"Solo fortuna" Mento.
Un ricordo mi riaffiora nella mente.-12 anni prima-
"Mammina perché devo proprio farlo?Lo sai che non mi piacciono quelli che fanno a botte,e se mi facessi male?" chiesi io rattristata."Perché devi diventare forte piccola mia...Anche a costo di farti un po' male" affermò lei rassicurandomi con un sorriso forzato.
"Ma-" continuò poi lei
"Ricorda,non devi dirlo mai a nessuno,ok? Promettilo."
" Va bene mamma lo prometto ,nessuno oltre a noi due saprà che faccio Box e autodifesa."
"Questo sarà il nostro segreto" replicai io ingenuamente.-Oggi-
Chissà perché mia madre non voleva lo dicessi a nessuno...
A ripensarci mi suona strana come cosa e a volte sembrava che stesse scappando da qualcuno o da qualcosa.
D'un tratto si incupiva..."Che succede qui? Vi state divertendo?" Chiede Andrea riportandomi alla realtà .
È appena tornato con due cocktail in mano ,a seguire c'è mio zio con gli altri due."Si da morire!" Ridacchia Ines.
"Allora si beve o no?" Chiedo allungando la mano verso il Ginlemon che avevo chiesto.*****
Mi sto divertendo da matti , sarà l'alcol ma ho ballato talmente tanto che sono una pozza d'acqua inoltre mi fanno male i piedi e non ho neanche messo i tacchi per fortuna ,se l'avessi fatto credo starei piangendo dal dolore che causano quelle sottospecie di torture cinesi.
Non che io abbia qualcosa contro i cinesi eh ,ci mancherebbe ma loro di torture se n'è intendono...Mi rimetto all'angolino e quando sto per accendere la sigaretta sento squillare il telefono .
Lo prendo , è Berta...
Strano che mi chiami a quest'ora della notte.
Mentre sto per rispondere me ne pento e non rispondo perché non la sentirei vista la musica assordante.
Iniziano ad arrivare messaggi a raffica ,controllo ed è sempre lei.Berta:
-Dove sei?
-Devo parlarti.
-Non parliamo abbastanza da troppo tempo.
-Devi assolutamente sapere delle cose.
-Non me le posso tenere più dentro.Io:
-Che succede?
-Adesso non posso, sono fuori casa.
-Ti chiamo domani ,promesso!Riposo il telefono nella borsa e accendo finalmente la sigaretta che a momenti pregava per essere accesa.
"Ehi!" Si presenta un ragazzo a trentadue denti davanti a me.
Che cazzo vuole ora questo?
"Ciao?" Dico accennando un sorriso falso e anche evidente.
"Se do fastidio me ne vado."
Beata chi li capisce i maschi...
Viene ,mi saluta e poi fa anche il modesto che se ne va.
Vorrei proprio che lo facesse e rimango in bilico cercando una frase ad effetto come 'si ,faresti meglio ad andare' oppure...."No tranquillo,sai io e te abbiamo una cosa in comune!" Affermo con sguardo provocante e parecchio divertita.
"E dimmi cosa?" Chiede con voce roca e sorrisino malizioso.
"Ci piace la figa!" Urlo per poi sbattere la mia birra contro la sua .
"Com'è che si dice qui....Mhh Cin cin? Cin cin!" Annuisco.
"Perché le svitate sempre a me?" Chiede alzando lo sguardo al cielo.
Perplesso gira i tacchi e se ne va.Sarò stata un po' stronza ma a pelle non mi andava giù... Chissà magari era anche un bravo ragazzo ma chissenefrega.
*****
Apro gli occhi.
Ed ecco che inizia un'altra giornata di merda.Come promesso la prima cosa che faccio è chiamare a Berta.
In chiamata:
Berta: Finalmente!Era ora.
Ana Lucìa: Dai sputa il rospo! Perché non sono riuscita a chiudere occhio a causa tua. Mi fai vivere nell'ansia brutta stronza.
Berta: Okok, ma stai calma zia !Allora sarò diretta.
Ma secondo me resterai un po' perplessa per quello che sto per dirti.Ana Lucìa: Muoviti a parlare prima che possa venirmi un'infarto.
Berta: Beh ... Sai che mi sono dichiarata lesbica già da anni...
Ana Lucìa: Dunque? Cazzo parla!
Berta: E che...Ana mi sono messa con un ragazzo.
Ana Lucìa: Se boom! Apri le finestre prima che le cazzate ti soffochino dentro la tua stessa camera.
Berta: È tutto vero...Non l'avrei pensato mai neanch'io di poter stare con un ragazzo.
Non dopo quello che mi è successo anni fa e sai di che sto parlando.Ana Lucìa: Quello non era un uomo ,era un coglione.
Solo un coglione può abusare di una ragazza Bè!
Comunque vista la bella notizia voglio sapere TUTTO.
Dalla A alla Z e poi perché diavolo me lo dico solo ora?Berta: Volevo essere prima sicura...
Finché non mi ha chiesto di ufficializzare la cosa.
Scusa se ti ho nascosto tutto...Ana Lucìa: Non è che stai correndo troppo?
Ti ha per caso puntato una pistola ?
Non mi sembri neanche tu...
Non mi hai neanche nascosto quando hai rubato al supermercato e quella sì che era una cosa vergognosa! (Rido)Berta: Dai Ana sei una stronza! È successo quando avevamo dieci anni.
Ana Lucìa: Ladra ! (L'accuso ridacchiando.)
*****
Berta pov's.Le ho raccontato tutto di Mathias ,il mio nuovo fidanzato.
Che nuovo si fa per dire visto che è il primo ragazzo che io abbia mai avuto.
Chiusa la chiamata con la mia migliore amica ripenso che avrei dovuto dire tutta la verità ma in fondo se ho omesso qualcosa è perché se lo merita.
Così impara a dimenticare la sua migliore amica che sta dall'altra parte del mondo.
Stronzetta!Tra non molto sarà il suo ventesimo compleanno e non vedo l'ora di farle una sorpresa.
Cazzo quanto mi manca!"Amore ,mi stai ascoltando?" La sua voce infastidita mi riporta sul pianeta terra.
"Sì , No... Scusa e che pensavo ad Ana...Non siamo mai state lontane per così tanto tempo ..." Abbasso lo sguardo
"Tranquilla ,manca poco" mi abbraccia rassicurandomi.
"Non vedo l'ora" saltello entusiasta all'idea di andarla a trovare.
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Oltre il mare ci sei te.
ChickLitQuesta storia narra di una ragazza il cui nome è Ana Lucìa Cortès ,ha 19 anni ed è di València . Poco dopo aver conseguito il diploma superiore, a causa della morte della madre Soleil , Ana si ritrova costretta a traslocare dai suoi nonni in Sicilia...