<18 - final chapter>

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Profumo alla lavanda.

Dicono che la memoria olfattiva sia la più forte. Basta una lieve scia perché il cervello la riconosca subito, non importa quanto tempo sia passato. Si possono perdere ricordi d'infanzia, si possono dimenticare le giornate estive, una uguale all'altra, tutto può sparire senza chiederne il permesso.

Jungkook escludeva che si sarebbe mai dimenticato di tutto quello che stava vivendo ma se così non fosse stato, se il cervello gli avesse giocato brutti scherzi, si era ripromesso di vivere ogni giorno della sua vita con un rametto di lavanda sul comodino. Così sarebbe riuscito a ricordare.

<Jungkook> lo chiamò Jimin in un sussurro, gli occhi chiusi e la bocca arricciata all'insù in un sorriso a labbra strette. Con la mano stava disegnando cerchi nell'acqua, così come aveva fatto Jungkook poco prima per mescolarci dentro le gocce alla lavanda. <Amo questo profumo>

Jungkook gli spostò i capelli bagnati dalla fronte, dove lasciò un lento e delicato bacio, mentre Jimin sorrideva ancora di più.

<E io amo te> rispose dolce Jungkook, lasciandogli un bacio più giù, vicino alla tempia destra, e stringendo di più le braccia attorno alla sua vita.

Il biondo rise piano, completamente rapito da quelle parole, completamente innamorato.

Portò entrambe le mani ad accarezzare quelle di Jungkook che giacevano sopra il proprio addome. Il corvino era appoggiato con la schiena contro la vasca da bagno e teneva tra le braccia il maggiore, mentre entrambi si lasciavano andare al calore rilassante dell'acqua profumata.

<Anche...io...ti...amo> disse Jimin, tra un bacio e l'altro, percependo le labbra di Jungkook curvarsi in un sorriso sempre maggiore.

Il ragazzo rimase ruotato solo con il busto e allacciò le proprie braccia dietro il collo di Jungkook, approfondendo ciò che aveva iniziato. Un bacio tira l'altro. Impossibile fermarsi. Non riuscivano a stare lontani per più di qualche minuto, sentendo un'irrefrenabile dipendenza dalle carezze scambiate, dagli sguardi dolci e complici, dai sorrisi che nascevano labbra contro labbra.
Il corvino fece scivolare una mano dalla spalla di Jimin lungo la sua schiena, sentendolo fremere sotto il proprio tocco, sentendolo aggrapparsi con più forza al proprio collo per spingersi verso di lui.

<Rifacciamolo> sussurrò il biondo, interrompendo per un attimo i baci.

Jungkook sorrise e arrossì.

<Amore>

<Sto bene, ti prego> lo implorò Jimin <Ieri sera è stato...ti prego. Ti->

Il ragazzo annaspò in cerca d'aria nello stesso istante in cui Jungkook lo prese per i fianchi e lo ruotò completamente, facendolo sedere a cavalcioni sopra di lui. Ovviamente erano completamente nudi, pelle contro pelle, perciò ogni minimo movimento, ogni piccolo contatto o sfregamento faceva girare la testa a entrambi. Come in quel momento, in quella posizione. Erano passati da un momento dolce e tranquillo a uno carico di passione in un balzo.

Si erano divertiti non poco la sera precedente e Jungkook credeva che Jimin fosse troppo indolenzito per rifare tutto di nuovo e così presto.

Ma si sbagliava.

Lo sguardo del biondo, quel preciso sguardo, non avrebbe mai abbandonato la propria mente d'ora in avanti. Erano due occhi acquosi e vogliosi che gli stavano urlando "amami" con un disperato bisogno. E Jungkook quel bisogno lo conosceva bene. Volevano entrambi essere amati e in questo il destino era stato magnanimo nel farli incontrare.
Il corvino poteva dire che la vita gli avesse portato via tutto, sua madre fisicamente, poi suo padre mentalmente. Era stata crudele con lui che era poco più di un ragazzo timido in un mondo troppo grande e pericoloso, facendogli incontrare le persone peggiori. Poi, però, gli aveva donato Jimin, il suo piccolo raggio di sole e senza dubbio la cosa migliore che potesse mai capitargli. E qui le cose si erano capovolte drasticamente.

Ink memories || jikook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora