Atterrammo in un vicolo vicino e mi trasformai nella mia forma umana. Entrammo in casa di Charlie e...era pieno di sangue, pieno di cose messe sottosopra e sul pavimento c'era Francesca con un pugnale che le trafiggeva il petto. Corsi verso Charlie che era seduto in un scalino con Michele che lo consolava.
"Charlie che succede?" mi inginocchiai per confortarlo anche io, mentre Rebecca si sedette sulle scale vicino a Michele
"Mia madre è stata assassinata da un uomo, sono riuscito a fargli una foto prima che spassasse via, ecco" mostrò la foto nel cellulare e d'improvviso mi crollò il mondo addosso, era mio padre. Lanciai uno sguardo a Rebecca. Dovevo dirglielo.
"Era veloce, aveva delle movenze assurde non ho mai visto delle mosse del genere. Ho provato a fermarlo giuro, ma non ci sono riuscito. Mi ha scaraventato via in un baleno non so come."
Aveva la voce tremante dal pianto.
"Questo perché è addestrato nei combattimenti ravvicinati" dissi rompendo il silenzio.
"E tu come lo sai?" Charlie si asciugò le lacrime.
"Beh lo so perché" e mi trasformai "sono un semi-dio."
Iniziai a raccontare tutta la storia per filo e per segno senza mai tralasciare qualsiasi dettaglio anche il più irrilevante.
"TU GRANDE BASTARDA" Charlie tentò di sferrarmi un pugno ma dato che ero trasformata rischiò solo di rompersi una mano, fortunatamente mi ha solo sfiorata dato che ho cercato di scansare il colpo.
"TUO PADRE HA UCCISO MIA MADRE DEVI PAGARE TU PER LUI" i suoi occhi erano colmi di rabbia.
"Amore cerca di calmarti lei non c'entra niente, è solo nata semi-dio" disse Michele nel tentativo di placare Charlie. Rebecca in tutto ciò cercava anche lei di farlo ragionare.
"NIENTE MI VIETA NEL PENSARE CHE LEI SIA COME SUO PADRE"
Il sangue nelle mie vene si gelò, sentii i miei occhi riempirsi di lacrime. Lo aveva detto con i denti stretti, evidentemente lo pensava davvero. Mi schiarii la gola.
"Vedo che la mia presenza non è gradita, forse è meglio che vada"
"Jo ti prego" sentii Charlie balbettare queste parole.
Non potevo, non potevo ascoltarle. Sentirmi dire quelle parole è stato come ricevere una pugnalata con un coltello di Uranio puro. Soprattutto dopo che gli avevo spiegato di come mio padre ci trattasse. Una sola parola.
Doloroso.
Rebecca mi inseguì all'uscita
"Jo non andare per favore, è solo un po' arrabbiato sai che non lo intendeva davvero."
Non mi voltai neanche.
"Reb non ti preoccupare, cerca solo di consolarlo come tu sai fare. Forse ha ragione...per il momento ho bisogno di stare sola" e così presi il volo e me ne andai.
"JO DOVE VAI?"
Lasciai correre. Mentre volavo piangevo, quelle parole mi avevano distrutta e cercavo di perdonarlo però non riuscivo. Arrivai al tempio e atterrai davanti alla statua di mia madre; prima di ritornare umana diedi una veloce occhiata in giro per assicurarmi di essere sola. Dopodiché mi inginocchiai di fronte alla statua.
"Mamma" neanche il tempo di pronunciare la parola e già avevo gli occhi pieni di lacrime.
"Mamma, papà sta combinando di nuovo casini. È tornato e ha ucciso la mia assistente sociale nonché madre di un mio amico. Mamma ho paura, ho paura che faccia loro del male, non ho mai avuto così tanta paura in vita mia" iniziai a piangere disperatamente, non riuscivo a fermarmi.
"Mamma da quando non ci sei è tutto un casino, tranne per il fatto che sto con Reb e ho trovato una famiglia, però mi sento sola e ho paura che i miei poteri mi sfuggano di mano, ho paura che papà possa far loro del male; sicuramente diventerò come lui, sono addestrata per farlo. Mamma perché mi hai lasciato? Io lo so che posso scegliere chi sono, sta scritto anche nella collana ma se fosse vero quello che ha detto Charlie? Io-"
"No...non lo è." In quel momento alzai la testa e vidi Charlie, Michele e Reb di fronte a me.
"Che fate voi qui? Dovreste essere a casa di Charlie."
"Li ho portati io. Sapevo saresti venuta qua." Disse Reb.
La guardai con gli occhi pieni di lacrime poi tentai di ricompormi il prima possibile ma Charlie mi abbracciò.
"Perdonami. Ero arrabbiato, so che non posso giustificarmi per quello che ho detto ma perd-"
"Ti perdono"
"Vieni qui amore su" mi disse Reb abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte. Charlie e Michele erano rimasti di sasso.
"Ah vero, non ve lo abbiamo detto. Io e Reb stiamo insieme."
"Ma da quando?" chiese Michele con molta enfasi.
"Da tipo 8 ore fa" disse Reb con tono sarcastico.
"AH IO LO SAPEVO, LO SAPEVO, CHE TI AVEVO DETTO MIKY L'ALTRO GIORNO? LO SAPEVO"
Mi misi a ridere, era sempre il solito.*FLASHBACK*
"Ricordati Jo, l'orgoglio fa sempre male e a volte le scuse più sincere vengono dal cuore. Tenere astio solo per via dell'orgoglio non porta mai del bene. Te ne pentiresti e basta. Certo se ti fanno un grande torto è un altro conto. Ma promettimi che non farai mai prevalere l'orgoglio"
"Sì mamma promesso"
"Promesso"
"Cosa Jo?" mi chiesero tutti.
"Ah? No niente pensavo ad alta voce AHAHAH"
"E quando mai" disse Charlie.
"Hey non prendermi in giro sai!"
Ci dirigemmo tutti verso l'hotel. Dovevo escogitare un piano per proteggere tutti loro e di certo una mano sarebbe stata d'aiuto.
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Un nuovo semidio
ActionCiao a tutti, io sono Ginevra e mi sto dilettando nello scrivere delle storie molto casuali. In questo caso la storia è ambientata nell'universo della DC's Comics dove la nostra protagonista Josiphine Chamber farà una scoperta molto sconvolgente. Ci...