Il sole era ancora basso sull'orizzonte, ma c'era già uno spicchio di luce a illuminare fiocamente la stanza. Vicino alla finestra c'era un letto con un comodino e sopra a questo una lampada con due pacchetti di cioccorane risalenti alla sera prima e un libro, L'Eroe In Bacchetta. Perché Albus sapeva di essere un mago, lo sapeva dalla nascita, da 11 anni... Anche se al momento ricordava più un ghiro e certo si era dimenticato che quel giorno fosse il suo compleanno. La camera era buia, tranne che per quel pò di luce che passava dalle serrande abbassate della sua camera, con pareti viola, che grazie ad un incantesimo del padre potevano cambiare il loro attuale colore con quello della loro futura casata ad Hogwarts... e Albus sperava vivamente che presto la sua camera e quella di sua sorella Lily, di un anno più piccola di lui, sarebbero diventate color oro-rosso scarlatto come quella dei suoi genitori e di suo fratello James, di un anno più grande. James aveva già frequentato il suo primo anno ad Hogwarts ed era risultato il primo in alcune materie chiamate Trasfigurazione, Pozioni, Incantesimi, Difesa contro le arti oscure ed Erbologia. Si era inoltre guadagnato un posto in una squadra di Quidditch, uno sport su scope volanti, come cacciatore. Tutto questo aveva reso fieri Ginny ed Harry del figlio maggiore, ma aveva anche contribuito a rendere Albus nervoso, come d'altronde tutti gli altri maghi e le altre streghe undicenni che avrebbero fatto, il 1 Settembre di quell'anno, il loro ingresso nel lungo tragitto dell'istruzione all'uso, al controllo che al riconoscimento dei vari ambiti della magia. Albus era un ragazzo abbastanza alto per la sua età, leggermente superiore alla media. Aveva ereditato dal padre tutto, capelli, occhi... insomma era il padre in miniatura. Il suo carattere era più docile e tranquillo, meno imprudente di quello del fratello James. Costui era un po' più alto di lui e assomigliava a sua volta al padre, tranne per gli occhi azzurri, presi dalla madre Ginny. La sorellina Lily invece era la madre in miniatura, alta nella media per la sua età (10 anni). Il resto della camera era occupato da un armadio gigante in mogano, pieno di vestiti, ed un altro leggermente più piccolo e viola, su cui il padre aveva posto lo stesso incantesimo delle pareti e sarebbe servito a metterci dentro gli indumenti di Hogwarts. Tra questo e il letto, davanti alla finestra, c'era un'enorme scrivania, e la notte prima Albus era rimasto a guardare fuori dalla finestra fino a tardi. Albus si svegliò e scostando da davanti gli occhi i lunghi capelli mossi, guardò la sveglia: erano ancora le sette, ma aveva gli occhi talmente socchiusi che non si accorse del raggio di luce in camera e si riaddormentò, sentendo, e pensando stesse sognando, una voce maschile che diceva "attenta Lily, fai piano, non fare rumore."
*
Una mano stava accarezzando Albus e lui si svegliò."Chi è? "
" Albus, sono papà"
Albus sorrise. Con suo padre Harry aveva un rapporto particolarmente forte, ed era il suo preferito.
"Dai alzati, andiamo di sotto. " disse il padre.
" Eccomi, papà " disse. Si vestì e scese.Loro abitavano nella vecchia casa dei Black, dove era nato anche Sirius Black, padrino del padre Harry. A quanto ne sapeva Albus, Sirius era morto durante la guerra dei maghi, in cui suo padre uccise Voldemort l'oscuro signore, e aveva fatto parte sia dell'Ordine della Fenice della prima guerra tra maghi, insieme agli amici Lily e James,suoi nonni paterni defunti, sia di quello durante la seconda guerra tra maghi, di cui aveva fatto parte il padre stesso di Albus. Della morte del padrino del padre, Albus sapeva solo che era stato ucciso da uno dei più fedeli mangiamorte di Voldemort; non aveva chiesto altro al padre per tatto, immaginandosi la tristezza che, come la madre gli raccontò, aveva ed avrebbe provato il padre.
Albus scese le scale, sempre di mogano, e sentì un bisbiglio venire da sotto. Curioso, non capendo perchè mai i genitori, il fratello e la sorella dovessero comportarsi così, superata una porta, scese l'ultima rampa di scale che conduceva in cucina ed entrò.
"Tanti augri, fratellone!!" Lily si gettò sul fratello abbracciandolo stretto stretto.
"Attenta Lily, non soffocare il nostro neo-undicenne" sorrise la madre, dopo che Albus aveva cercato di lottare per rimanere in equilibrio durante l'abbraccio della sorella. Quest'ultima si spostò e sorrise a trentadue denti.
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Albus Potter E Il Giuramento
FantasyUn Giuramento, una scuola di magia ed una nuova minaccia alla quale il figlio del più grande e famoso mago di tutti i tempi dovrà essere pronto a fare fronte