15. Palpeggiamenti indesiderati

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15. Palpeggiamenti indesiderati


– Psst... Corno di Erumpent!

Dopo aver sentito quel suggerimento provenire dalla sua borsa, Rose si stropicciò gli occhi, reduce da una notte quasi insonne per la ricerca all'antidoto, e si affrettò ad alzare la mano di scatto.

La professoressa Parkinson fece scorrere lo sguardo attento su tutti i suoi studenti, sperando, invano, che vi fosse qualcun altro ad avere la risposta alla domanda che aveva appena posto. Ricordandosi poi che Rose rispondeva anche per conto di Malfoy, le diede la parola.

– La risposta è: corno di Erumpent

– Bene, è giusta –. annuì muovendo leggermente la testa. Ma non staccò gli occhi dalla ragazza, aspettando che lei le facesse capire se doveva dare dei punti a grifondoro o a serpeverde.

Rose alzò gli occhi al cielo, odiando quello strano rituale. Poi indicò la borsa in cui Scorpius era nascosto, il simbolo ormai universalmente riconosciuto per quando era il ragazzo a rispondere alle domande dei professori.

Era un simbolo che Rose odiava. La sua borsa era sempre pericolosamente vicina al suo ventre, unico punto in cui riusciva a sentire bene la voce di Malfoy. Già non era riuscita a sopportare le domande delle amiche riguardo la sua nuova borsa, poi non sopportava che le persone credessero che lei stesse indicando la sua pancia. A quel punto cominciavano tutti a bisbigliare riguardo la sua ipotetica gravidanza e, anche se era passato solo un mese, la gran parte della scuola ne era quasi convinta. Scorpius non era ancora tornato tra loro e le uscite con Cedric non erano sufficienti come alibi.

In fin dei conti però c'erano state delle proposte peggiori come simbolo da usare. Il professor Neville Paciock, ad esempio, le aveva proposto di far cadere dei semini per terra per fargli capire quando la risposta proveniva da Scorpius. Ma dopo che Rose li aveva per sbaglio rovesciati su del concime magico ed era cresciuto un platano picchiatore che aveva devastato l'aula, ci avevano rinunciato e avevano deciso di cambiare strategia.

La professoressa Parkinson sorrise, compiaciuta del fatto che alla fine della lezione avrebbe potuto aggiungere punti alla casa dei serpeverde, che ogni giorno si trovavano punti in più completamente a caso e non sapevano più cosa pensarne. Alla fine i geni avevano creduto che fosse un errore del conteggio, e se ne andavano in giro per i corridoi tutti altezzosi perché erano in vantaggio da più di una settimana.

– Chi sa dirmi invece qual'è l'antidoto più potente al mondo? – cinguettò nuovamente la voce della professoressa.

"Questa è facilissima" pensò Rose mezza assonnata, ma non fece in tempo ad ipotizzare la risposta che subito le arrivò il suggerimento dalla sua borsa: – Il bezoar.

La ragazza si morse la lingua, consapevole che aveva fatto di nuovo guadagnare dei punti a serpeverde. Non capiva come Scorpius facesse ad essere così attivo dopo aver passato la notte quasi completamente in bianco, ma era troppo addormentata per pensarci. Nel giro di una frazione di secondo alzò la mano e rispose correttamente. Poi si indicò ancora la borsa, davanti al suo ventre.

– È la seconda volta che lo fa in questa lezione, e sono solo le dieci del mattino –. si sentì la voce di Camron bisbigliare ad un tassorosso. – Mi sa che qui davvero ci scappa il bambino.

Lavanda, che era dietro il ragazzo, fece finta di non aver sentito e (assolutamente non per colpa sua) un esplosivo si andò accidentalmente ad infilare dentro all'infuso di Camron. (Molto accidentalmente. Insomma ad Hogwarts le cose si muovono da sole, come le scale).

Una colonna di liquido rosa si innalzò dal calderone di Camron e gli piovve addosso, appiccicandosi a qualsiasi cosa che potesse trovare e incollandolo alla sua stessa sedia.

Vita in miniatura - Rospius/Scorose (incompiuta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora