21.Speranza

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Sofia's pov:

"Ha funzionato" esclamò Roby.

Io mi alzai e abbracciai Anna; inizialmente rimase ferma ma poi contraccambiò l'abbraccio.

Ora si doveva passare alla seconda fase: la radio.

Sapevamo come salvare il mondo e lo avremmo fatto sapere anche agli altri superstiti.

Leonardo era l'addetto a costruire la radio, per giorni e notti rimase sveglio cercando di aggiustarla e, quando era vicino al successo, la radio andava sempre in corto circuito, sempre , ma non in quel giorno.

Ci ritrovammo tutti attorno al tavolo su cui era appoggiata la radio.

La stanza era illuminata da una lampadina che emanava una luce fioca, era retta da Matteo.

Leo fece un sospiro, schiacciò il pulsante di accensione e subito dopo quello per parlare.

Dopo il suono acustico mi passò il microfono ed io, essendo molto brava con le lingue, cominciai a parlare in francese, in inglese ed infine in spagnolo.

Stavamo aspettando una risposta.

Il tempo passava ma nessuna voce si faceva sentire, per quello ci alzammo per andare via ma all'improvviso un rumore colpì le nostre orecchie, schiacciai immediatamente il pulsante per parlare e in inglese urlai:" Is there someone?!" ripeto " Is there someone, can you hear me!?" "Y-yes" una voce maschile e cupa rispose, c'era qualcun'altro vivo oltre a noi e questo era l'importante.

Scoprimmo che proveniva dall'America e gli spiegammo come creare il nostro stesso antidoto, facemmo così anche con gli altri sopravvissuti.

Ora che conoscevamo il modo per far tornare una persona umana dovevamo scoprire come espandere l'antidoto a più persone possibili.

Stavo camminando avanti e indietro per la stanza osservando la finestra mentre continuavo a pensare, "Ci dovrà pur essere un modo" disse Ilaria convinta, non risposi... fissavo l'enorme acquedotto fuori dalla finestra, "L'acquedotto" mormorai, "Sì, l'acquedotto!" continuai a voce più alta, "Come fate a non capire?" chiesi agli altri che mi guardarono con una faccia contorta, "Quando abbiamo rovesciato una goccia dell'antidoto sul ratto è tornato come prima, quindi se noi mischiamo un po' di antidoto all'interno dell'acquedotto, io e Ilaria saliamo sopra per piazzare le dinamiti e quando scendiamo  voi ragazzi con  il detonatore fate esplodere l'acquedotto.

L'antidoto comincerà ad inondare  la città, noi attireremo gli zombie così li prenderemo in pieno e tornerà tutto come prima, BOOM!".

 "Sei un cavolo di genio!" esclamò Ila abbracciandomi.

Passammo il giorno successivo a comunicare via radio il piano agli altri sopravvissuti.

Finalmente la speranza si trovava davanti a noi e ci tendeva la mano.







7 ragazzi e la fine del mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora