CAPITOLO 5

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Il mio sonno viene interrotto da un fascio di luce che arriva dalla finestra. Infastidita mi rigiro nel letto cercando di riaddormentarmi, ma niente da fare.
Decido di alzarmi e andare a fare colazione, scendo le scale e mi dirigo in cucina.
<buongiorno tesoro> disse la domestica
<giorno...> risposi, dopo entrò Tyler <ciao peste> io risposi mugolando qualcosa
<nervosa già di prima mattina vedo>
<Tyler fai silenzio o le prendi>
Probabilmente non volendo trovarsi il segno di una mano in faccia, decide di bere il suo caffè in silenzio.

Finito di mangiare, salgo le scale e mi preparo per la scuola. < oggi non ho molta voglia...magari riesco a rimanere a casa>pensai, così pensai ad un piano.
20 minuti dopo entra Colyn < che ci fai ancora a letto, devi andare a scuola!> disse arrabbiato
<non mi sento molto bene..> risposi, lui mi guardò dubbioso e andò a chiamare il Signor. Smith.
In quei pochi minuti, io feci di tutto per avere la fronte calda e sudare e non appena vidi la porta aprirsi mi rimisi a letto.
< allora qualcuno non vuole andare a scuola?> disse il Signor. Smith avvicinandosi a me
< non è questo, non mi sento molto bene..> risposi guardandolo negli occhi
<mh vediamo> mi toccò la fronte bollente e disse a Colyn di portare un termometro. Mi misurarono la temperatura
<38.7> disse Colyn e io esultai dentro di me.
< ok per oggi niente scuola, riposati. Se hai bisogno io sono nel mio studio e i ragazzi sono in casa> disse il Signor. Smith, io annuì e dopo ciò uscirono dalla camera lasciandomi "riposare".

Sinceramente non pensavo che tutti quanti restassero a casa, ma ciò in fondo non impediva di divertirmi, mi bastava rimanere in camera.
Passai gran parte della mattinata a guardare la tv, ascoltare musica e ogni 30 minuti i ragazzi mi venivano a controllare.
Che fastidio!!  Con loro che mi controllavano non potevo fare granché, volevo uscire o comunque andare in alcune stanze a cui mi era stato proibito l'accesso. Eh si, 3 camere mi erano off limits: l'ufficio del Signor. Smith, la stanza di Colyn e una stanza del primo piano. Sinceramente non capivo il motivo, ma finora non mi era mai interessato.

All'ora di pranzo entra la domestica con Tyler, mi danno il pranzo è il ragazzo comincia dicendo <Sofia, Colyn e tuo padre stanno uscendo, ciò significa che adesso comando io>
<dove vanno?>
< cose di lavoro>risponde Colyn entrando in camera con il Signor. Smith.
<hey piccolina ci vediamo dopo, fai la brava> disse l'uomo, mi diede un bacio in fronte ed uscì con Colyn.
Io guardai Tyler che mi fissava mentre mangiavo
<puoi anche andartene>
< non ti lascio sola, so che farai qualche cazzata>
< quanta poca fiducia che hai in me>
Entrambi scoppiamo a ridere.

Il resto del pomeriggio è monotono, non facciamo nulla.
Dopo un po' noto che Tyler si è addormentato sul divano della mia camera.
<perfetto, un po' di libertà> pensai.
Aprii la porta e cercai di uscire dalla camera senza fare rumore, una volta fuori non sapevo bene cosa fare, ma dopo mi ricordai di queste camere a me sconosciute e pensai <perché no? Non c'è nessuno tanto>
Tra le 3 stanze quella che mi incuriosiva era l'ultima stanza del primo piano,  così mi diressi verso quella.
Una volta arrivata lì davanti, provai ad aprire la porta, ma era chiusa a chiave. Che cazzo!!!
Decisi di cercare nell'ufficio del capo, di solito era lui ad aprirla, così scesi giù nel suo ufficio, stranamente la porta era aperta.
Iniziai a cercare nella libreria, nei vari mobili e infine nella scrivania. Trovata!!
La presi, ma mentre stavo uscendo sentii la voce di Tyler e del Signor. Smith
<che vuol dire non c'è in camera sua?!>
<mi sono distratto qualche secondo e poi lei non c'era..>
<non può essere uscita, la porta era chiusa con il codice>
<trovatela, forza>

E ora? Sentii gli altri gridare il mio nome e dei passi venire verso quella porta, decisi di nascondermi sotto la scrivania.
Ovviamente chi poteva entrare da quella porta? Il Signor. Smith.
Dovevo inventarmi qualcosa velocemente, ma cosa? Trovato!
Nascosi la chiave nella mia tasca e feci silenzio. Sfortunatamente non ci volle molto che il Signor. Smith mi vide.
<Sofia? Che ci fai lì sotto!>
Misi in atto il mio piano e cominciai a tremare e a piagnucolare.
<Sofia? Vieni qui dai>
Io uscii dal mio nascondiglio e mi sedetti sulle sue gambe.
<cosa è successo?>
<io stavo guardando la tv.... un rumore strano...ero spaventata e Tyler non si svegliava..>dissi singhiozzando.
Mamma mia che attrice! Pensai.
<è tutto ok ora. Sh... vai in camera tua, tra un po' ti raggiungo e poi guardiamo un film, ok?>
Io annuii solamente, uscii dalla camera e mentre salivo le scale sentii
<TYLER!!! Vieni subito qua!!>
Io scoppiai a ridere e andai nella mia camera, un po' mi dispiaceva, ma se lo meritava perché di solito mi trattava male.

Entrai in camera tutta fiera del mio piano, aveva funzionato!
Vi chiederete come mai il Signor. Smith non abbia messo in dubbio ciò che gli ho detto, beh qualche volta capita di sentire strani rumori fuori casa, io mi spavento e corro da lui. È stato lui a dirmi di fare così.
Non ho mai capito cosa fossero quei rumori, ma l'importante era che io stavo bene, almeno era quello che mi ripetevano tutti.
I miei pensieri si interrompono quando entra il Signor. Smith.
Senza dire nulla facciamo ciò che mi aveva proposto.
A metà film mi addormentai e sentii <ti voglio bene peste> L'uomo mi abbraccio e io risposi < anche io papà>.
Non capii molto cosa successe dopo, ma sentii due braccia possenti abbracciarmi e qualcuno darmi un bacio in fronte.

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