L'idea di andarmene dalla mia città natale non mi allettava molto, e sfortunatamente non posso prendere decisioni sul mio conto. I miei si sono appena separati, io non posso parlare con nessuno e sono finita in una comunità che mi ha spedita direttamente in un posto dell'America. Ah e comunque io sono Josephine Chamber, però chiamatemi Jo. Partii verso National City. Il viaggio fu una vera palla... Il pilota aveva meno voglia di vivere di un bradipo. Appena scesi dall'aereo vidi una donna sulla quarantina avvicinarsi a me dicendomi:
" Ciao! Io sono Francesca la tua assistente sociale".
-Fantastico ora ho anche un'assistente sociale- pensai.
Ciao fu l'unica risposta che le diedi.
"Quindi tu in pratica ti occupi di me senza che io lo voglia?".
"In effetti sono qui per prendermi cura di te "
-Ah davvero? - pensai.
Non le risposi subito, stavo cercando di formulare una frase più garbata. Poi le dissi:" Come dice lei." Lei mi guardò con compassione come se fossi un cucciolo di cane abbandonato per la strada.
"Dove dormirò? E dove andrò a scuola?"
"Alloggerai nell'Hotel di fronte al bar laggiù, mentre la scuola dista solo 2-3 chilometri".
Arriviamo in Hotel, butto la valigia sul letto e vado a farmi una doccia rilassante. Appena uscita dalla doccia qualcuno bussò alla porta. Così presi la prima maglietta oversize che trovai nella valigia e aprii la porta. Era Francesca.
"Vestiti, ho prenotato un tavolo per le 20:30. Hai solo 10 minuti per prepararti". La guardai perplessa...
-Perché questa persona si preoccupa di offrirmi la cena se neanche mi conosce? Ah vero è la mia assistente sociale. -
Feci un cenno col capo e mi vestii velocemente. Un'immagine però mi era rimasta impressa. Questa mattina mentre ci dirigevamo verso l'Hotel lei mandava messaggi ad un numero a me poco conosciuto però riuscii a leggere il mio nome. Lo so lo so non si spiano i messaggi però ero curiosa ma decisi di non chiederle niente e mentre i miei pensieri mi assalivano arrivammo al ristorante. Era molto affollato. Non immaginavo che Francesca si potesse permettere un ristorante così lussuoso. La cena si svolse in completo silenzio. Appena finito di mangiare ci dirigemmo verso l'Hotel quando le squillò il telefono. Si allontanò in fretta e le mie mani non so perché cominciarono a sudare. Dopo 10 minuti tornò e mi guardò con una faccia molto triste.
"Josephine, ti devo dire una cosa. Abbiamo scoperto che tuo padre è scomparso dalla circolazione, ma non sappiamo se sia morto o meno."
–Pff tipico di mio padre. Quel verme trattava me, mia sorella e mia madre come se fossimo pericolose. -
Mi limitai a scrollare le spalle ma stranamente Francesca mi abbracciò. La mattina successiva non fu la voce di Francesca a svegliarmi bensì una voce maschile.
"Alzati e vestiti che dobbiamo andare a scuola."
Stranita dal sonno lo guardai tentennante.
"Dai su muoviti ti spiegherò strada facendo."
Mi misi la mia solita camicia da boscaiolo, dei jeans e un cappello. Sulla strada per andare a scuola mi disse:
" Sono Charlie Walker. Mia mamma lavora per te, e mi ha detto di accompagnarti il tuo primo giorno di scuola."
"Ma come cavolo le è venuto in mente di farmi accompagnare da te?! Io sono più autonoma di quanto voi due pensiate."
"Carattere difficile eh? Vabbè fa niente...".
Arrivati a scuola incontrai il preside molto felice ad accogliermi. Era un uomo basso e un po' tozzo, vestito con una camicia bianca e con dei pantaloni classici. Però non solo il preside mi accolse nella mia nuova scuola anche l'ochetta di turno. Con una voce molto stridula mi disse:
" Spostati! Questo è il mio armadietto!"
"Perché lo hai comprato?" le risposi.
Sentii qualche risata e lei con un tono molto minaccioso mi disse:
" Spostati se non vuoi fare una brutta fine!" Neanche il tempo di risponderle che una ragazza le rispose:" Lasciala stare, o vuoi che l'episodio di 2 giorni fa si ripeta?"
L'ochetta non le rispose nemmeno si limitò solo a farle una smorfia e ad andarsene.
La ragazza si voltò verso di me e con un tono gentile mi disse:" Ciao! Io sono Rebecca Cooper. Lascia stare quella gallinella io non la sopporto proprio. E tu sei?"
"Io Josephine Chamber ma chiamami Jo."
In tutto ciò Charlie era alla macchinetta del caffè ignaro di tutto. Appena suonata la campanella scoprii che Rebecca e Charlie erano nella mia classe. Le prime tre ora volarono in fretta. Appena suonata la campanella della ricreazione mi misi in un angolo a leggere il mio amato Percy Jackson. Ad un tratto arrivarono Rebecca, Charlie ed un ragazzo che non conoscevo.
"Jo lui è Michele il mio fidanzato" mi disse Charlie.
Io guardai il ragazzo e lo salutai.
"Andiamo Jo non vorrai mica stare sola per sempre" Mi disse Rebecca.
"Ok va bene vengo con voi... basta che non parliate di ragazzi o robe del genere".
Il ragazzo di Charlie era molto simpatico. Io e Rebecca abbiamo molto in comune: ci piacciono i cani, amiamo Percy Jackson e tanto altro. Il figlio di Francesca non era poi così tremendo come pensavo, mi stava molto simpatico.
"Quindi ti hanno portata qui direttamente dalla Sicilia?" Mi chiese Charlie
"Si purtroppo."
Rebecca capì subito che questo argomento mi rattristava così cambiò discorso.
"Quindi come mai hai scelto proprio la classe di matematica?"
"Beh potrei farti la stessa domanda dato che siamo in classe insieme; comunque ho scelto questa classe perché amo la matematica e le solite ore che si fanno a scuola non mi bastavano... Quindi eccomi qua." Rebecca mi fissò per qualche secondo e poi mi disse:" Diciamo che io sono qua perché..." si fermò un attimo e poi disse:" In realtà non c'è un vero motivo del perché che sia qui."
Appena finita la ricreazione ritornammo in classe. Finita la scuola i ragazzi hanno voluto accompagnarmi a "casa". Arrivati in Hotel Rebecca e Michele se ne andarono, mentre Charlie rimase con me a parlare.
"Mia madre oggi non può farti compagnia quindi ci sono io... che ti va di fare?"
"Ci guardiamo una serie TV?"
"Ok"
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Un nuovo semidio
AcciónCiao a tutti, io sono Ginevra e mi sto dilettando nello scrivere delle storie molto casuali. In questo caso la storia è ambientata nell'universo della DC's Comics dove la nostra protagonista Josiphine Chamber farà una scoperta molto sconvolgente. Ci...