scomparisse forse me l'ero immaginata.
Eppure era li avanzava metro dopo metro sibilava, sferzando l'aria. Attorno a lei un alone di fuoco la circondava scoppiettando lievemente
Era pronta: di lì a poco sarebbe arrivata al suo obbiettivo.
Si scontrò contro un albero, lo divise a metà poi iniziò a bruciare da dentro.
Me ne fregai, cosa sarebbe potuto succedere.
Corsi dentro il castello.
Iniziai a girare per i corridoi, entravo in stanze e uscivo sui balconi, salivo rampe di scale ma non lo trovavo, non c'era nessuno.
Dovevo trovare chiunque avesse scagliato quella freccia, non poteva essere uscito, c'era sicuramente.
Correvo per i corridoi fregandomene del rumore che facevano i miei stivali sul marmo, spalancavo le porte, spostavo sedie, rompevo mobili, strappavo arazzi ma niente.
Nessuno in quel dannato castello. Continuavo a percorrere corridoi sempre diversi, entravo in stanze varie eppure oltre a me nessun'altro sembrava essere presente.
Sulla strada incontrai qualche guardia uccisa con bastoni o coltelli da cucina probabilmente dai prigionieri, da fuori iniziai a sentire delle urla.
Mi fermai davanti a una finestra, l'albero infuocato aveva fatto scaturire un'incendio, osservai il fuoco spargersi e vidi la gente scappare mentre le fiamme li travolgevano.
Scema! Ero stata una scema! Avrei dovuto impedirlo, non avrei dovuto ignorarlo!
Appoggiai la fronte al vetro, vidi la nuvoletta fatta dal mio fiato comparire e scomparire, una lacrima mi scese lungo la guancia poi si spiaccicò contro il vetro .Cosa stavo facendo stava bruciando tutto
In quel profondo silenzio senti dei passi, qualcuno era dietro di me.
Avevo ragione. Non se n'era andato, io cercavo lui come lui cercava me.
Senti una porta scricchiolare leggermente non mi mossi rimasi ferma.
Quando sentì il suo fiato vicino a me mi voltai, aveva la mano alzata con un pugnale, lo fermai.
"Non è possibile!" dissi io a mio padre "Tu sei sempre stato dalla sua parte! Ma tu lo odi, ha preso il tuo posto da re"
"Non sempre, all'inizio ero dalla vostra parte ma poi la sua offerta è stata più vantaggiosa" mi disse lui.
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THE MOON|| La ragazza dagli occhi blu
FantasiChiusi gli occhi e ispirai quell'aria fresca. Sapeva di libertà. Con la spada in mano e un qualcuno per cui lottare mi buttai tra la folla. [...] Non potevi tornare indietro, non potevi fare il codardo. L'unica cosa che ti restava da fare era combat...