Era il 15 giugno, ultimo giorno di scuola, il che significa balli, coppiette, una sana dose di alcool e ovviamente, persone vestite in modo elegante, diego è a casa a prepararsi e mattia a casa sua fa lo stesso, prima la camicia, poi i pantaloni e infina la cravatta ben sistemata al suo posto e alle sette in punto diego arriva sotto casa di mattia, con la silouette valorizzata dal completo blu, che lo aspetta all'uscio della porta "sei carino oggi" dice diego vedendo mattia nel suo completo nero, " te la strapperei quella cravatta" continua diego " insomma smettila, sono appena arrivato" dice mattia "hai ragione andiamo", cosí lo prende per mano e si dirigono a scuola, passate un paio d'ore,verso le 23:00, la situazione si fa piú interessante, il dj toglie per qualche secondo la musica e mette su un lento, al che diego porge la mano a mattia, stringendogli l'altra sul fianco, facendolo sussultare, "tutto bene?" Gli sussurra diego, " si tutto ok" risponde mattia, al che cominciano a ballare, sempre piú stretti l'uno all'altro, fino a toccarsi completamente e a sentire il reciproco calore "stai bene?",dice diego " si perchè?" chiede mattia "scotti, lascia che ti porti via e che ti controlli" "sto bene, sono solo un pò nervoso" dice mattia, ma comunque diego, lo prende per mano e lo porta fuori... "Cosa c'è che ti preoccupa?" dice diego " niente scusa, non volevo rovinare il ballo con te, mi stavo divertendo" risponde mattia " chissene frega, questa festa fa schifo, vieni, torniamo a casa" dice diego sentendo mattia fare un piccolo sussulto, " che c'è, volevi ballare ancora?" chiede diego "no, volevo rimanere con te" risponde mattia "non ho mai detto che ognuno sarebbe andato a casa propria, ho solo detto che andiamo a casa.. E poi, visto che sudavi,pensavo fossi accaldato e ti servisse un pò d'aria" "vieni adesso andiamo" dice diego, una volta arrivati alla porta diego apre, e fa entrare mattia , "prego, ora che sei a casa puoi anche toglierti i vestiti" dice diego, allora mattia di toglie la camicia e diego gki va vicino, " sei profumato ma stai sudando" dice diego e passandogli la mano sul petto continua "sei bollente", poi lo guarda meglio ed esclama, " hai ancora la cravatta addosso, non ti dispiacerebbe se...la togliessi io?" chiede diego " no non penso" risponde mattia " bene allora" diego comincia a tirargli la cravatta per avvicinarlo a sè " ahi, cosí mi strozzi" diego non curante della sua voce continua " smettila, ahi, mi fai male, ti prego,basta"dice mattia "ti prego,voglio davvero continuare, adoro il tuo viso quando mi preghi" "fa tutto quello che vuoi, ma non tirarmi la cravatta, è nuova" dice mattia " hahahaha,va bene, allora fammi cominciare da qui" dice diego, "non ti rovineró la cravatta", continua lui sfilandogli la cravatta e guardandogli il collo, " oh no, ho lasciato dei segni, lasciami rimediare" dice diego, cominciando a baciarlo sul collo, facendolo gemere dolcemente, continuando a baciarlo, scendendo fino al ventre, sfilandogli la cintura, abbassandogli i pantaloni... "Il resto la fai tu? O non ce la fai?" Dice diego, cercando di togliersi il sorriso dalla faccia " faccio io se non ti dispiace" dice mattia, continuando un secondo dopo "non va bene qui, tu hai ancora tutto addosso" , "ops, colpa mia" dice diego,togliendosi la camicia e allentando la cravatta " cosa stai facendo?" Dice mattia, " questo è il mio turno" "mettiti giù" continua lui, dopodichè gli toglie tutto, tranne la cravatta, "perchè non me la togli?" chiede diego "ai cavalli disobbedienti non si tolgono le redini" "sembri gay quando dici queste cose" "ancora con questa storia?" dice mattia, colpendolo con la cintura " avanti lo sai anche tu che non devi dire queste cose" dice mattia " si" risponde diego, tappandosi la bocca, le cose minuto dopo minuto diventavano più furenti, fin che il caldo del ballo del piacere, non li sfinisce e li fa andare a dormire.