Capitolo 65

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Non so cosa significhi amare la gente a metà, non è nella mia natura. I miei affetti sono sempre eccessivi.

BENEDETTA'S POV:

"Hai un accento strano, non sei di Palermo" dico a Ignazio che scuote la testa e replica "Sono nato e cresciuto a Bologna"

"Ah ecco...e ti manca casa?"

"A essere sincero? No"

Scoppio a ridere, mentre con la coda dell'occhio vedo Bilel bruciarmi con lo sguardo.

Mi avvicino di più a Ignazio e chiedo "Come mai, se posso chiedere"

"Non ho un bel rapporto con la mia famiglia e l'ultima fidanzata che ho avuto mi ha messo le corna, non ho bei ricordi insomma...sono stato felice di fuggire da lì"

"Mi dispiace...e ci stavi da tanto con questa ragazza?"

"11 anni"

"Caspita"

Tutta la vita praticamente.

"Mi tradiva da 3 anni"

Faccio una smorfia e gli accarezzo la mano "Mi dispiace, sarà stato un durissimo colpo per te"

"Lo è stato, ma si va avanti. Dobbiamo andare avanti" restituisce la carezza alla mia mano, noto lo sguardo di Bilel friggermi la mano.

"E... come l'hai scoperto? Se posso saperlo, chiaramente"

"Certo, non c'è problema. Comunque non me ne sono accorto. Lavoravo e studiavo contemporaneamente, anch'io l'avevo trascurata"

Metto una mano sulla sua spalla e dico dispiaciuta "Non è stata colpa tua...comunque si dice che chiusa una porta"

"Si apra un portone" completa lui sorridendomi

"Esatto...quindi non temere. Arriverà una donna sbagliata al momento sbagliato, che però ti renderà felice"

Lui sorride e dice "Lo spero"

"Avete ordinato?"chiede Jennifer interrompendoci.

"Oh ehm...no, ci siamo distratti" dico sorridendo a Ignazio e passandogli il menù.

Intanto Bilel non mi stacca gli occhi di dosso, sa bene che lo voglio provocare e sembra che non voglia mollare anche lui.

"Per me spaghetti marinara alla piastra e del pollo in agrodolce" die Ignazio alla ragazza che prende l'ordine.

Passa a me e io richiudendo il menù dico "Anche per me"

"Da bere?"

"Cococola"

"Anche per me" dice Ignazio facendomi sorridere.

"A quanto pare avete gli stessi gusti" dice Jennifer mentre Bilel stringe i pugni sul tavolo e respira pesantemente.

Mi mordicchio il labbro...è solo l'inizio amore.

I piatti arrivano velocemente e Ignazio mi aiuta con la piastra calda degli spaghetti.

"Grazie" mormoro facendogli l'occhiolino.

"Vuoi?"chiedo a Ignazio versandomi della Coca cola.

"Sì, grazie"

Gliela verso mentre sento dire "Anche a me, per piacere"

Passo la bottiglia a Bilel e borbotto "Versatela."

Ritorno a mangiare parlando con Ignazio e rido per le miriadi battute che fa, è un comico nato.

"Cioè fammi capire...hai vomitato addosso al tuo amico al suo matrimonio?" chiedo spalancando gli occhi e finendo di mangiare il pollo in agrodolce.

Professore scusi, posso amarla?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora