CAPITOLO 1

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<< Voi dovreste essere Jennifer, Ashton e Wesley giusto? >> disse un signore vestito in modo molto elegante e con un paio di occhiali da sole scuri. << Esattamente >> risposi per tutti. << Bene salite in macchina >>

<< Ma quanto è accogliente >> alzai gli occhi al cielo ed entrai nella limousine nera e lucente, ecco una delle ragioni per cui Frank voleva fare affari con questo tizio. << Forse è lo spirito australiano >> affermò Ashton. << Anche te sei australiano, idiota >> risi. << Appunto >> rise a sua volta. << Non conosci nessuno qui vero? >> chiesi. << Nah, me ne sono andato via quando avevo 10 anni nessuno si ricorderà di me. Insomma credo di essere cambiato almeno un po’ >> disse sorridendo. << Puoi contarci >> dissi tra me e me. << Ti ho sentito >> disse per poi mordersi il labbro.  Lo guardai con gli occhi leggermente socchiusi, odiavo quando mi metteva alla prova. Sapeva fin troppo bene di essere un bel ragazzo ma con me non attaccava così facilmente.

<< Bene questa è la casa dove vivrai te Wesley >> disse indicando una villa enorme, mai visto una casa del genere e io vivevo a Los Angeles fino a ieri. << Scherza vero? >> disse Wesley spalancando gli occhi. << Ora scendi, chiedi per Stacy che ti darà le chiavi per la tua stanza >> disse serio il signore alla guida. << Ah non è solo mia quindi >> disse con tono deluso. << Direi di no, lì ci sono tutti quelli dello staff, dai 20 anni in su ovviamente. Ma fidati, amerai la tua stanza >> disse sorridendo per la prima volta in tutto il tragitto.

<< Ha un cuore ragazzi >> sussurrai ad Ashton. Lui mi guardò e si mise a ridere facendo spuntare quelle sue adorabili fossette che lo facevano sembrare un bravo ragazzo. << Buona fortuna ragazzi, a presto! >> disse soffermadosi a guardare soprattutto me, ovviamente. << Te non fare guai >> gli raccomandai. Portò un pugno sul cuore << Si signora, mi dovresti conoscere- fece un occhiolino- sono un bravo ragazzo >> disse per poi voltarsi e correre verso l’ingresso. Scossi la testa esasperata da quel ragazzo e ritornai a guardare fuori dal finestrino. Per quello che potevo vedere la città non sembrava affatto male, anzi. << Non me la ricordavo così… moderna >> disse Ashton facendo sfrecciare gli occhi su qualsiasi cosa passasse davanti alla macchina di lusso. L’autovettura si fermò davanti una piccola villetta circondata da un giardino verde ben curato e altre decine e decine di case uguali. << Classica casa australiana >> affermò Ashton scendendo dalla macchina e mettendo le mani in tasca. << Bene da come avrete ben capito, vivrete qui >>

<< Ma non mi dire >> dissi ovvia. << Hai un bel caratterino ragazza >> mi fulminò con gli occhi il signore levandosi gli occhiali. << Tyler comunque >> disse stringendo la mano prima ad Ashton e poi a me.

<< Bene ho già sistemato i vostri documenti per la scuola, andrete alla Norwest high school. Frank vi ha già spiegato quello che non dovete fare/dire vero? >> chiese prendendo in mano il suo iphone nero opaco. Ti pareva che uno come lui non aveva un iphone? << Sisi ci ha già spiegato di come mentire facendo finta che siamo entrambi vergini e imparentati- Ashton si intromise- ah e che abbiamo anche un amorevole ed accogliente famiglia occupata 24h su 24 con il lavoro >>

<< Ok perfetto, vi darò qualche giorno per abituarvi alla città, alle persone ecc… poi inizieremo a lavorare, su quello ci metteremo d’accordo la prossima settimana >> ci sorrise. << Se sorride un’altra volta non dormirò per un mese >> dissi mentre cercai di sorridere e salutare allo stesso tempo.

<< Bene sono le 22 cosa vuoi fare? >> chiese Ashton. << Entrare in casa, sistemare la mia roba e dormire dal momento in cui il fusorario mi sta distruggendo >> dissi tutto d’un fiato. << Sei noiosa lo sai vero? >> sbuffò per poi guardarsi intorno. << Woo abbiamo una vicina!- socchiuse gli occhi guardando più attentamente- e che vicina! >> fischiò. << Vergognati Irwin, avrà come minimo 30 anni >> scossi la testa. << Capirai >> fece spallucce.

Rule one:Be a good girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora