Capitolo 25

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"L'amore è quando non riesci a dormire perché finalmente la realtà è migliore dei tuoi sogni"- Dr. Seuss

BENEDETTA'S POV:

16 DICEMBRE.

"Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Benedetta, tanti auguri a te" gridano cantando la mia famiglia.

Li guardo uno per uno per poi soffiare le candeline ed esprimere il mio solito desiderio "Un altro anno con la mia famiglia, il mio bene più prezioso"

Vivi ed Eleonora mi scattano delle foto da ogni prospettiva possibile mentre io finisco di soffiare sulle candeline e applaudo felice con le mani.

Ammi mi viene ad abbracciare dandomi un bacio sulla guancia e tatti, più timido e rigido, si avvicina sorridendomi.

"Forza, ora mangiamo la torta che domattina dovete svegliarvi per la scuola"

"Ma ammi...è mezzanotte, possiamo non andare a scuola solo per domani?"tenta Vivi col broncio.

"Fila a prendere i piattini" dice ammi severa impegnata a tagliare la torta.

"Beni, ti sta chiamando qualcuno...un certo 'Orso' ?" chiede Eleonora con in mano il mio cellulare per le foto.

"Aldo, rispondo veloce e vi raggiungo" dico strappando dalle mani di Ele il cellulare e correndo in camera dei miei genitori alla fine del corridoio.

"Pronto?" mormoro chiudendo la porta attenta a vedere che nessuno mi abbia seguita.

"Disturbo?" chiede a sua volta Bilel.

Mi siedo sul lettone e dico felice di sentirlo "No, dimmi. Mi sono allontanata"

"Forse non avrei dovuto chiamare a quest'ora..."

"No tranquillo, che succede?"

"Volevo farti gli auguri per il compleanno"

Si è ricordato allora...pensavo che se ne potesse dimenticare.

Alzo lo sguardo allo specchio che riflette il mio viso arrossato e dico sorridendo "Grazie Orso"

"Che fai?"

"Ho appena spento le candeline con la mia famiglia, hai chiamato quando Eleonora aveva il mio cellulare tra le mani e ha letto la chiamata da parte di "Orso" " ridacchio incrociando le gambe.

"Cavolo...e cos'hai detto?"

"Che era Aldo"

"Capisco"

Conoscendolo almeno un po' adesso si starà toccando i capelli infastidito "Per fortuna che eri tu al telefono in realtà" dico sperando di farlo felice.

Sento lui ridacchiare per poi dire "Volevo chiederti una cosa..."

"Dimmi"

"Domani, cioè oggi, per il tuo compleanno, quindi oggi..."

Scoppio a ridere...è tesissimo.

"Sì, oggi quindi?"lo esorto divertita.

"Volevo chiederti ecco...se avessi il desiderio di passare con me la giornata dopo scuola, ho organizzato una cosetta e mi piacerebbe mostrartela"

I miei occhi luccicano per la felicità al riflesso dello specchio e impaziente dico "Certo, dirò ai miei che sarò fuori con le mie amiche"

"Beni!" sento gridare, merda.

"Devo andare amore"

"Va bene, allora ci vediamo a scuola"

"Buonanotte" dico ancora col sorriso da cretina.

Professore scusi, posso amarla?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora