Io e Charlie eravamo stesi sul letto a guardare una serie TV molto interessante. Poi suonarono al campanello, era arrivata la pizza! Ci sedemmo a mangiare e lui mi chiese:
"Hai fratelli o sorelle?".
Mi rattristai subito però decisi di rispondergli:
"Sì. Io ho... avevo una sorella minore. Il suo nome era Jennifer. Purtroppo morì di cancro quando io avevo 11 anni."
Charlie mi guardò quasi mortificato e mi chiese subito scusa, però non mi aveva dato fastidio era solo un po' doloroso. Passarono i mesi e tutti i telegiornali parlavano solo di lei "Supergirl" la nuova super eroina di National City.
"Hai visto? Ora abbiamo una nuova protettrice!" Mi disse Charlie più felice che mai.
Io sinceramente in quell'ultimo periodo non mi sentivo benissimo, avevo dei flash continui su mia madre e poi mia sorella e poi urla, voci ovatte e poi sentivo come una scossa dentro le mie vene. Però mi limitai ad annuire per non sembrare troppo pensierosa. Quella sera eravamo tutti riuniti io, Charlie, Rebecca e Michele. Eravamo in un ristorante non troppo costoso e ci stavamo godendo la serata. Quando arrivò la pasta Michele mi chiese:
"Ma tua madre che lavoro fa? E tuo padre invece?".
Lo guardai con uno sguardo un po' infastidito e dissi:
"Mia madre è morta però le cause della sua morte non sono certe e invece quel verme di mio padre, che sicuramente c'entra con la morte di mia madre, è dato per disperso." Tutti mi guardarono scioccati e allora aggiunsi: "Io non parlo mai del mio passato perché è un'arma che può essere usata contro di me e tra l'altro odio parlare di queste cose." Lo dissi con una voce secca in maniera tale che nessun altro mi facesse qualche altra domanda.
A parte questo piccolo inconveniente la serata andò avanti e a fine cena tutti ci ritirammo a casa. Durante il tragitto ci mettemmo a scherzare un po' in maniera tale da stemperare la tensione. Poi Michele ci disse:
"Perché non restate a casa mia? Tanto è molto grande e i miei sono in viaggio."
Accettammo senza esitare. Io e Rebecca dormivamo nel letto insieme mentre Michele e Charlie avevano il loro letto. Ci addormentammo subito dato che eravamo sfiniti.
Credo fossero le 3 di notte quando mi svegliai di soprassalto, avevo il fiato corto e sentivo il mio cuore uscire dal petto.
"Hey! Tranquilla respira era solo un brutto sogno!" mi disse Rebecca con voce confortante, poi arrivarono anche Charlie e Michele con un bicchiere d'acqua. "Tutto ok? Sembri molto spaventata..." mi disse Charlie con aria preoccupata.
"Si, tranquillo era solo il solito brutto sogno."
"Il solito?" enfatizzo Rebecca.
"Ultimamente ho sempre lo stesso incubo ma non so il perché. Sarò troppo stressata"
I ragazzi annuirono e poi tornarono a letto.
–Che sogno strano e inquietante- pensai – e poi è sempre lo stesso, mamma, Jenny e tanto caos, vabbè sarà meglio riposare perché domani sarà una giornata lunghissima-
Angolo autrice:
Guys spero che vi piaccia e scusate l'assenza purtroppo ci sono stati tanti eventi e non sono riuscita a continuare. Buona lettura!
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Un nuovo semidio
ActionCiao a tutti, io sono Ginevra e mi sto dilettando nello scrivere delle storie molto casuali. In questo caso la storia è ambientata nell'universo della DC's Comics dove la nostra protagonista Josiphine Chamber farà una scoperta molto sconvolgente. Ci...