Capitolo 14

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Ed anche la seconda settimana di vacanza tra i due ragazzi è passata molto veloce, ancora una volta Gulf non voleva allontanarsi da Mew "non andare, dì che ti senti poco bene...per favore, resta ancora con me" disse a Mew prima di salutarsi "lo sai che non posso, ma ti prometto che cercherò qualche ospedale qui vicino. So che non riesci a gestire più questa situazione, nemmeno io ma non voglio che quell'uomo ti faccia del male. Porta pazienza amore mio" rispose Mew, per poi salutarsi.

POV MEW

Ormai quanti anni sono che lavoro in questo ospedale? Appena preso la laurea subito mi hanno assunto, quindi almeno 4: vorrei provare a chiedere un trasferimento al mio superiore, non dico stesso sull'isola di KO Chang ma anche nelle vicinanze. Così decido di chiamare l'ufficio del primario "salve sono il dottor Suppasit, potrei parlare con il primario? Ah è in sala operatoria, è possibile incontrarlo più tardi? Va benissimo, allora a dopo, grazie" dico chiudendo poi la telefonata. Da quando sono tornato, nonna non mi ha chiamato e mi sto un pò preoccupando , così provo a chiamarla io "ciao nonna, come stai? Sono giorni che non ti fai sentire...è tutto apposto? State tutti bene o è successo qualcosa? Gulf come sta?" chiedo a raffica "ragazzo mio, Gulf sta bene anche se lo vedo un pò spento: non vi fa bene vivere così lo sai vero?" risponde nonna "lo so, ma è per il suo bene e di tutte le persone che ha accanto" rispondo "sarà, ma ci potrebbe essere qualche altra soluzione. Ora vado che stanno venendo degli ospiti, ciao bambino mio" "ciao nonna, state attenti" dico per poi chiudere la telefonata. L'unica soluzione sarebbe andare ad affrontare il papà di Gulf ma non mi sembra il caso, altrimenti raggiungerò i miei genitori..."cazzo ci deve essere un alternativa" penso mentre il mio cercapersone inizia a vibrare: lavorando almeno mi distraggo...

...ma Mew non sa che questo è solo l'inizio del peggior incubo che sta per vivere lui, Gulf e le persone che gli stanno accanto.

*******

"bene, bene...Suppasit è in contatto con mio figlio. Quel disgraziato si è andato a nascondere sull'isola di Chang" dice Kanawut senior dopo aver ascoltato l'intercettazione telefonica tra Mew e la nonna "signore ha avuto un ottima idea nel mettere delle cimici nell'ufficio del dottore, così adesso possiamo intervenire" dice uno dei due scagnozzi "un momento, non andiamo di fretta...dobbiamo scegliere chi colpire per prima, se mio figlio o Suppasit" risponde Kanawut. Dall'intercettazione telefonica passa qualche giorno, in cui Kanawut senior ha costruito il suo piano nei minimi dettagli "stavolta tornerai da me ragazzino" dice Kanawut mentre osserva i suoi scagnozzi uscire dal suo ufficio e attuare il suo piano. 

Mew ha da poco concluso il suo estenuante turno di lavoro, non vede l'ora di tornare a casa e riposare; ormai le sue giornate sono sempre le stesse, lavoro, casa, casa, lavoro.  Mentre si trova sulla strada che lo conduce al parcheggio dell'ospedale, viene accerchiato da un gruppo di 4 persone "cosa volete da me?" chiede "ti conviene stare zitto se non vuoi finire in seri guai" risponde uno di loro "cammina forza" dice un altro intimando Mew a scendere nel parcheggio e allontanarsi da occhi indiscreti: una volta arrivati nel sotterraneo uno dei 4 porta un fazzoletto alla bocca di Mew, il quale perde immediatamente conoscenza. 

"finalmente ti conosco dottor Suppasit" sente dire Mew mentre sta riprendendo poco a poco conoscenza "lei? Cosa vuole da me signor Kanawan?" chiede Mew "AHAHA non hai ancora capito chi sono? Allora mi presento...sono Kanawut, il papà del tuo amico Gulf" risponde l'uomo di mezza età "TU!" urla Mew "porta rispetto ragazzo" dice uno degli scagnozzi dando un pugno nello stomaco a Mew, mentre è legato ad una sedia "piano piano, abbiamo tutta la nottata per divertirci con lui. Avete chiamato?" chiede Kanawut "signore adesso stiamo per farlo, ci è voluto un pò di tempo per sbloccare il telefono" "come avete fatto a trovarci?" chiede Mew "silenzio! Sto per parlare a telefono con mio figlio" risponde Knawut "salve è il residence? Potrei parlare con Gulf Kanawut, sono stato vostro ospite e vorrei chiedergli un informazione, purtroppo ho dimenticato qualcosa e vorrei chiedere a lui se l'ha trovata...Grazie, aspetto in linea" dice Kanawut mentre in sottofondo si sentono le urla di Mew "non rispondete!!" ma viene imbavagliato e picchiato "salve sono Gulf, mi può dire il suo cognome, così cerchiamo di risalire alla sua camera?" chiede il ragazzo dall'altro capo del telefono "ciao bambino mio, come stai?" mugola Kanawut senior "pa-pà?! Come hai fatto a trovarmi?" chiede Gulf "beh qualche piccola cimice nell'ufficio del tuo amico Suppasit e qualche pugno, ci hanno permesso di arrivare a te" "Mew come sta? Se gli hai fatto del male giuro..." ringhia Gulf a telefono "aspetta che te lo passo" risponde Kanawut "ahia ahia...Gulf lascia stare, non ti preoccupare per me...ahia!" urla Mew per poi essere imbavagliato di nuovo "cosa vuoi papà?" chiede Gulf "torna da me e il tuo amico sarà libero. Ti do tempo 24 ore altrimenti potrai dirgli addio" risponde Kanawut senior per poi chiudere la chiamata "portiamolo a casa forza" continua a dire per poi dirigersi nella piccola villa. 

POV GULF

Io lo sapevo! Quell'uomo è un vero pezzo di merda: ha fatto del male al mio uomo, le sue urla strazianti in sottofondo mi hanno fatto venire la pelle d'oca. Ecco che la mia paura più grande si è realizzata. In fretta e furia salgo nella mia stanza, prendo giusto qualcosina e soprattutto la mia pistola, che tenevo nascosta in una piccola scatolina di legno nell'armadio, me la diede Alfred quella sera che decisi di scappare: vorrei salutare la nonnina, zia Linda ma non voglio farle preoccupare, così come un fuggitivo scappo dal residence. Riesco a trovare un taxi libero "mi porti subito all'aeroporto per favore" dico al conducente che in brevissimo tempo mi porta all'aeroporto: fortunatamente riesco a prendere l'ultimo volo per Bangkok; non volevo che tutto questo accadesse "ti salverò amore mio" penso mentre per un attimo chiudo gli occhi, facendomi cullare dall'aereo in volo.

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