"Io sono Gaetano, piacere"mi dice stringendomi la mano.
"Piacere mio"gli lascio la mano, mi guarda e io non so perché ma mi fa un certo effetto come mi guarda, non so spiegarlo.
"Anche tu in questa classe o sei solo venuto a trovare qualcuno?"gli chiedo sedendomi vicino a lui nel banco.
Mi guarda e noto che ha gli occhi castani, capelli marroni un viso magro e un corpo minuto.
"No sono in questa classe"mi dice appoggiandosi con le mani sul banco.
"Quel ragazzo è il tuo fidanzato?"mi chiede in un sussurro.
"Non esattamente"rispondo lentamente.
Mentre sta per dire qualcosa suona la campanella e entra la professoressa.
Tutti gli altri si siedono e cala il silenzio.
Luca si è seduto vicino ad un ragazzo, ed io sto esattamente dietro di lui.
Gli tocco la spalla per farlo girare e gli domando
"Luca quando usciamo mi accompagni tu a casa?"
"Certo tesoro"mi bacia all'angolo della bocca.
Gaetano mi guarda con aria interrogativa."Ma non avevi detto che non stavate insieme?"Mi domanda dubbioso.
"No siamo solo migliori amici"gli dico dolcemente.
"Vabbene" e detto questo si gira di fronte per ascoltare la professoressa.
Passano 3 ore e io Gaetano e luca abbiamo parlato e ci siamo conosciuti un po'.
Luca era strano lo guardava come se dicesse "lei è mia non la toccare".
Boh non ne ho idea,forse è un po' timido e non vuole affrettare le cose e quindi essere amico a Gaetano. O forse gli è antipatico a pelle.All'ultima ora io Gaetano e Luca usciamo da scuola e andiamo in giro per la scuola per 5 minuti e parliamo del più e del meno.
"Gaetano dove abiti così ti accompagnamo"gli propongo con un po'di timidezza.
"Certo grazie, abito in via San Barbara numero 10"risponde mentre usciamo fuori.
"Oddio ma io ho lezione di canto"mi ricordo, fermandomi sul posto.
"Vabbe lo accompagno io e io e te ci vediamo quando finisce la lezione.
Ti vengo a prendere".
"Ok ci vediamo dopo, ciao Gaetano a domani".
"A domani"risponde con un sorriso splendente.Se ne vanno e io vado in classe dove si terrà la lezione di canto.
Mi siedo e appoggio lo zaino sul banco.
Mentre gioco ad un gioco sul mio cellulare per passare il tempo, mi sento toccare la spalla.
Mi giro ed è una ragazza con i capelli lunghi, biondi, stratruccata e occhi azzurri.É magra e alta e mi guarda con uno sguardo furbo.Cosa vorrà? Ma poi come si è vestita? Sembra una prostituta, con quella gonna corta rossa, le ballerine, e una maglietta scollatissima.
E la faccia sembra che l'ha infilata nell'avon.Sembra di porcellana.Wow il trucco davvero fa miracoli.
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Non posso andare avanti
RandomQuesta storia parla di una ragazza che ha affrontato la sua vita per andare avanti. Va in una nuova città e fa nuove conoscenze ma una ragazza la tortura come veniva torturata nella vecchia città. Il passato ci tortura sempre.