Storie di questo mondo e non

Angeli caduti

Parte 1
Angeli caduti: Yaso
Sono Yaso, ho 23 anni, la scorsa estate ho iniziato a lavorare part-time in questo cimitero, il mio lavoro é pulire i pavimenti e le lapidi. Sono stufo di questo lavoro, non accade mai nulla di interessante e come se non bastasse ogni volta mi vengono i calli alle mani, non ne posso più. Però non mi resta altra scelta se non continuare a lavorare qui fino alla fine dei miei giorni, vivo da solo da quando i miei genitori sono morti in un incidente d'auto. Da quel giorno ho rinunciato agli studi visto che non potevo più permettermeli, quando é stata divisa l'eredità dei miei genitori a me era stata attestata soltanto la casa e qualche soldo.

"Aia!"
"Scusi signore non l'ho fatto apposta"
Mi girai e vidi una graziosa fanciulla sui 7 anni.
"Non fa niente, dove stai correndo da sola?"
"Mi sono persa, puoi aiutarmi a trovare i miei genitori?"
"Va bene, come ti chiami?"
"Naomi, lei?"
"Yaso, piacere di conoscerti, da quanto tempo hai perso di vista i tuoi genitori?"
"Non li vedo da circa 2 anni, ieri ho sentito i nonni parlare con qualcuno al telefono, e avevano detto che erano qui"
Cazzo... questa non ci voleva, ora come glielo spiego?

"Naomi, posso dirti un segreto?"
"Ovvio!"
"Non dirlo a nessuno però, mi raccomando!"
"Ok!"
"Probabilmente non mi crederai, ma io sono un semi-angelo!"
"Cos'è un semi-angelo?"
"Sono delle persone come me, solo i bambini possono vederci, noi veniamo da lassù" dissi indicando il cielo
"Veramente?"
"Sì"
"Cosa fate qui sulla Terra?"
"Aiutiamo le persone che hanno bisogno di noi, infatti non per caso mi hai colpito"
Sembra essersela bevuta...
"É fantastico"
"Eh già... Come si chiamano i tuoi genitori?"
"Takashi Yamamoto e Nami Nakasaka!"
"Ok, devo farmi aiutare da altri semi-angeli, loro hanno una lista con scritto dove si trova ogni persona"
"É fantastico"
Ci incamminammo verso l'ufficio del cimitero
"Tu aspetta qui un secondo, non amano ricevere umani"
"Ok!"

"Buongiorno Naoko, posso fare una ricerca nel database, devo aiutare una persona a trovare alcuni suoi amici"
"Ovvio Yaso, fa pure"

Takashi Yamamoto: 1967/01/21 - 2013/05/23 tomba A:27B
Nami Nakasaka: 1970/08/21 - 2013/05/23 tomba A:28B

Fortunatamente sono praticamente nello stesso posto...
"Naoko, posso stampare la mappa?"
"Sì, ma non so se c'è ancora l'inchiostro"
"Controllo subito"
Fortunatamente c'era
"Sì c'è"
"Ok, allora puoi stampare"
"Grazie mille Naoko!"
"Di nulla"

Una volta fuori dall'ufficio vidi Naoko che era riuscita a farsi regalare due fiori dal fioraio.
Spero accetti la verità... Non vorrei vederla soffrire.

"Yaso guarda cosa mi ha regalato il fioraio!"
Le aveva regalato 2 grandi rose bianche.
"Wow, sono bellissime, per chi sono?"
La risposta era più che ovvia, ma ho fatto finta di non sapere.
"Per la mamma e il papà!" Mi rispose con un sorriso
"Ne saranno certamente felici!, Comunque ho il foglio con scritto dove sono"
Ci mettemmo in cammino, la tomba era molto lontana da dove ci trovavamo.

"Yaso, posso farti una domanda?"
"Perché in questo posto ci sono le foto di tutte queste persone?"
"Beh... Queste sono tutte le persone che vengono pensate ogni giorno"
"Wow, sono tantissime, anche la mamma e il papà sono qui? Penso a loro ogni giorno."
Perché una bambina così dolce e innocente deve soffrire così tanto? Perché?
"Certamente"
"É fantastico Yaso"
"Eh già..."
Cazzo... Lì giù stanno seppellendo un morto, questo non potrei spiegarglielo così facilmente!
"Naomi"
"Mh?"
"Vuoi fare un gioco mentre camminiamo?"
"Ok"
"Come te la cavi a leggere?"
"So leggere bene i kana e conosco qualche kanji"
"Fantastico, il gioco consiste nell'indovinare i nomi delle persone dai kanji"
Ci girammo ad osservare una parete.
Cazzo... Tutti nomi scritti con kanji che a momenti neanche io conosco...
"Naomi ne ho trovato uno che forse conosci!"
"Fantastico, qual é?
indicai la tomba con scritto 花山.
"Mhhh"
"Ricorda, i nomi si leggono in kun'yomi"
"Ah giusto, vediamo... Hanayama?"
"Esatto, bravissima! Ora cercane uno per me"
"Oke"
Lei scrutando le tombe non si era accorta delle persone che stavano sotterrando un cadavere fortunatamente lo sorpassammo.