CAPITOLO 4

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<ciao ragazzi...tutto bene?> dissi con un sorriso da ebete stampato in faccia.
< vieni qui immediatamente!> disse il Signor. Smith e io seguii il suo ordine, sedendomi sul divano. Lui si mise davanti a me e comincio a dire <dove cazzo eri?! Eri in punizione e non potevi uscire. E il telefono? Perché cazzo non lo guardi! >
Mi fece sentire uno schifo, mi sono anche venuti i sensi di colpa, così risposti chiedendo scusa timidamente, ma ciò lo fece arrabbiare di più.
< Ancora non hai detto dove cazzo eri e con chi> disse Colyn.
< con i miei amici in giro, problemi?> gli risposi e subito il suo sguardo si fece sempre più duro e mi disse < hai fumato? Perché fai puzza di fumo>
<Cazzo> pensai e dopo risposi < no, lo sai che non fumo e in ogni caso non cominciare a fare il ruolo del padre, non è il tuo compito..>
Colyn iniziò a guardarmi molto male e nel frattempo Tyler guardava tutto e se la rideva. Che fastidio!!
<non usare questo tono con me, mi devi rispettare!> gridò.
Mi fece innervosire così gli risposi a tono, pizzicandolo un po'< che c'è, ora non ti piaccio più così tanto?>
Lui arrossì, mi guardò con aria pò confusa e disse <che cazzo stai dicendo?>, risposi < lascia perdere>, ma lui continuò a chiedere fino a quando entrambi non cominciammo ad urlare.
Dopo intervenne il Signor. Smith <basta mi avete stancato!!! Sofia vai in camera tua e non esci fino a quando non te lo dico io e tu Colyn vieni nel mio ufficio>
Entrambi abbiamo eseguito il suo volere, così corsi in camera mia, sbattendo la porta.
Mi stesi sul letto e decisi di isolarmi mettendo le cuffie ed ascoltando la musica.

Dopo qualche ora sento bussare alla porta e senza aver risposto, vedo una figura alta entrare con un piatto in mano.
Era il Signor. Smith.
Ci guardammo senza dire una parola, si sedette nel letto vicino a me e mi passò il piatto.
Io mi alzai prendendo il piatto, mi sedetti alla scrivania e iniziai a mangiare. Avevo molta fame.
< mangia con calma altrimenti dopo starai male> disse
<cosa te ne importa> gli risposi e continuando a mangiare.
<senti, mi dispiace per quello che ho detto questa mattina, ma davvero mi fai salire i nervi>
Mi fermai, ma continuavi a guardare il piatto di fronte a me.
<non hai niente da dire? Davvero?> mi chiese con tono calmo, non lo avevo mai sentito da lui, di solito mi gridava contro.
Rimasi in silenzio e dopo ciò si alzò e disse < ricordati che non puoi uscire. Buonanotte> uscii e chiuse la porta.
Io rimasi lì seduta alla scrivania per un'altra ora a pensare. Mi sentivo davvero uno schifo.

Quando mi risveglia dai miei pensieri era luna di notte, ma nonostante ciò avevo una cosa da fare molto importante.
Uscii dalla mia camera è mi diressi verso quella del Signor. Smith, entrai e lo vidi sul letto a leggere dei fogli.
Per farmi notare, bussai alla porta, lui alzo lo sguardo e mi fece cenno di cominciare a parlare.
< mi dispiace davvero tanto per quello che ho combinato, mi sento davvero male. Per favore non essere arrabbiato> lo guardai con lo sguardo da cucciolo bastonato.
Lui iniziò a pensarci e poco dopo mi rispose sorridendo < va bene, ma non scappare più>
D'istinto corsi verso di lui e lo abbracciai molto forte, all'inizio rimase sorpreso ma dopo ricambiò e mi fece sdraiare nel letto.
<ti voglio bene peste>
<anche io pap- signor.Smith>
Mi guardò e disse <primo o poi dovrai chiamarmi papà. È già passato un anno>
< ognuno ha il suo tempo, non lo faccio di proposito, ma non ci riesco>
< eh va bene, supereremo anche questo> dopo ciò io mi addormentai immediatamente, ero davvero stressata e molto stanca.
Non capii molto, ma sentii delle braccia forti stringermi in un abbraccio.
In fondo non era così male vivere questa vita ed essere coccolati un po'.

SPAZIO AUTRICE : IMPORTANTE
SE RIESCO VORREI FAR USCIRE I CAPITOLI A GIORNI ALTERNI. CI PROVERÒ!!
Come sempre se avete consigli o richieste per la storia scrivetemi, accetto tutto!!
CIAOOOOO

✨💎LA FIGLIA DEL BOSS 💎✨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora