Capitolo I

1.9K 51 3
                                    

Giulia's Pov
-Biip!! Biip!!- un rumore di clacson impazzito mi riporta al presente, a questo Lunedì 05 Luglio in una già fin troppo assolata Roma per essere solo le 09:00 del mattino.
-Aò che te sei addormentata?- mi sollecita nuovamente qualcuno al volante di una delle macchine incolonnate dietro la mia al semaforo ormai verde. Sbatto le palpebre, proprio come quando ti svegli da un sogno ad occhi aperti (o forse un incubo), inserisco la marcia e faccio un cenno di scuse tramite lo specchietto retrovisore. Premo il piede sull'acceleratore e la mia affezionata "Scheggia" si riattiva, lanciando un ultima occhiata a quel Billboard pubblicitario.
-Ah.. proprio un bell'inizio settimana eh Giuliè!- dico a me stessa, mentre proseguo per quella strada ormai diventata fin troppo familiare. Alla radio annunciano una delle probabili nuove hit di questa estate 2026, ma la mia mente continua a tornare a quell'immagine di qualche minuto fa.
SANGIOVANNI LIVE TOUR-STADIO OLIMPICO
23 LUGLIO 2026
UTLIMA DATA
Una scritta lampeggiante, fucsia ovviamente, mentre sullo sfondo immagini tratte dalle precedenti date, una di seguito all'altra, che si concludevano inquadrando lui.
Sorridente.
Felice.
Bello, come sempre.
Non era certo una novità per me saperlo in concerto, ne aveva fatti molti negli ultimi anni. Ero anche stata a qualche data insieme a tutti gli altri. Avevamo organizzato il "Tour dei Tour" due estati fa, e ci eravamo divertiti ad andare a vedere i live dei nostri ex compagni di "classe" di Amici 20. Qualcuno si era esibito in teatro, qualcun altro in pub più piccoli, e quelli che ormai avevano riscosso più successo anche in palazzetti o arene. Ma qua stavamo parlando dello Stadio Olimpico, lo stadio della mia città, della mia Roma. Il teatro di tante domeniche passate con papà a tifare per la nostra amata squadra.
Scuoto la testa come per cercare di superare nuovamente quei pensieri, ormai giunta alle sbarre che segnavano l'ingresso agli studi. Queste due settimane di assoluto relax sono state ossigeno puro, per il corpo, stremato da mesi intensi di coreografie, e per la mente, stremata da anni intensi di troppi pensieri.
-Ehi Mario!! Ti sono mancata?- saluto così il simpaticissimo signore all'ingresso.
-Ma guarda chi si rivede!!- mi risponde genuinamente felice di rivedermi. -Sei già operativa? Pensavo ti avessero concesso qualche settimana in più di vacanza..-
-Si quest'anno aiuto Vero anche con i casting, come qualche anno fa- rispondo ricordando l'estate successiva alla mia vittoria con un sorriso.
-Allora si che ci divertiamo eh!- mi risponde allegro premendo sul pulsante collegato alla sbarra, che pian piano inizia ad alzarsi. -Allora buona giornata Giuliè!-
-Grazie Mario, ci vediamo dopo per il caffè!- mi piaceva trascorrere le mie tante pause caffè con gli altri dello staff, avevo pian piano conosciuto loro e tutte le loro famiglie, le tante storie che ognuno di loro aveva sempre da raccontare.
-D'accordo! Ah vai pure al numero 12, così evitiamo di ammaccare ancora questa povera macchina!- mi disse ridendo.
-Ehi la mia Scheggia sta benissimo!!- rispondo con finto tono offeso.
-Ma se ha come minimo tre sgraffi in più rispetto a due settimane fa!- rispondo con una linguaccia e scoppiamo a ridere entrambi. Con un cenno della mano lo saluto e mi avvio al mio amato numero 12, il mio posteggio preferito, lontano da tutte le altre macchine, facile entrarci ed uscirci e sicuramente a ridotto rischio di ulteriori danni per la mia povera macchina.
-Giugiulolaaaa!!- mi sento chiamare non appena chiusa la macchina.
-Ehi Tom!!- rispondo a Tommaso, abbracciandolo e tornando pan piano veramente a respirare aria di casa. Ormai sono tre anni che lavoriamo insieme qua ad Amici come professionisti e che passiamo praticamente buona parte delle nostre giornate insieme a provare.
-A che ore è la riunione?- mi chiede passandomi un braccio sulla spalla.
-10:30 se non sbaglio- rispondo cercando la mail nella casella di posta elettronica.
-Allora hai sentito la novità?- mi chiede aprendosi subito nel sorriso tipico di chi sa e non vede l'ora di far sapere.
-Che cosa?- chiedo curiosa.
-Arisa non ci sarà più quest'anno- confessa.
-Nooo!! Ma come?- era sempre stata presente fin dalla "nostra" edizione, una persona così amorevole e di talento.
-Già..- risponde sospirando-L'ho trovata in treno che scendeva da Milano e me lo ha anticipato!-
-E io che speravo ancora di poterla piazzare con Zerbis-
-Sì effettivamente del feeling c'era- e iniziamo a ridere tutti e due.
-Chissà allora chi la sostituirà..- chiedo curiosa. Effettivamente in quelle settimane non era trapelato nulla.
-Speriamo che sia un bel bono- mi risponde ammiccante Tommy.
-Ehi tu sei impegnato, quasi praticamente sposato!- rispondo riferendomi alla sua ormai solidissima relazione con l'altro Tommaso.
-Beh sì, ma amore gli occhi sono fatti per guardare eh! E poi passiamo fin troppo tempo qua dentro, almeno una bella visione nei corridoi di tanto in tanto serve!-
-Non posso obiettare!- e ridendo tutti e due, sempre abbracciati facciamo il nostro ingresso nella sala. Rivedere tutti, anche se sono trascorse solo due settimane dalla finale, fa un effetto stranissimo. Respirare aria di casa, respirare amore, respirare tranquillità e pace. Mi era mancato tutto questo. Mi erano mancati tutti loro. Mi era mancata la mia famiglia. Loro mi conoscono e mi accettano più di chiunque altro, famiglia biologica esclusa. Loro mi hanno vista crescere, innamorarmi, soffrire e rialzarmi. Hanno visto i primi infortuni, alcuni meno gravi e altri più, hanno visto avverare tanti sogni e hanno sempre tenuto aperte le braccia, anche quando pensavo di non averne bisogno.
Non siamo ancora tutti, il cast completo lo rivedremo solo i primi di settembre. Per adesso ci sono solo i Professori, coloro che collaboreranno ai casting e ovviamente la redazione. Raffaella mi stritola in un abbraccio caloroso, uno dei nostri: - Come stati ninetta?-
-Tutto bene Raffa, grazie- rispondo sorridendo. Lei mi squadra come per capire quanto la mia risposta corrisponda a verità ma io mi impegno nel continuare a sorridere con gli occhi. Non so se la convinco veramente, tutti questi anni nell'analizzare i rapporti e le persone l'hanno resa un'esperta senza precedenti. O quasi.
La vera esperta, se non la regina del capirti con un solo sguardo fa il suo ingresso. L'applauso si alza inevitabilmente, siamo tutti così felici di rivederla. Sempre. Gli anni passano ma lei è sempre la Maria che cinque anni fa ho conosciuto. Ci avviciniamo per salutarla, uno ad uno. Preferisco aspettare ed essere l'ultima, giusto per concedermi uno scambio di battute, di quelle nostre, un po' più lungo rispetto agli altri.
-Come è andato l'isolamento?- mi chiede ridendo.
-Ehi non ero del tutto isolata eh..- lei mi guarda dubbiosa e io mi correggo -C'era anche Leo con me-  rispondo facendola sorridere.
-Spero ti sia servito- mi risponde carezzandomi una guancia in un modo così amorevole che per qualche secondo dimentico che non sia veramente una seconda mamma.
-Sì- rispondo ripensando alla mia scelta di trascorrere le mie due settimane di vacanza in una casetta sul mare a Sabaudia in completa solitudine. - O almeno lo spero- concludo sorridendo.
Maria mi guarda, lei capisce, non chiede. Risponde soltanto -Lo scopriremo presto, immagino- e detto questo mi lascia con un leggero punto interrogativo disegnato sulla faccia, mentre prende posizione sulla sua sedia nel nostro amato studio.
-Cinque minuti e iniziamo con la presentazione- dice a Raffaella, e io ritorno a concentrarmi nella spirale di saluti e commenti che vedeva coinvolto tutto il resto del cast.
-Ehi Simo!- corro verso di lui, che mi alza e mi fa fare un giro, tenendomi stretta per la vita.
-Ti sono mancato Lola?- mi chiede mettendomi giù.
-Ovvio- rispondo scompigliandogli i capelli sempre perfetti. -Come è andata ad Ibiza?-
-Benissimo, Eze ti saluta tanto- dice facendo riferimento al fidanzato -E ad agosto devi venire per forza da noi, non accetteremo un no come risposta- afferma, impostando una faccia fin troppo seria per lui.
-Dai sì poi vediamo- vedo che sta per ribattere ma non ne ha il tempo perchè ci sentiamo chiamare.
-Ecco gli inseparabili!!- dice entrando in studio Sebastian, rivolgendosi a noi. Abbraccia prima Simone e poi me. - Come va?- mi chiede.
-Tutto bene Seb, tu?-
-Anche io- ed è vero. Lo noto subito. Ha di nuovo un volto felice, non vedo più quelle ombre che gli hanno attraversato spesso lo sguardo nell'anno passato. E che avevo imparato a conoscere fin troppo bene.
-Di nuovo in pista eh?- chiede Simone, facendo riferimento all'anno di pausa dal programma che si era preso. Per guardarsi intorno, aveva detto lui. Per stare lontano da me, avevo pensato io.
-Sì. Alla fine si torna sempre dove si è stati bene.- e sono felice nel sentire che nonostante tutto associ ancora questo posto ad un momento di felicità. Lo faccio anche io, ancora. Nonostante tutto.
-E lo dici a noi?- risponde Simone, indicando con l'indice prima sè stesso e poi me.
-Io dal treno non scendo!- rispondo fieramente, prendendo a prestito quella metafora che ancora oggi è incisa nella mia mente. Poche parole, un solo concetto, ma così tanto di me al loro interno. Lui ha sempre saputo leggermi, anche meglio di come avessi mai potuto sperare di farlo io.
Sento un brivido. Questione di attimi. La porta dietro di noi si è chiusa, qualcuno è entrato. Penso di essere sempre con la testa tra le nuvole, magari come prima al semaforo. Ma no, questa volta è reale. Non ho neanche bisogno di voltarmi.
-Non scendi proprio eh?- primo tuffo al cuore. Perdo sicuramente qualche battito, blocco un attimo il respiro che stavo facendo. Simone guarda prima me, poi lui e poi di nuovo me. Il suo sguardo è pieno di punti interrogativi, e lo sarebbe anche il mio se non fossi così concentrata nel cercare di mantenere una reazione normale. Per quanto tutto questo possa definirsi normale.

—————————————

Angolo autrice
Ecco qua il primo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Sarei felice di leggere vostri commenti, supposizioni o anche consigli.

A pesto

Sempre, Per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora