PROLOGO

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<< Ok  ottimo lavoro ragazzi, per oggi abbiamo finito >> urlò il direttore attraverso il suo fedelissimo megafono, ormai non parlava mai senza quest’ultimo.

<< Sono sfinito, mi lasci sempre senza energie piccola >> disse Ashton cercando di respirare regolarmente. Mi limitai a guardarlo e a sorridergli mentre iniziai a rivestirmi. << Sei di poche parole oggi, è successo qualcosa Jen? >> chiese mettendomi una mano sulla spalla così da limitarmi qualsiasi movimento. << Non lo so, Frank vuole parlarmi per quel progetto che aveva in mente, non so cosa aspettarmi >> feci spallucce. << Magari ti vuole dare un aumento- disse serio- te lo meriti tutto >> mi fece l’occhiolino. Lo spintonai << Jennifer, muoviti  vieni nel mio ufficio! >> urlò Frank. Alzai gli occhi al cielo e mi affrettai a raggiungere l’ufficio del megafono umano.

<< Che c’è Frank? >> chiesi con disinteresse, tutto quello che volevo fare era tornare a casa e farmi una lunga dormita. << Primo. Non parlarmi con questo tono. Secondo, ti ho fatto venire in ufficio perché ho una novità, per te, Ashton e Wesley… >> disse iniziando a picchiettare la penna sul tavolo, che nervi. << E perché hai chiamato solo me? >> protestai. << Perché sei la più difficile, ovvio >> mi beffeggiò. Feci una smorfia infastidita << Tutta orecchie >>

<< Bene. Abbiamo deciso di trasferirvi- mi guardò per vedere la mia reazione che ovviamente non fu per niente positiva- Los Angeles sta diventando troppo abitudinale per voi, la gente vuole vedere altri posti- lo bloccai- alla gente non gliene frega niente del background vuole solo vederci scopare Frank, non dire cazzate. Dimmi la vera ragione… >> contestai incrociando le braccia sul petto. Frank sospirò esasperato dal mio atteggiamento << Bene gli affari non stanno andando per il meglio… Siccome tu, Ashton, Tyler e Wesley siete i più promettenti abbiamo deciso di fare una sorta di collaborazione con un’altra federazione famosa… Ci aiuterà molto Jennifer, cerca di capire. Ti divertirai poi >> disse maliziosamente. Alzai gli occhi al cielo << Per quanto io ami questo posto e come sai è l’unico ricordo che mi rimane del mio passato, nel bene o nel male, cercherò di adattarmi- feci un respiro profondo- in quale stato dobbiamo trasferirci? >> chiesi fingendomi interessata. << Veramente… >>

2 ore dopo…

<< Cazzo non ci credo che Frank mi abbia incastrato così >> urlai per la casa. << Dai l’Australia è stupenda, non è tanto diversa da Los Angeles… >> mi confortò Ashton. << E poi non capisco perché tu voglia rimanere proprio qui, cambiare aria ogni tanto non è una cattiva idea >> disse. Mi soffermai a guardare il vuoto per qualche secondo il motivo c’era eccome << Hai ragione, devo cambiare aria >> gli sorrisi leggermente. << Tra quanto hai detto che c’è il volo? >> chiesi. << Cazzo- guardò l’orologio con gli occhi spalancati- tra meno di un’ora >> disse. << Muoviti fai la valigia >> ordinò. << Stai calmo, non ho tanti vestiti io- mi bloccò- giusto, non ti servono >> disse per poi muoversi a passo felpato verso di me. << Però cerca di non provocare troppa gente lì in Australia, digli che l’unico che può sfinirti sono io >> mi sussurrò all’orecchio. << Perché mi dici questo? >> ghignai. << Beh non vorrei che la dessi a chiunque ti capiti sotto mano… >> affermò. Mi innervosii visibilmente e gli lanciai uno schiaffo a 5 dita sulla faccia << Stronzo >> ringhiai iniziando a salire le scale.

Mi diressi verso la mia stanza, buttai la valigia sul letto ed iniziai ad infilarci quei pochi vestiti che possedevo. Sentii bussare alla porta << La puttana non è disponibile in questo momento >> urlai. << Mi dispiace davvero, non volevo dirlo veramente >> disse abbassando la testa. << Certo, si sa che sono considerata una troia, giustamente. Faccio film porno è ovvio che lo sia. Forse per me è ancora difficile sentirmelo dire >> dissi sedendomi sul letto. << Tu non lo sei- lo bloccai- ashton scopare con diversi ragazzi davanti una cinepresa sicuramente non è da santa >> mi rassegnai. << Per quanto ne sappia tu non hai avuto altri rapporti oltre me e gli altri nel “cast” già vuol dire qualcosa… >> disse. Lo guardai e scoppiammo entrambi a ridere dopo poco. << Lasciamo stare questo discorso- presi una maglietta in mano- te la ricordi questa? >> chiesi mostrandogli una maglietta dei Misfits strappata sulle spalle. << Come potrei dimenticarla, il primo video che abbiamo fatto. È stata la cosa più imbarazzante di tutta la mia vita >> disse passandosi una mano tra i capelli. << Puoi dirlo forte >> risi.

<< Allora ragazzi ecco le regole che dovrete rispettare una volta atterrati a Sydney:

1-Questa è per te Jennifer: fai la brava ragazza. Per una volta tanto –Ashton iniziò a ridere,subito dopo lo seguì  Wesley-

2-Non dire a NESSUNO del vostro lavoro. Soprattutto voi ragazzi, non fate gli sbruffoni, intesi? –Ashton e Wesley si misero a ridere-

3-Ashton e Jennifer voi, in quanto dovete ancora finire gli anni di liceo e avete appena 18 anni, andrete in una scuola pubblica, abbastanza buona, quindi niente casini. Se qualcuno vi chiede qualcosa delle vostre famiglie dite che siete fratelli e che i vostri genitori sono partiti per lavoro, lo fanno sempre. – Ashton appuntati tutte queste cose, altrimenti me le dimentico- ghignai. Frank mi fulminò con lo sguardo.

4-Non immischiatevi in smancerie liceali, non ne vale la pena.

<< Una cosa. Io dove vivrò? >> chiese Wesley. << Nella casa della federazione, proprio come facevi qui. Hai 21 anni quindi puoi dire a chi vuoi quello che fai ad una condizione: non dire nulla di Jennifer e Ashton, devono rimanere nell’anonimato.

<< Scusa ma nel nostro liceo non pensi che qualcuno possa vedere porno e sbadatamente vedere me e Ashton in uno dei video? >> sbuffai data l’ovvietà della situazione.

<< Cara Jennifer, pensi non ci abbia pensato? Il sito dove andranno i vostri video è ad iscrizione e si ha bisogno di un abbonamento.  Alla vostra età volete cose semplici, quindi tutti i ragazzi opteranno per i siti aperti >> disse in modo fin troppo accademico.

<< Bene >> disse Ashton. << Ragazzi seriamente, non fate casini. Vi pagheranno davvero bene lì e se voi fate qualche cazzata ci rimetto anche io e sarò costretto a licenziarvi, non vogliamo questo giusto? >> chiese ironico. << Certo >> deglutì Ashton. << Bene buon viaggio allora >> sorrise Frank forzatamente.

<< Benvenuta vita di merda >> dissi alzando le braccia una volta trovatami davanti all’aereo. << Dai non sarà tanto male- si avvicinò al mio orecchio- avremo una casa tutta per noi, per esercitarci ovviamente >> mi fece l’occhiolino. << Non pensare sarà così facile, sai che io lo faccio con te solo davanti una videocamera >> lo spintonai. << Tranquilla la accenderemo la videocamera e terremo i filmati per noi >>

<< Non pensarci nemmeno Irwin >> risi per poi prendere posto nell’aereo. << Vedremo >> disse sedendosi vicino a me per poi mettersi gli auricolari nell’orecchio.

Rule one:Be a good girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora