8. Il segreto

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Ilaria's pov:

"Non possiamo fidarci" disse Federico "È troppo più grande di noi e non è normale che sia in mezzo alla strada in un'apocalisse zombie" ma Aurora insistente ribattè:"Andiamo almeno a parlarle", a quel punto non c'era più niente da fare, ci avvicinammo lentamente, stava cantando una canzoncina e aveva delle ferite sui polsi, io tirai fuori il coltellino svizzero per difendermi ma Sofy mi abbassò il braccio per non far spaventare quella ragazza e rimisi il coltellino in tasca.

La ragazza aveva lo sguardo fisso per terra, Aury fece il primo passo e disse:"Hei ciao come ti chiami?", lei alzò la testa e ci squadrò uno ad uno poi fermò gli occhi su Aurora e rispose :"I-io mi chiamo A-Alice" notai che balbettava molto e non sbatteva le palpebre.

Sofy chiese:"Come mai sei qua tutta sola non c'è nessun altro con te?"
Sta volta fermò gli occhi di nuovo per terra e cominciò a raccontare la sua storia:"Beh vedete quel-l locale, io mi ricord-do che e-ero lì, s-stavo fe-festeggiando c-con i miei amici e il mio f-fidanzato per il mio d-diciottesimo compleanno, p-poi i-io uscii a fumare u-una s-sigaretta, d-due uomini mi trascinarono s-sul retro d-di un f-furgone e mi fecero un'iniezione c-con l-la f-forza, poco prima di svenire sentii questa frase m-mentre si p-parlavano tra di l-loro "missione compiuta, siero inoculato, ora può procedere anche lei a sterminare la razza umana come da obiettivo dei nostri capi".
Poco dopo m-mi risvegliai in strada e l'unico p-pensiero che avevo era UCCIDERE.
E così feci, t-tutti gli altri sono morti e sono rimasta da sola seduta qui per tre giorni".

Tutti noi ci guardammo terrorizzati,
ad un tratto Roberto e Federico tirarono fuori le proprie armi dallo zaino e cercando di non farlo notare, iniziarono a togliere la sicura e ricaricare i colpi per essere pronti ad ogni evenienza.

Si fecero un cenno con la testa e si avvicinarono lentamente.

La ragazza era apoggiata ad un palo con un cartello di divieto di sosta su cui c'erano disegnati graffiti ed era lì che Roby e Fede puntavano le loro armi mentre Sofy e Aury parlavano con Alice.

Di scatto Matteo e Leonardo presero le braccia di Alice e le tennero ferme dietro il palo in modo tale che non potesse dimenarsi, Roby le puntò una pistola sulla fronte e Fede iniziò a perquisirla e le disse:"Se ti dimeni noi ti spariamo, vale lo stesso se urli. Sono stato abbastanza chiaro?" Alice annuì singhiozzando dalla paura.

Aurora e Sofia si guardarono stupite e poi si misero a fissare Federico che stava perquisendo quella ragazza.

Io mi avvicinai un po' di più ad Alice ed Aury corse in avanti per fermare Roby e Fede, ma io la presi per un braccio e le sussurrai all'orecchio:" Non ti intromettere, lasciali stare, sanno quello che fanno, non compromettere di più la situazione." Lei con uno scatto si liberò dalla mia presa e si allontanò con un'espressione che dava l'idea che appena mi sarei girata sarebbe di nuovo corsa verso Fede e Roby, ma per fortuna, conoscendola, sapevo che non avrebbe osato sfidarmi, quindi mi girai verso Matteo, Leonardo, Roby e Fede con un'espressione soddisfatta sul volto e mi godei lo spettacolo.

Intanto Matte e Roby continuavano uno a tenerle le mani e l'altro a puntarle una pistola in testa.

Fede aveva tolto il top ad Alice per controllare che non avesse morsi sulla pancia o sulla schiena, quando ebbe finito iniziò a tastare le gambe e fu lì che ci accorgermi che non aveva morsi.

Ad un tratto lei si dimenò e fece cadere a terra Matteo ,che le stava tenendo ferme le mani, sul bordo marciapiede, strappo la pistola dalle mani di Leonardo e la punto verso Fede e Roby.

Loro indietreggiarono mentre io e Sofi estraemmo velocemente le nostre armi verso Alice, ma lei più veloce di un ghepardo prese da sotto la minigonna il coltellino, lì capii che me lo era riuscita ad estrarre dalla tasca quando mi ero avvicinata senza farsi accorgere da nessuno, e si tagliò rapidamente la gola; poi silenzio.

La ragazza che credevamo fosse normale perché non era stata morsa si rivelò invece uno zombie, era lì davanti a noi stesa per terra con la gola tagliata che perdeva sangue nero; io mi avvicinai, ripresi il mio coltellino svizzero, lo misi in tasca, e nel silenzio in cui mi ero avvicinata, me ne andai.

A quel punto guardai i miei compagni e dalle loro espressioni capii che stavamo pensando la stessa cosa: avevamo scoperto un segreto che non avremmo dovuto sapere...














7 ragazzi e la fine del mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora