<Direi che risponde pienamente alla tua descrizione, non c'è bisogno che lo fissi in quel modo> disse l'uomo con tonno scocciato.
Si era seduto sul divano per cercare di riprendersi da quello che era appena successo, appoggiando completamente la testa allo schienale, con gli occhi chiusi verso il soffitto. Si, aveva detto di credere a Jungkook e al suo racconto ed era così, ma vedere con i propri occhi Jimin su un cavallo bianco in mezzo alle strade di Seoul lo aveva destabilizzato lo stesso, nonostante fosse preparato in qualche modo a tutto ciò.
E non era l'unico in quello stato.
Il corvino era fermo in piedi, con il naso a pochi centimetri dallo schermo del televisore, che fissava le foto e i video del biondo che venivano riproposti in continuazione dall'inizio del servizio.
<So che è Jimin ma-- come...?> fece Jungkook, pasandosi una mano sul collo, per poi lasciarla cadere con uno schiocco contro la propria coscia.
<Glielo chiederai appena arriva> disse l'uomo, lanciando in malo modo il cellulare sopra il divano, sospirando subito dopo.
In quel preciso istante il ragazzo si ricordò di avere sia gambe che piedi e che quindi avrebbe dovuto essere già a metà strada verso il biondo, se non fosse stato per lo sgomento di vederlo in tv che lo aveva tenuto letteralmente incollato dov'era. Aveva sperato così tanto e ora che le sue preghiere erano state ascoltate si sentiva veramente un debole per non aver imbucato la porta d'uscita ed per non essere corso in strada subito. Forse era solo...troppo da elaborare.
<Devo andare a prenderlo> affermò serio Jungkook, già diretto a grandi falcate verso la scarpiera.
<Ti ho detto "appena arriva", non "appena arrivi". Pensavo fosse sottinteso che non saresti andato tu ma che qualcun'altro l'avrebbe portato qui>
Il ragazzo si voltò a guardarlo con sopracciglia inarcate e bocca socchiusa, aspettando evidentemente ulteriori spiegazioni che non tardarono ad arrivare.
<Ieri sera ti avevo detto che saresti potuto andare a cercarlo se ti fossi sentito meglio->
<Ma io sto meglio!> lo interruppe bruscamente il corvino, appoggiando una mano sul proprio fianco e sposando il peso da una gamba all'altra - mossa che era solito fare nelle discussioni.
<Si vede fin qui che la febbre non ti è ancora scesa del tutto-- no, non fare quella faccia perché anche se ti senti bene non ti lascerò andare. Sverresti sicuramente prima di arrivare sotto in portineria> controbatté <E poi ho già mandato i ragazzi a prenderlo, quindi non appena->
<LO PORTANO QUI?!> lo blocco nuovamente il ragazzo, come fulminato improvvisamente dall'idea di rivederlo a breve.
<...non appena sistemeranno la faccenda con la stradale, il tuo fidanzato arriverà subito qui, si> riuscì a concludere l'uomo, sul punto di alzarsi e di tirargli due ceffoni. Non lo aveva mai visto così...in panico? In ansia? Quasi paralizzato, anche. Quel Jungkook-innamorato gli avrebbe fatto passare una stressante attesa di sicuro e in tutta onestà, preferiva quasi la sua versione apatica precedente.
<Okay...aspetta-- E se lo arrestano?!>
<Jungkook> si lamentò Seojun, piagnucolando - ormai era molto vicino ad una crisi di nervi <Se non ti sdrai un po' e non ti rilassi, credo proprio che Jimin non troverà te ma solo il tuo cadavere>
<Ma- va bene> si arrese alla fine, intimorito dall'occhiata di morte che gli aveva lanciato l'uomo.
Come richiesto, si sdraiò sul divano lasciatogli libero dal manager che non frattempo si era alzato per andargli a preparare qualcosa di rinvigorente da mangiare. Cercò di rilassarsi, di smettere di tremare e di sopprimere lo sfarfallio agitato che gli si muoveva nello stomaco, ma fu tutto inutile.
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Ink memories || jikook
Fiksi PenggemarJungkook si incamminò velocemente fuori dal boschetto nel quale si era addentrato quel pomeriggio, con il suo libro d'infanzia stretto tra le mani, lo stesso che narrava di un viaggio nel lontano 1800. Di lì a poco avrebbe scoperto di essersi traspo...