3.

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'Juls..'
'Juls, svegliati'
Dannato Alex. Dannati mattini.
'Mh, ora mi sveglio' dissi con la voce roca
'Ok, sarà meglio, comunque dato che ieri ti sei addormentata ti ho lasciato la pizza in cucina, io vado a lavorare, adios!' mi disse salutandomi con la valigetta in una mano e le chiavi della macchina nell'altra.
Guardai la piccola sveglia azzurra che era sul comodino la scritta rossa indicava in caratteri cubitali 6:04, mi alzai dal letto e vidi la valigia ancora dove l'avevo lasciata la notte prima, andai nel bagno e mi lavai la faccia poi decisi di truccarmi, nulla di che, non volevo fare la parte della ragazza senza cervello ma neanche quella della barbona, quindi misi giusto del blush, il correttore e il mascara, mi lavai i denti e scelsi un maxi maglione bianco con un paio di leggins neri e le mie converse cipria, misi i capelli in una treccia a lato e con il telefono in mano scesi le scale, vidi il cartone della pizza sul tavolo e ne presi una fetta poi controllai i messaggi. 
Da: Felicity
Mi manchi già!
A malincuore la ignorai, oppure mi sarei rovinata tutto il mascara, controllai i social network e guardai un po' di tv finchè non arrivarono le 7:30, quindi mi incamminai verso la scuola che (per quanto diceva google maps) non era lontana. 
Giunta al parcheggio notai i diversi tipi di auto riuscendo già a riconoscere  a chi potevano appartenere, speravo di vedere Dylan da qualche parte ma non c'era traccia di lui, prima di varcare l'ingresso rimasi davanti alla gradinata un secondo, avevo paura di entrare, di essere giudicata, guardata, osservata, vedevo già i volti delle persone scrutarmi dall'alto al basso, andai nel panico, strinsi i pugni ed entrai, con lo zaino sulle spalle entrai all'inferno.
La mia prima lezione era chimica, se solo ci fosse scritto qualcosa su queste cavolo di porte.
Girai per la scuola per circa 10 minuti, finchè non trovai una segretaria, cortesemente le dissi chi ero e le chiesi se poteva indicarmi la mia aula, troppo indaffarata dal suo lavoro mi affidò al primo studente che capitava, un certo Thomas che non sembrava troppo felice di farmi da guida.
Aveva i capelli biondo cenere e gli occhi marroni, vedevo un pacchetto di sigarette spuntare dalla tasca del suo giubbotto di pelle e lo immaginavo già come il bullo/cattivo ragazzo della scuola.
Mi accompagnò fino all'aula di chimica e con uno sugardo indifferente mi disse: 'Questa è l'aula di chimica, buon divertimento.' poi se ne andò.
Non avevo altra scelta se non quella di varcare la porta e mettermi in imbarazzo davanti a una classe intera, strinsi i pugni ed entrai, grazie a dio la lezione non era ancora iniziata ma riuscivo lo stesso a vedere gli sguardi quasi disgustati dei ragazzi, vidi anche Dylan che probabilmente non mi notò entrare ma io notai lui, era seduto a fianco un ragazzo con la carnagione olivastra e i capelli e gli occhi marroni scuro, era carino ma immaginai che fosse già fidanzato, stavano parlando e occasionalmente si sentiva qualche risata. 
Mi sedetti nell'ultimo banco a sinistra con a fianco la finestra che era leggermente aperta, guardai fuori e mi ricordai la mia vecchia casa, mi ricordai mamma e papà, cercai di non pensarci e fui distratta dall'arrivo del professore in classe.
'Buongiorno ragazzi!' disse con animo allegro
'Buongiorno' risposero in coro, mi sentivo fuori posto, molto fuori posto, avrei voluto tornare a casa a dormire o fare qualsiasi altra cosa possibile, non volevo stare qui.
'Oggi abbiamo l'onore di dare il benvenuto alla vostra nuova compagna: Julia Roberts' disse cercandomi tra la folla. Alzai leggermente la mano e quando mi notò mi fece un cenno, tutta la classe si girò e io feci un sorriso forzato, poi guardai a terra.
'Lei viene dall'Australia e vorrei che vi comportaste bene nei suoi confronti, diamole un bel benvenuto!'
Questo giorno era probabilmente il giorno più imbarazzante della storia dei giorni imbarazzanti... più o meno.
'Aprite il libro a pagina 23-' il professore fu interrotto dall'entrare di un ragazzo, quello di prima: Thomas.
'Sangster è in ritardo' disse il prof ma il ragazzo non gli diede ascolto e scrutò l'aula in cerca di un posto libero, quando notò quello accanto al mio.
Si sedette con nonchalanche e non prese nemmeno il libro fuori, 'Dammi il libro' mi ordinò
'No.' risposi secca, era il mio primo giorno e non avevo voglia che una testa di cazzo mi rovinasse la giornata,
'Ho detto dammelo.' questa volta mi guardò negli occhi
'E io ho detto di no.' ricambiai lo sguardo
'C'è qualche problema laggiù? Roberts, Sangster ti dà fastidio?' chiese il prof smettendo di scrivere alla lavagna guardandoci entrambi
'No, tutto bene' risposi con un sorriso
Thomas mi guardò male ma io feci finta di nulla, e ascoltai la lezione prendendo appunti.
Quando la campanella suonò raccolsi la mia roba e Dylan mi fermò sulla soglia della porta, 'Hei Julia, lui è Tyler' mi disse introducendomi il suo amico
'Hei ciao!' gli dissi sorridendo
Una ragazza passò e prese Tyler per la mano portandolo via.
'Lei è Hanna, la sua ragazza' mi disse indicandola
'Immaginavo' risposi con una mezza risata
'Quindi abbiamo le stesse classi immagino?' mi chiese
'Direi di sì, io ho storia e tu?'
'Anch'io, vuoi che ti accompagni?' 
'Si, grazie, non ho idea di dove sia' 
Lui mi guardò e sorrise, poi mi sussurrò nell'orecchio
'Le vedi quelle?' io annui
'Sono le arpie.' 
'Cosa?!' gli chiesi ridendo
'Sh.. sentono tutto!' mi guardo e rise poi suonò la campanella
'Merda.' dicemmo insieme, mi prese il polso e corremmo verso l'aula di storia, per nostra fortuna il prof non era ancora entrato e data l'assenza di Tyler, Dylan si sedette vicino a me.

nerd ❀ dylan o'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora