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⚠Avviso⚠:

ragazzi questo capitolo potrebbe risultare un filo pesante per le tematiche affrontate, ovviamente è solo l'inizio di questo genere di argomenti perché cercherò, piano piano, di far capire meglio il passato di T/n, già da questo capitolo si può un po' intuire cosa le è successo, spero che il capitolo vi piaccia comunque.
Grazie per l'attenzione 



Velocemente mi avvicinai alle scale per salire in camera ma una voce proveniente dalla cucina richiamò la mia attenzione.

Guardai mio fratello, era spaesato, mi guardò a sua volta e andammo in cucina, dove trovammo i nostri genitori seduti al tavolo con un pacchetto abbastanza grande.

N/m (nome mamma): oh eccoli i miei bambini, è da anni che non ci vediamo - fece un sorriso sornione-

Esatto erano che anni che i miei genitori non tornavano a casa, senza aiutarci economicamente e oggi, dovevano fare la loro entrata in scena? Cos'è magicamente si sono ricordati di avere dei figli da mantenere?

N/p (nome papà): non venite a salutare i vostri amati genitori?
K: cosa volete? stavamo meglio senza di voi, ci avete abbandonati senza darci una giustificazione, non vi fate sentire da 5 anni, 5 fottutissimi anni e adesso ve ne tornate pretendendo pure di venir trattati bene? 
N/m: Shinsuke caro, cosa ti hanno fatto? 5 anni fa eri così carino ed educato nei nostri confronti
K: voi invecchiate io cresco, quindi non avete ancora risposto alla mia domanda, cosa volete da noi

Io rimasi lì a guardarli, terrorizzata, non ho mai avuto un buon rapporto con loro e ho continuamente sperato di non rivederli più, iniziai a tremare e a sentire freddo, mi aggrappai, nei limiti del possibile, alla maglietta di mio fratello, cercando di reggermi a lui, iniziai a sentire ovattato i loro discorsi e la mia vista annebbiata non mi faceva più riconoscere le fattezze dei miei genitori, lentamente mi accasciai a terra e iniziai a respirare affannosamente e da lì nero.

-inizio flashback-

Mi trovavo in un parco giochi, il solito parchetto dove andavo a giocare con Yami e Aki, quel giorno però ero da sola, stavo dondolando avanti e indietro sull'altalena, con mia madre da lontano che mi scrutava e guardava sorridente, dopo una decina di minuti mi venne in contro per dirmi di tornare a casa, mi diede la mano e mi portò però verso la macchina, senza obbiettare salii e mi portò in una sorta di ospedale abbandonato, aspettammo 10 minuti abbondanti ed arrivarono dei signori a me sconosciuti, mi nascosi dietro a mia madre la quale silenziosamente, senza farsi sentire da me, mi indicò e parlò con i signori.
Vidi mia madre prendere tanti soldi, e passarli al signore, per poi prendermi per il braccio e passarmi a loro, all'improvviso un'auto della polizia accese e sirene e si indirizzò verso di noi, mia madre cercò di lasciarmi e abbandonarmi a quelli sconosciuti, ma io mi attaccai al suo braccio e risalii in macchina velocemente, cercai di trattenere le lacrime, mentre mia madre mi urlava contro e mi insultava. 
Spaventata, appena giunta a casa corsi da Shinsuke, mio fratello di 7 anni, e cercai di raccontargli cosa era successo, ma ogni volta che aprivo la bocca le parole mi morivano in gola.

-fine flashback-

Shinsuke's pov
T/n era svenuta dietro di me, nel panico la presi in braccio e la appoggia sul divano, iniziai a controllare il battito, stava diminuendo, chiamai un'ambulanza che non tardò ad arrivare, la caricai e andai con loro in ospedale, subito le attaccarono la flebo e avvisai Suna dell'accaduto che si precipitò in ospedale chiedendomi spiegazioni, guardai mia sorella ed iniziai a raccontargli la sua storia, o meglio, la nostra. 

Rintarou era sbiancato, sapevo che sarebbe successo, diciamo che non abbiamo avuto vita facile con i nostri genitori, avevo promesso a T/n che non avrei mai raccontato a nessuno la nostra storia, ma lui doveva saperla, era l'unica persona di cui mi fidavo cecamente ed ero sicuro che sarebbe rimasto al suo fianco e l'avrebbe protetta.

Guardai Suna avvicinarsi al lettino si avvicino al volto di mia sorella e lo sfiorò con i polpastrelli per poi darle un bacio e sussurrarle qualcosa, dopo di che mi abbracciò e mi ringraziò di avergli raccontano tutto ed uscì dalla stanza per poi sedersi sulla sedia in corridoio, entrò una dottoressa e mi chiese di uscire per poter fare dei controlli, così obbedii e andai dal corvino fuori.

Suna's pov

Mi trovavo in ospedale, era quasi sera e della mia ragazza ancora nessuna notizia, decisi di avvisare mia madre che avrei passato la notte lì in modo che se t/n si fosse svegliata io sarei stato lì ad abbracciarla e a rassicurarla, da quello che mi ha detto Shinsuke non hanno passato un'infanzia felice e adesso era mio compito renderla la ragazza più felice al mondo. 
Fissai la porta per ore, quando uscì la dottoressa mi disse che potevo entrare, andai a sedermi sul lettino e le presi la mano

S: ti prego T/n, non mi abbandonare adesso, sei forte sono sicuro riuscirai a superare anche questa, ma io ho bisogno di te.

Mi appoggiai un po' al lettino e mi addormentai abbracciato a lei. 


-angolo incapace- 

Bene ragazzi e anche questo capitolo è finito, forse può risultare un po' ansiogeno e pesante, ma è soggettivo, spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con una stellina e un commento, ciao amici al prossimo capitolo :)

Ho aperto un profilo insta per avvisi, consigli e per conoscermi meglio, mi trovare come _mini.sasha, se doveste scegliere di seguirmi avvisatemi nei commenti dicendomi o il nome insta o la foto profilo, così posso riconoscervi, visto che ho un po' di richieste da altre persone fuori da wattpad

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