CAPITOLO 2

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<< Irwin muoviti cazzo >> sbraitai guardando l’orologio: 10.10. Non volevo fare la figura della ritardataria.

<< Irwin! >> urlai salendo le scale per poi entrare in camera sua. Come temevo, si trovava ancora sotto le coperte con la testa sul cuscino, come se fosse in coma. Quel ragazzo era peggio di me quando si trattava di dormire. << Ashton, esci subito da quel letto >> urlai battendo le mani sul materasso. << Non ci penso neanche. Se vuoi unirti a me bene, sarebbe perfetto anzi-ghignò leggermente- ma io da qui non mi muovo >> mugugnò con la faccia spiaccicata sul cuscino. << Appuntamento con i “nerd” ti ricorda qualcosa? >> 

<< Nah >> contestò immediatamente.

Sospirai rumorosamente per poi togliergli violentemente le coperte di dosso. Spalancai gli occhi << Ashton Gesù… >> dissi guardando il soffitto. << Ti piace quel che vedi eh? Lo sai che dormo nudo, ammettilo lo hai fatto apposta  >> ghignò iniziando a girarsi. << No! Non ti girare, ecco le coperte. Io ora esco di casa e vado DA SOLA con Luke e i suoi amici. Tu fottiti >> urlai buttandogli di nuovo le coperte addosso. << Mi piacerebbe Amber- rise- con te >> disse tornando serio. << No grazie passo. A dopo >> dissi fredda per poi iniziare a scendere le scale.

Mi guardai allo specchio per qualche secondo: il  mio trucco non era mai stato così semplice, idem per i vestiti. Niente roba di pelle o altro, solamente un paio di jeans e una canotta nera.

I miei pensieri furono interrotti dal campanello. << Cerca di sembrare vergine! >> urlò. <<  Non dirmi quello che devo fare coglione >> urlai a mia volta per poi andare ad aprire la porta stampandomi un sorriso sul volto << Ciao Luke >>

<< Hey! Ti sei svegliata bene vedo >> rise leggermente facendo riferimento alla mia espressione fin troppo felice. Tornai seria immediatamente, forse lo spaventai per il cambiamento così improvviso. << Ehm si, ho dormito bene >> sorrisi. Mi guardò per qualche secondo per poi sussultare visibilmente non appena il suo telefono iniziò a suonare. Potevo riconoscere quella canzone da km: the anthem dei good charlotte. Già adoravo quel ragazzo. << Si? >> disse alzando gli occhi al cielo per poi guardarmi mimando un “scusami un attimo” sorrisi automaticamente. << Michael sono a casa di Amber, la ragazza che devo presentare a te e Calum se magari vi muoveste per una volta tanto in vita vostra… >> urlò. << Senti, vediamoci vicino alla gelateria direttamente ok? >> disse per poi attaccare.

<< Amici ritardatari >> disse sbuffando. << Ti capisco >>

<< Heeey sto scendendo bel cul-urlò Ashton per poi spalancare gli occhi non appena si rese conto della presenza di Luke- si? Barbara? Ti chiamo dopo! >> disse facendo finta di stare al telefono.

<< Buooongiorno >> disse Luke con tono leggermente confuso. << Fratello >> lo fulminai con lo sguardo. << Sorella >> sorrise in modo goffo ma allo stesso tempo divertito. << Scusate, la mia ragazza mi ha tenuto al telefono- tossì, visibilmente in difficoltà- bene usciamo no? >> disse spostandosi i capelli. << Uhm certo, andiamo >> disse Luke sorridendo.

<< Dopo ti uccido >> sussurrai all’orecchio di Ashton. << Non vedo l’ora piccola >> disse mordendosi le labbra. Scossi la testa esasperata. << è lontana la gelateria da qui? >> chiesi. << No, meno di 5 minuti. Fanno un gelato spettacolare lì >> sorrise. << Perfetto >> dissi.

Rule one:Be a good girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora