CAPITOLO 4

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Mi svegliai con un mal di testa assurdo, temevo che la testa potesse esplodermi da un momento all’altro… << Basta con l’alcohol >> dissi tra me e me tenendomi la testa come se potessi realmente alleviare il dolore. Mi girai verso la parte sinistra del letto << Ashton! Che cazzo ci fai qui? >> urlai dandogli una pacca sulla spalla. Lui fece una smorfia seguita da uno strano verso di lamento, stavo per spostare la coperta ma ricordai la sua frase “dormo nudo” così evitai.

Mi alzai dal letto e notai che avevo addosso solamente il reggiseno e gli slip. Ma che cazzo?

Mi diressi verso l’armadio e presi una canotta larga e lunga. Avevo fame così scesi in cucina a cercare qualcosa di già pronto nel frigo dal momento in cui non avevo alcuna voglia di prepararmi qualcosa. Volevo solamente buttare la testa dalla finestra e rimettermi a dormire. Afferrai una di quelle barrette per la dieta che tanto piacevano ad Ashton, io le odiavo ma erano l’unica cosa commestibile. Mi trascinai verso il divano ed iniziai a mangiare ad occhi chiusi.

Tutta quella “pace” fu interrotta dal campanello. Senza pensare alle mie condizioni andai ad aprire, camminando come uno zombie. << Si? >> dissi con gli occhi leggermente socchiusi. << Brutto momento? >> disse una voce proveniente da una persona che ancora non riuscivo a focalizzare. << Merda! Volevo dire, un attimo mi vado a cambiare, tu intanto entra pure >> dissi riprendendo coscienza e abbassando la canottiera per cercare di coprire il più possibile. << Ehm ti sei appena svegliata? >> chiese non togliendomi gli occhi di dosso. << Forse… che ore sono? >> chiesi. << Le 5… di pomeriggio >> rise. << Oh cazzo- portai una mano alla bocca- scusa ancora. Ok io ehm salgo di sopra, fai come fossi a casa tua o come cazzo si dice- portai la mano nuovamente alla fronte- scusa per il linguaggio, di nuovo >> dissi per poi salire le scale. Mi girai un secondo e vidi Luke che ancora mi stava guardando in lontananza e non appena si rese conto del mio sguardo su di lui fece finta di guardare altrove, si certo.

<< Hey piccola, buongiorno- disse Ashton a petto nudo- sei sexy anche di prima mattina >> disse per poi posare una mano sulla mia schiena attirandomi a lui. << Ashton sono le 5 di pomeriggio e Luke è di sotto in sala >> lo respinsi per poi dirigermi verso la mia camera. << Quel Luke mi ha abbastanza rotto, perché non va a scoparsi quel puttanone della sua ragazza? >> si lamentò. << Forse non pensa solo a scopare come fai te >> puntualizzai. << Il mio è un mestiere cara, il suo no >> ammiccò.

Arrivata in camera mi affrettai a vestirmi decentemente: una t-shirt semplice e un paio di skinny chiari. Niente di che ma meglio del risveglio in stile “porno star di prima mattina”.

Scesi nuovamente le scale e trovai Luke sul divano mentre armeggiava con il suo telefono. << Eccomi qui >> annunciai arrivata alla fine delle scale. << Ripresa? >> ghignò. << Direi di si… >>

<< Senti volevo scusarmi per avervi “abbandonato” ieri sera… Vi sono venuto a cercare ma non vi ho più trovati >> disse con faccia dispiaciuta. << Tranquillo, avevi da fare, è comprensibile >> dissi con tono forse troppo ironico. << Senti mi dispiace se ti sei fatta un’idea sbagliata di me, giuro che non sono come pensi. >> disse. << Un puttaniere dici? >> ghignai. << Esatto… Non lo sono, davvero >> disse serio. << Guarda io non sto qui a giudicare, ti conosco troppo poco per farlo ma… se stai con una ragazza contro voglia solo per soddisfare i tuoi piaceri, beh questo è esserlo ma io non ho nulla contro, davvero >> gli feci l’occhiolino. Abitudini di merda. Rimase a bocca aperta per qualche secondo. << Ehm voglio dire, non ti giudico per questo >> mi ripresi. << Beh grazie allora… Volevo solo chiarire questa cosa >> sorrise. << Bene >>

Rule one:Be a good girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora