Chapter XIII

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— Apro io, — disse Felix, sebbene esitante.

Si alzò e si diresse verso la porta per vedere chi è l'ospite in inaspettato.

Quando guardò attraverso lo schermo elettronico che si trovava all'entrata e vide chi fosse la persona in questione la sua faccia si sbiancò per un attimo, anche se, forse, si stava già aspettando che sarebbe stato proprio lui.

Era Changbin.

La sua espressione non rivelava molto, aveva la testa abbassata con lo sguardo fisso sul pavimento sottostante.

Bensì sapesse chi fosse Felix domandò comunque nell'autoparlante:

— Chi è?

Changbin si gelò per un secondo. Non si aspettava quella domanda poiché sapeva bene che la persona all'interno potesse vederlo.

— Sono io... Vorrei- Vorrei parlarti un attimo. Aprimi, se non ti dispiace. — aveva un tono preoccupato e quasi ansioso.

Il prossimo suono fu il click elettronico della porta che si apriva.

Tuttavia, quando l'ha aperta non ci vide nessuno. Evidentemente Felix si era già diretto verso la cucina.

— Senti, so che è mattina e mi dispiace disturbarti così presto... ma avevo bisogno di parlarti il prima possib- — non ebbe il tempo di finire di parlare come scorse l'alta sagoma di Hyunjin che si era appoggiato al bancone della cucina con le mani incrociate sul petto.

Changbin era a corto di parole e non sapeva che reazione dovrebbe avere, rimase impalato lì, davanti all'entrata della cucina, a guardare i due.

Felix sedeva dinanzi al tavolo continuando a gustarsi la colazione preparata dal suo amico.

Felix fu il primo a parlare:

— Se devi dire qualcosa - fallo in fretta. Sai troppo bene che non tra molto dovrei andare a lavorare. —non aveva cambiato espressione e continuava a mangiare a piccoli bocconi il suo pasto.

— Il fatto è che... senti. Vorrei poter parlare in privato... È possibile? — aveva paura di far infuriare Hyunjin, perciò parlava con il tono più gentile possibile.

Hyunjin, rivolgendosi a Felix, disse:

— Se do fastidio posso andare in un'altra camera, non è un problema. — per lui non lo era veramente, a meno che Felix non volesse essere lasciato solo.

— Se non ti spiace... Non penso che la discussione durerà molto, non preoccuparti. — disse Felix rivolgendogli un dolce sorriso.

Hyunjin, dopo aver ricambiato il sorriso, si spinse via dal balcone con le braccia ancora incrociate e si avvio nella camera da letto.

Parlavano tra di loro come se Changbin non fosse lì presente.

Solo dopo che la porta fu chiusa, questi poté proferir parola:

— È da tanto che è qui? Cosa ci fa qui così presto? — era rimasto veramente turbato da ciò che ha visto.

— Ha passato qui la notte. Hai qualche problema a riguardo? È mio amico, può venire quando vuole. — Felix continuava ad avere un'espressione e un tono di voce fermi ma indecifrabili.

— La notte?! Ah... Te la passi bene allora... Non mi dire che hai deciso di ferirmi dormendoci insieme, hahahaha, sarebbe veramente patetico. — Changbin sentiva un forte senso di irritazione crescere dentro di lui. Il solo trovarli insieme di mattina lo aveva infastidito, ma ora che sapeva che avevano passato insieme la notte questo senso continuava ad avvampare nel petto.

Felix, in risposta, alzò un sopracciglio e quasi ridacchiò:

— Pensi seriamente che mi possa abbassare a certi livelli? Oh vero... Sto parlando con qualcuno che si è confessato ad un'altro mentre già frequentava qualcuno. Perdonami, mi era sfuggito. — il suo tono era pieno di sarcasmo e Changbin non poté non sentirsi ancora più offeso anche se sapeva che, in fine, la colpa era sua.

— Senti... Sono venuto apposta per chiarire, non per litigare. — sentiva la rabbia diffondersi in tutto il suo corpo ma stava cercando di trattenerla.

— Ah, giusto, sei tu il capo qui, sentiamo cosa hai da dire. Tuttavia, prova a dire solo una parola sul fatto che Hyunjin è rimasto qui per la notte e te la dovrai vedere con me seriamente. — il suo tono rivelava che non stava scherzando.

— Non posso? Allora spiegamelo tu, dai. È venuto qui solo per te? Nel mezzo della notte, come un principe azzurro? Ma sei serio? Ascoltami, o sei cieco o sei stupido, non c'è un'altra risposta. — si stava iniziando a scaldare un po' troppo e si poteva intravedere la vena gonfia sulla sua fronte.

— Oh, sentiamo, il grande maestro è venuto qui a farmi lezioni di vita dopo avermi tradito. Ha qualcos'altro da dire,  oh Vostra Saggezza?

Changbin non si trattenne più:

— Per una volta, ce la fai a non parlare con questo tono in una discussione?! Sono venuto per parlarti e guardati! Ti ritrovi con un uomo nuovo la mattina dopo e te che ti atteggi da una vera puttanella che se- — non ebbe il tempo di finire nemmeno di formulare la fine della frase come la porta della camera da letto si spalancò con un forte boom e dalla quale uscì Hyunjin, con il volto molto scuro.

Felix lo guardò avvicinarsi ma non fu in tempo di reagire come Hyunjin prese Changbin per il collare e gli parlò da vicino a bassa voce:

— Azzardati un'altra volta a rivolgergli almeno un'altra parola in quel tono e volerai dritto giù per quella finestra. Se sei fortunato non cadrai sulla testa di nessuno.

A Changbin venne un'ondata di brividi lungo tutta la schiena.

Felix si alzò immediatamente e tirò delicatamente Hyunjin indietro per le spalle. Questi non pose alcuna resistenza sentendo le mani delicate scorrergli sulla schiena.

— Su, non c'è bisogno di ricorrere ad un'omicidio, ne risentirai più di lui — disse Felix sospirando.

Hyunjin si voltò e scorse su Felix un'espressione tranquilla, come se le parole che avesse detto Changbin non lo toccassero nemmeno.

Tuttavia Hyunjin sapeva, fin troppo bene, che quelle parole gli facevano male fino a tal punto che nemmeno lui avrebbe potuto capire cosa stesse patendo Lix.

Inoltre, ormai lo conosceva, riconosceva ogni suo sguardo, ogni suo piccolo cambiamento in faccia. Un piccolo sorriso che non faceva davanti a nessuno, gli occhi rilassati che aveva quando parlava con lui, il luccichio che aveva negli occhi quando parlava di qualcosa di cui era appassionato e lo sguardo che aveva quando provava troppo dolore ma cercava di non far preoccupare gli altri.

Hyunjin si sentì il suo cuore rimpicciolirsi. Sentì come se delle schegge gli stessero trafiggendo il petto. Felix lo considerava suo amico, ma era davvero all'altezza di esserlo?

Poteva solo osservare come il cuore di Lix va in pezzi ogni volta, come lotta da solo, senza mai chiedere una mano d'aiuto.

Hyunjin è pronto a fare qualsiasi cosa per poter aiutare Felix, ma non era sicuro se quest'ultimo avrebbe davvero gradito le sue intenzioni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 05, 2021 ⏰

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